La percezione visiva di un’immagine è profondamente influenzata dalla gestione del colore e dal modo in cui esso interagisce all’interno della composizione. La gamma cromatica, le sfumature vicine e il contrasto fra colori distanti nel cerchio cromatico determinano non solo l’aspetto estetico, ma anche il contenuto emotivo e la forza comunicativa di una fotografia o di un dipinto. Nel mondo della fotografia, la scelta del punto di vista e la selezione consapevole di tonalità adiacenti o complementari consentono di enfatizzare forme, volumi e atmosfere senza l’intralcio di contrasti cromatici troppo forti.
L’osservazione attenta della natura, come insegnava Paul Cézanne, rivela che ogni paesaggio contiene una gamma completa di colori, ma spesso l’uso dominante di gialli e marroni, ad esempio, consente di mettere in risalto il chiaroscuro e la struttura delle forme. In queste immagini, il colore assume una funzione più sottile, quasi di accompagnamento alla composizione, evitando distrazioni e valorizzando le variazioni tonali che permettono una lettura più profonda e sensibile.
La percezione emotiva cambia radicalmente se si elimina il colore: tonalità calde come rosso, rosa o viola donano una carica emotiva essenziale all’immagine, che viene persa nella conversione in bianco e nero. Al contrario, combinazioni di blu adiacenti, seppur dominanti, necessitano di contrasti aggiuntivi — come piccoli accenti rossi o toni della pelle — per mantenere l’equilibrio e evitare che l’immagine risulti piatta o sovraccarica.
Un esercizio interessante è scegliere un singolo colore e fotografare soggetti che ne presentino esclusivamente le variazioni tonali, escludendo qualsiasi altra tonalità. Questo approccio permette di comprendere come le sfumature di uno stesso colore possano creare composizioni sorprendenti e coerenti, capaci di emozionare senza necessità di colori complementari. È importante però che la luce e la prospettiva contribuiscano a conferire profondità e interesse visivo.
Il contrasto cromatico vero e proprio nasce dall’accostamento di colori ben distinti nella ruota dei colori. Nonostante la forza visiva dei colori accesi possa sembrare un vantaggio immediato, spesso è più efficace limitarsi a uno schema semplice e ordinato, integrandolo in una composizione chiara. Troppi elementi, per quanto vivaci, rischiano di generare caos visivo e dispersione dell’attenzione.
L’evoluzione tecnologica ha permesso di ottenere immagini digitali con colori incredibilmente saturi e brillanti, spesso più intensi di quelli riproducibili su carta stampata. Ciò introduce una problematica fondamentale: la differenza fra il gamut cromatico dello schermo e quello della stampa. Colori come viola, azzurro cielo, arancione e verde brillante si riproducono meno fedelmente su carta, risultando meno vivi e più opachi. Questa discrepanza impone di conoscere le limitazioni tecniche quando si progetta un’immagine destinata a media diversi.
Anche le condizioni di luce influenzano profondamente la resa cromatica. Le giornate piovose, prive di luci dirette e di riflessi intensi, favoriscono una saturazione naturale e una migliore gestione dei contrasti morbidi, che consentono un controllo più raffinato di tonalità e gradazioni, evitando distrazioni da luci troppo forti.
Un’immagine ben riuscita spesso presenta un elemento dinamico e vitale che contrappunta gli aspetti statici della composizione, come un passante in movimento in una scena urbana ricca di colori e linee geometriche. Questo elemento vivente aggiunge energia e interesse, evitando che l’immagine si riduca a un semplice studio cromatico.
Inoltre, l’uso sapiente delle linee guida e dei punti focali, come rampanti o elementi verticali, organizza lo spazio visivo, guidando l’occhio attraverso la composizione e conferendo equilibrio e movimento. La presenza di colori più scuri come il verde in zone di sfondo funge da contrappeso ai colori caldi in primo piano, favorendo una lettura spaziale e un senso di profondità.
Va considerato che l’effetto emotivo e visivo del colore dipende anche dall’illuminazione e dall’ambiente circostante: un colore può apparire più caldo o freddo, più intenso o smorzato, a seconda delle luci e delle ombre che lo avvolgono. L’equilibrio tra luci fredde e calde all’interno della stessa immagine crea ulteriori livelli di contrasto e interesse.
Comprendere la complessità del colore, le sue sfumature e i contrasti non è solo una questione tecnica, ma un viaggio nella percezione visiva che richiede sensibilità e osservazione attenta. Il colore non è mai isolato, ma parte di un sistema dinamico che coinvolge luce, forma, texture e contesto, elementi imprescindibili per una composizione riuscita e significativa.
Come sfruttare al meglio il flash elettronico: tecniche, impostazioni e effetti
Il fotografo digitale ha un grande vantaggio rispetto a chi utilizza la pellicola, poiché può valutare immediatamente il risultato di un’esposizione al flash. Basta osservare l’immagine sullo schermo di revisione della fotocamera o su un monitor per computer. Questa possibilità di valutazione immediata è rendicontata da una precisione maggiore delle fotocamere digitali, che ora permettono di ottenere esposizioni più affidabili rispetto al passato. Le fotocamere moderne, grazie alla vasta gamma di aperture regolabili, permettono una maggiore libertà di espressione creativa. Nonostante ciò, la semplicità della fotocamera e dei suoi obiettivi non deve limitare la nostra capacità di adattare la luce al contesto che stiamo cercando di ottenere.
Nel contesto della fotografia in studio, l’illuminazione è un elemento cruciale per determinare la qualità e l’atmosfera di un'immagine. Nonostante l'esistenza di flash portatili, che offrono una certa versatilità, l'illuminazione da studio rimane un punto di riferimento per chi desidera il massimo controllo sull'illuminazione. Le unità di studio sono potenti e consentono una gestione precisa delle intensità luminose, offrendo anche una varietà di modificatori che permettono di ottenere effetti impossibili da replicare in ambienti non controllati.
La sincronizzazione del flash, che può avvenire tramite segnali a infrarossi o radio, consente di gestire più unità di illuminazione in modo simultaneo. Molti modelli di flash avanzati permettono l’aggiunta di sensori che attivano il flash automaticamente in base ai cambiamenti nei livelli di luminosità. Tali funzionalità semplificano il processo di creazione dell’immagine, permettendo anche di ottenere risultati complessi con un minimo intervento manuale.
Un altro effetto interessante nella fotografia di ritratto è il "rim light" o il "halo", che si ottiene posizionando un flash dietro il soggetto, in modo che la luce emessa dal flash illumini i bordi del soggetto creando un effetto di bagliore attorno alla figura. Questo tipo di illuminazione dona al soggetto una visibilità netta contro uno sfondo più scuro, creando una separazione visiva che esalta la profondità e la tridimensionalità dell’immagine.
Anche il "fill-in flash" è un’importante tecnica per ottenere immagini equilibrate, soprattutto quando la luce ambientale è molto più forte rispetto alla luce che illumina il soggetto. Il flash viene regolato per emettere una luce inferiore di circa 1 stop rispetto alla luce principale, riempiendo le ombre senza alterare l’illuminazione complessiva della scena. Il risultato di un buon fill-in flash dovrebbe essere invisibile, cioè l'immagine finale dovrebbe apparire naturale e ben equilibrata senza evidenti segni di intervento del flash.
L’applicazione della legge dell'inverso quadrato della distanza, fondamentale per comprendere come funziona l’intensità della luce in relazione alla distanza dal soggetto, è essenziale. Aumentando la distanza tra la sorgente luminosa e il soggetto, la luminosità diminuisce drasticamente. Per esempio, se raddoppiamo la distanza, l'intensità della luce si riduce di un quarto. Questo principio deve essere sempre tenuto presente per calibrare correttamente l’esposizione del flash in base alla posizione del soggetto e alla distanza tra la fotocamera e la fonte luminosa.
Nel caso di un flash montato direttamente sulla fotocamera, la luce tende ad essere dura e implacabile. Le ombre saranno nette e poco favorevoli sul volto del soggetto. Un rimedio consiste nel rimbalzare la luce contro una superficie vicina, come il soffitto o una parete, in modo da ottenere un’illuminazione più morbida e uniforme. Questo approccio non solo attenua le ombre, ma può anche arricchire l’effetto di modellazione del soggetto, donando un aspetto più naturale e accattivante alla fotografia.
L’utilizzo di un diffusore è un’altra tecnica per ammorbidire la luce. Il diffusore, che può essere un semplice foglio di carta bianca o un dispositivo plastico specifico per il flash, espande la luce su un’area più ampia, riducendo l’intensità e creando ombre più morbide. Il risultato è un’illuminazione più delicata e meno invasiva, perfetta per ritratti che richiedono un aspetto più naturale e rilassato.
Tuttavia, ogni tecnica di illuminazione ha i suoi limiti. L'uso esclusivo del flash montato sulla fotocamera, seppur pratico, è generalmente poco raccomandato per ottenere ritratti di qualità, in quanto la luce diretta e dura tende a smussare i dettagli e a creare ombre poco piacevoli. Per risolvere questo problema, può essere necessario l'uso di più fonti di luce, in grado di modellare meglio il soggetto e di evitare l'effetto piatto che spesso si ottiene con un singolo flash.
Le opzioni di illuminazione da studio, se utilizzate con consapevolezza e creatività, offrono enormi possibilità di personalizzazione del risultato. La chiave sta nel comprendere l’interazione tra la luce, il soggetto e l’ambiente circostante, così da poter manipolare ogni singolo elemento a favore della composizione finale.
Come Ridurre le Distrazioni in una Foto e Gestire la Distorsione dell’Immagine
Una delle sfide principali durante la creazione di un’immagine è l'eliminazione delle distrazioni che possono compromettere la composizione e la focalizzazione visiva. Molte volte, mentre ci si concentra sul soggetto principale, è facile non accorgersi di oggetti o colori che attirano l’attenzione del pubblico, distogliendo lo sguardo dall’elemento centrale. Tali distrazioni possono includere passanti che appaiono nello sfondo, oggetti non desiderati o colori troppo vividi che interferiscono con l'armonia visiva dell'immagine.
Esistono diverse tecniche per minimizzare l’effetto di queste distrazioni senza alterare drasticamente l'immagine. Una delle prime e più comuni soluzioni è l’applicazione del filtro di sfocatura (blur) sulla zona circostante al soggetto, specialmente quando il background contiene dettagli irrilevanti. L'uso della sfocatura consente di ridurre la visibilità di elementi indesiderati, concentrando l'attenzione sulla figura principale. Un altro approccio utile è la desaturazione selettiva di colori troppo saturi o contrastanti che potrebbero rubare la scena. In questo caso, ridurre l'intensità cromatica delle aree distrattive aiuta a mantenere l'equilibrio senza compromettere la vivacità del soggetto principale.
Quando si applica la sfocatura, è possibile utilizzare un "mascheramento sfocato" (unsharp mask) che definisce meglio i contorni del soggetto e aggiunge un effetto che ricorda un modello in miniatura. Questo effetto è particolarmente efficace quando l’immagine ha una profondità di campo ampia e l'elemento sfocato nello sfondo potrebbe sembrare naturale ma comunque visivamente invadente.
In alcuni casi, la rimozione completa delle distrazioni potrebbe non essere necessaria; invece, potrebbe bastare ridurre la differenza visiva tra gli elementi indesiderati e le aree circostanti. Un'operazione molto utilizzata in questi casi è la clonazione: duplicando parti dell’immagine e sostituendo le zone distrattive con elementi provenienti da aree adiacenti, si riesce a "mascherare" senza lasciare tracce evidenti di intervento.
La gestione delle distrazioni visive non è sempre semplice, specialmente in situazioni di ripresa con sfondi affollati o quando l’inquadratura obbliga a includere elementi che non si possono facilmente rimuovere. In tali circostanze, l'uso di uno zoom lungo o un'apertura ampia può ridurre la profondità di campo, rendendo lo sfondo più sfocato e meno prominente, senza compromettere la messa a fuoco del soggetto. Inoltre, l'uso di un angolo di ripresa più basso può essere utile per minimizzare la presenza di oggetti distrattivi, come fili elettrici o altri elementi del paesaggio.
Un altro problema comune nelle fotografie è la distorsione dell'immagine, soprattutto quando si modifica la sua dimensione o si correggono le prospettive. Le distorsioni più frequenti, come la distorsione a cuneo (keystone) che si verifica quando la fotocamera non è perfettamente parallela al soggetto, possono alterare il risultato visivo, rendendo l’immagine meno naturale. Esistono software avanzati che permettono di correggere questo tipo di distorsioni, ma è fondamentale fare attenzione alle correzioni applicate, in quanto potrebbero portare a un taglio delle immagini ai bordi o a effetti indesiderati come la banding nelle aree a tonalità delicate.
Quando si modifica la dimensione di un’immagine, è importante scegliere la tecnica di interpolazione adeguata, poiché questa influenzerà la qualità finale dell’immagine. L’interpolazione, che è una tecnica matematica per calcolare nuovi pixel a partire da quelli esistenti, è utilizzata nei software di manipolazione delle immagini per modificare la dimensione senza compromettere troppo la qualità. Le tecniche di interpolazione più comuni includono il metodo "nearest neighbour", che è adatto per grafica a pixel singolo, e il metodo "bicubico", che offre una media ponderata tra i pixel circostanti per ottenere una transizione più morbida e naturale.
Tuttavia, l’interpolazione non è l'unico strumento a disposizione quando si parla di distorsioni. La gestione delle distorsioni ottiche può essere effettuata in fase di scatto con l'uso di obiettivi adatti o semplicemente applicando correzioni in post-produzione. In ogni caso, è essenziale prestare attenzione alla qualità dell’immagine originale prima di applicare qualsiasi correzione, poiché una modifica eccessiva può portare a risultati peggiori, con artefatti visivi che risultano difficili da rimuovere.
In sintesi, l'arte di gestire le distrazioni in fotografia e la distorsione delle immagini richiede una comprensione approfondita delle tecniche di manipolazione delle immagini, così come della scelta corretta degli strumenti software. Ogni intervento deve essere fatto con cautela per non compromettere la qualità visiva complessiva e per garantire che l’immagine finale comunichi efficacemente il messaggio desiderato.
Come Funzionano Gli Effetti di Filtro in Photoshop: Un'Analisi Dettagliata
Gli effetti di filtro in Photoshop sono strumenti potenti che permettono di trasformare un'immagine in modo sorprendente, simulando diversi stili e tecniche artistiche. Ogni filtro agisce sulla base di calcoli algoritmici che alterano i pixel dell’immagine, creando risultati che spaziano dal semplice miglioramento estetico alla distorsione radicale. La scelta del filtro giusto dipende dall’effetto che si desidera ottenere e dalla modalità con cui si desidera manipolare l’immagine.
Un filtro di tipo mosaico, ad esempio, raggruppa i colori medi in quadrati, alterando l’immagine attraverso un’aggregazione di colori che rende ogni segmento più uniforme. Questo effetto può essere utilizzato per nascondere i dettagli all'interno di una selezione o per creare un aspetto stilizzato, tipico delle opere astratte. L’uso del filtro mosaico può variare a seconda delle dimensioni del pixel selezionato, ma talvolta è necessario applicarlo su tutta l’immagine per ottenere risultati più coerenti.
Un altro esempio di filtro è il Coordinate Polari, che trasforma le coordinate cartesiane in coordinate polari. Questo effetto può distorcere l'immagine in modo sorprendente, creando forme insolite che difficilmente potrebbero essere ottenute con metodi tradizionali. È un filtro utile per chi cerca di simulare distorsioni tipo "anamorfosi", ma deve essere applicato con attenzione, poiché l'immagine risultante può essere limitata dalle dimensioni del telaio dell'immagine stessa. Per applicarlo su tutta l'immagine, è necessario prima aumentare la dimensione della tela, applicare il filtro e quindi ritagliare l’immagine.
Il filtro Glow Diffuso è un altro esempio di manipolazione che aggiunge un effetto di "bagliore" che rende l'immagine simile a quella vista attraverso un filtro morbido. Questo effetto ha la capacità di aggiungere un livello di trasparenza al centro dell'immagine, creando una sorta di illuminazione diffusa che si estende gradualmente verso l'esterno. Applicando il filtro più volte, si può ottenere un effetto cumulativo che esalta l’intensità del bagliore, ma richiede anche aggiustamenti nei livelli o nelle curve per ottenere il giusto equilibrio tra luci e ombre.
I filtri artistici, come quelli simili agli effetti pittorici, offrono simulazioni di tecniche artistiche classiche. Ad esempio, il filtro Matita Colorata simula un disegno a matita colorata, applicando un aspetto di tratteggio e texture alla superficie dell'immagine. Questo filtro crea un effetto visivo che, sebbene stilizzato, rimane abbastanza vicino alla realtà per l'osservatore. L’effetto può essere ulteriormente arricchito utilizzando le opzioni per il colore di sfondo, che potrebbero lasciare intravedere l’immagine sottostante attraverso uno sfondo più uniforme.
Sprayed Strokes è un altro filtro che applica un effetto di spruzzo, dove la direzione delle pennellate può essere impostata per ottenere vari tipi di texture e stili. Questo filtro è particolarmente utile per immagini con bassi contrasti, in quanto enfatizza la distribuzione casuale dei colori. In questo caso, la versatilità del filtro permette di ottenere numerosi risultati con pochi cambiamenti nelle impostazioni di base.
Esistono anche filtri pensati per ottenere un effetto di ritratto o comics, come il filtro Poster Edges, che enfatizza i bordi dell’immagine, rendendo l’immagine simile a una cartolina o a una tavola di fumetto. Combinato con l’intensificazione del contrasto, questo filtro offre una resa visiva in grado di alterare completamente l’apparenza del soggetto originale, mantenendo tuttavia un aspetto netto e definito.
Altri filtri come il Bas Relief e il Chrome operano sull’immagine creando un contrasto elevato che riproduce effetti di rilievo o superfici metalliche. Questi filtri applicano effetti di distorsione che esaltano le differenze di luminosità nell'immagine, rendendo i dettagli estremamente evidenti o creando contrasti tra le aree più scure e quelle più luminose. Il filtro Bas Relief, in particolare, può produrre una sorta di "rilievo" sulla superficie dell’immagine, risultando molto utile in contesti dove la tridimensionalità dell’immagine è richiesta.
Inoltre, i filtri di Renderizzazione e Stilizzazione simulano effetti di illuminazione e texture che possono aggiungere un aspetto organico o una sensazione di profondità. I filtri Emboss e Glowing Edges sono esempi perfetti di come l’immagine possa essere distorta per enfatizzare le caratteristiche di superficie, ottenendo effetti drammatici e iperrealistici che vanno oltre la normale rappresentazione visiva.
Ogni filtro richiede una certa esperienza nell’applicazione, poiché gli effetti non sono sempre prevedibili. Le applicazioni ripetute di un filtro possono generare risultati inaspettati, che potrebbero non sempre rispettare le intenzioni iniziali. L’aggiustamento del contrasto e della luminosità, frequentemente richiesti dopo l'applicazione di un filtro, è una fase importante per ottenere un risultato equilibrato. La riduzione dell'immagine alla sua dimensione finale sullo schermo è un passaggio fondamentale per verificare l’effetto complessivo di un filtro e per adattarlo correttamente all'immagine.
Non meno importante è la comprensione del comportamento dei filtri rispetto alla risoluzione dell’immagine. Alcuni filtri richiedono molta potenza di calcolo, soprattutto quelli che operano su grandi dimensioni o su intere aree di immagine, e potrebbero richiedere macchine con un’elevata capacità di memoria per funzionare senza interruzioni.
In conclusione, l’arte dell’utilizzo dei filtri in Photoshop è un processo di sperimentazione. Ogni filtro offre una nuova dimensione nell'esplorazione visiva dell’immagine, ma richiede comprensione e precisione per ottenere il miglior risultato. Il segreto sta nel saper dosare gli effetti, comprendere la loro interazione e utilizzare gli strumenti di regolazione con cura. Solo così si può creare un'immagine che non solo sia visivamente interessante, ma che comunichi anche l’intento originale dell’artista o del designer.
Come trasformare uno spazio domestico in uno studio fotografico ideale per la fotografia di oggetti piccoli e di alta qualità
La fotografia di oggetti piccoli e di oggetti riflettenti, come strumenti fotografici, bicchieri o metalli, richiede un’attenta gestione della luce e un controllo preciso dell’ambiente. Per molti, l'idea di allestire uno studio fotografico in casa può sembrare complessa, ma con poche risorse e una pianificazione adeguata, è possibile ottenere risultati professionali anche in spazi ristretti.
Uno degli strumenti più utili per la fotografia di oggetti piccoli è la tenda da luce, una struttura semplice ma incredibilmente efficace per ottenere una luce morbida e uniforme. La tenda da luce può essere realizzata a basso costo utilizzando materiali trasparenti o semi-trasparenti drappeggiati su un telaio, che può essere facilmente creato con un grande cartone o una struttura in legno. Esistono anche modelli già pronti e compatti che si possono montare e smontare facilmente, ideali per oggetti riflettenti. Quando si utilizza una tenda da luce, qualsiasi fonte luminosa, come una lampada o un flash, può essere diretta verso l’interno, mentre la fotocamera può essere posizionata attraverso un piccolo foro per scattare. Il risultato è una luce estremamente morbida che elimina le ombre dure e rende ogni dettaglio dell'oggetto ben visibile, con una resa cromatica naturale e priva di distorsioni.
Per ottenere il massimo da una tenda da luce, è importante variare la posizione della fonte principale di luce, così da controllare la visibilità delle riflessioni e l'intensità dei punti di luce. Posizionando la fonte luminosa più vicina o più lontana, è possibile influenzare la concentrazione della luce, creando effetti di illuminazione più o meno intensi, a seconda delle necessità. Un altro aspetto cruciale è l’accuratezza della messa a fuoco: una messa a fuoco precisa e una profondità di campo elevata sono essenziali per garantire che ogni dettaglio dell'oggetto fotografato sia nitido e chiaro.
L’uso di uno sfondo neutro, che non distragga dal soggetto, è altrettanto importante. La soluzione classica è quella di utilizzare un grande rotolo di carta da studio, che può essere di colore grigio caldo o bianco. Questo tipo di sfondo è estremamente versatile, ma esistono anche molti altri tipi di sfondi già pronti per essere utilizzati, alcuni dei quali sono dotati di texture o tonalità sfumate che contribuiscono a creare un ambiente più interessante pur rimanendo neutri rispetto all'oggetto fotografato.
Un’altra tecnica che molti fotografi professionisti utilizzano per la fotografia di oggetti piccoli è quella di creare una “zona studio” in casa. Non serve avere uno spazio enorme per allestire un ambiente fotografico ideale. Una semplice scrivania o un tavolo, un po’ di cartone o pannelli di foam-core e una buona gestione della luce possono trasformare una stanza ordinaria in uno studio perfetto per la fotografia. In caso di necessità, si può anche usare un sistema di fondo che può essere facilmente montato e smontato, adattando lo sfondo alla situazione.
Quando si scattano foto per la vendita online, ad esempio su piattaforme di aste, l’illuminazione diventa particolarmente importante. La foto deve essere chiara, dettagliata e il prodotto deve essere presentato in modo attraente senza alterare la realtà. In questi casi, la luce morbida e diffusa, che riduce i contrasti forti, è la più indicata. La luce deve essere sufficiente per illuminare il prodotto in modo uniforme, evitando la creazione di ombre dure o riflessi fastidiosi che potrebbero compromettere la percezione del prodotto.
L’accuratezza del bilanciamento del bianco è un altro aspetto fondamentale nella fotografia di oggetti, in particolare quando si utilizzano luci artificiali. Le luci a LED o fluorescenti, infatti, possono alterare la temperatura del colore, producendo tonalità non naturali che influenzano negativamente la resa cromatica del soggetto. Assicurarsi che il bilanciamento del bianco sia impostato correttamente è essenziale per ottenere immagini che riflettano il vero aspetto dell’oggetto.
Per quanto riguarda la fotografia in spazi più grandi, la gestione dello sfondo diventa più complessa, ma altrettanto importante. L'uso di una carta da studio può risolvere facilmente questo problema, ma se si desidera un effetto più artistico, è possibile realizzare uno sfondo dipinto su tela, che donerà un aspetto unico senza richiedere abilità artistiche particolari. In alternativa, si possono utilizzare anche sfondi già pronti e facilmente montabili.
Infine, quando si utilizzano fotografie di oggetti per la vendita, è fondamentale mostrare anche eventuali accessori, scatole o istruzioni originali, qualora disponibili. Un oggetto fotografato senza il suo imballaggio originale o senza accessori essenziali potrebbe sembrare incompleto agli occhi dell'acquirente, danneggiando la percezione del prodotto. Inoltre, per garantire la trasparenza e la precisione della fotografia, è consigliabile includere un oggetto di riferimento, come una moneta o un righello, per evidenziare le dimensioni dell'oggetto.
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