La Tomografia Fotoacustica (PACT) rappresenta una delle tecnologie più promettenti nell’ambito dell’imaging biologico. Questo approccio sfrutta il fenomeno fotoacustico, dove l'assorbimento di luce laser da parte dei tessuti biologici genera onde acustiche che possono essere rilevate da trasduttori a ultrasuoni. L'innovazione di P

L'uso degli agenti di contrasto reversibili per l'imaging fotoacustico: Innovazioni e applicazioni cliniche

L'imaging fotoacustico (PAI), una tecnica ibrida che combina ottica e acustica, ha recentemente suscitato notevole interesse per le sue capacità di superare le limitazioni di profondità di altre modalità di imaging ottico tradizionali. La possibilità di visualizzare i cromofori, sia endogeni che esogeni, in profondità nei tessuti è uno dei punti di forza di questa tecnologia. L'introduzione di agenti di contrasto reversibili, che permettono di accendere e spegnere il contrasto ottico, ha segnato una svolta significativa nell'ottimizzazione dell'imaging fotoacustico, offrendo un controllo esclusivo sull'intensità del segnale di contrasto.

Un esempio di tale agente è il materiale fotocromico, che può essere attivato da una specifica lunghezza d'onda di luce, come quella UV o NIR. Questi materiali sono stati progettati per interagire con la luce in modo tale da produrre un cambiamento reversibile nel loro stato ottico. Per esempio, una molecola fotocromica può passare da una forma colorata a una incolore sotto l'illuminazione infrarossa (NIR) a 980 nm, mentre ritorna alla sua forma originale quando illuminata con una lunghezza d'onda diversa. Questa transizione non solo consente di accendere e spegnere il contrasto in modo efficiente, ma anche di superare la sfida della soppressione del rumore di fondo, che è spesso un problema nelle immagini di tessuti biologici complessi.

Un'altra categoria di agenti di contrasto reversibili è rappresentata dai materiali termocromici. Questi materiali cambiano colore in risposta alle variazioni di temperatura, una proprietà che è stata sfruttata per sviluppare agenti di contrasto per PAI che possono essere attivati in vivo attraverso il controllo della temperatura. Un esempio di ciò sono le microparticelle termocromiche denominate ReST (Red Reversibly Switchable Thermochromic), che passano da un colore rosso brillante a incolore al di sopra di una certa temperatura. Questo cambiamento di colore è dovuto a una variazione nella struttura cristallina dei materiali, che altera il loro coefficiente di assorbimento. Il passaggio da uno stato all'altro avviene in modo reversibile, permettendo di acquisire immagini differenziali di alta qualità, in cui il contrasto è migliorato da un'adeguata gestione delle variazioni termiche.

L'uso di questi agenti termocromici è stato dimostrato in esperimenti su modelli animali, in cui un impianto di gel di Matrigel contenente ReST è stato inserito sotto la pelle di un topo. Le immagini acquisite tramite PACT (Photoacoustic Computed Tomography) hanno mostrato un significativo miglioramento del contrasto tra il tumore e i tessuti circostanti, con un rapporto di contrasto medio di 7.5. L'abilità di ottenere immagini ad alta risoluzione attraverso l'uso di questi agenti termocromici apre nuove opportunità per l’imaging biologico non invasivo, in particolare per la visualizzazione di tumori o altre anomalie a livello cellulare.

Un aspetto interessante della ricerca sugli agenti di contrasto reversibili è che molti degli studi più recenti si sono concentrati sull’espressione genetica delle proprietà fotoacustiche, utilizzando cromoprotine biologiche come le fitocromine e le proteine fluorescenti reversibili (RSFP). Questi agenti di contrasto possono essere introdotti in un organismo senza la necessità di un'iniezione diretta, cosa che rappresenta un significativo miglioramento rispetto agli approcci tradizionali, che richiedevano l'introduzione di nanoparticelle o altri composti chimici. L'approccio genetico per il contrasto PA ha permesso di applicare la tecnologia in modelli cellulari, inclusi batteri e cellule tumorali, ma anche in organismi completi come i roditori, aprendo la strada a studi in vivo più complessi.

L'utilizzo di nanoparticelle con un rivestimento biocompatibile ha ulteriormente migliorato la solubilità acquosa degli agenti di contrasto, un aspetto cruciale per l'applicazione in vivo, specialmente nel caso di coloranti organici NIR. Inoltre, l'impiego di nanoparticelle a upconversion, che convertono la luce a lunga lunghezza d'onda in luce UV, ha permesso di combinare i vantaggi dell'illuminazione NIR con le capacità di attivazione fotocromica a lunghezze d'onda più corte, consentendo l'imaging profondo nei tessuti con una risoluzione elevata.

Questi sviluppi sono fondamentali per l'avanzamento delle tecniche di imaging in biomedicina, in particolare per quanto riguarda l'analisi delle interazioni cellulari a livello microambientale. Gli approcci di imaging fotoacustico reversibile potrebbero rivelarsi fondamentali per scoprire meccanismi biologici complessi e per monitorare i cambiamenti cellulari in risposta a trattamenti terapeutici. In futuro, ci si aspetta che queste tecnologie possano anche essere utilizzate per diagnosticare e trattare malattie in fase precoce, migliorando significativamente l'accuratezza e la tempestività delle diagnosi mediche.