La conversione tra i vari sistemi numerici è un aspetto fondamentale della matematica binaria e viene utilizzata quotidianamente nei calcolatori e nei dispositivi elettronici. Nel contesto dei computer, i numeri vengono rappresentati in formato binario, ma è possibile eseguire conversioni tra diversi sistemi, come il decimale e l’esadecimale. In particolare, la conversione da decimale a esadecimale si ottiene utilizzando divisioni successive per 16. Per esempio, prendiamo il numero 173 in decimale:

  1. Dividiamo 173 per 16, ottenendo 10 con un resto di 13 (che corrisponde a D in esadecimale).

  2. Dividiamo il risultato 10 per 16, ottenendo 0 con un resto di 10 (che corrisponde a A in esadecimale).

Ora raccogliendo i resti dall'ultimo al primo, otteniamo il risultato finale in esadecimale: AD₁₆.

Quando si tratta di convertire un numero esadecimale in binario, il processo è altrettanto semplice quanto con il sistema ottale. Ogni cifra esadecimale può essere rappresentata da 4 bit in binario. Ad esempio, il numero esadecimale "AD" corrisponde al binario "1010 1101".

Somma e Sottrazione Binaria

La somma binaria segue lo stesso principio della somma decimale, ma con soli due numeri: 0 e 1. Quando si sommano due numeri binari, si opera come nella somma decimale, ma con il riporto che avviene quando si supera 1. Ecco un esempio:

1110 (in binario, che corrisponde a 14 in decimale)

  • 1100 (che corrisponde a 12 in decimale)
    = 11010 (che corrisponde a 26 in decimale).

La sottrazione binaria, d'altro canto, può essere realizzata come la somma con il complemento del numero sottratto. Esistono due forme principali di complemento: il complemento a uno e il complemento a due.

Complemento a Uno e Complemento a Due

Il complemento a uno di un numero si ottiene invertendo tutti i bit del numero, cambiando ogni 1 in 0 e ogni 0 in 1. Se consideriamo, ad esempio, il numero binario 10011001, il suo complemento a uno è 01100110.

Il complemento a due è una forma di rappresentazione che permette di lavorare con numeri interi positivi e negativi in binario. Si ottiene aggiungendo 1 al complemento a uno. Per esempio, il complemento a due del numero 10011001 è ottenuto dal complemento a uno 01100110, a cui si aggiunge 1, ottenendo 01100111.

Il complemento a due è particolarmente importante nei calcolatori, poiché consente di eseguire sottrazioni tramite operazioni di somma, riducendo così la complessità dei calcoli.

Moltiplicazione e Divisione Binaria

Nel sistema binario, la moltiplicazione si realizza con operazioni di shift a sinistra. Ogni spostamento a sinistra di un numero binario corrisponde a una moltiplicazione per 2. Ad esempio, per moltiplicare 24 (11000 in binario) per 5 (101 in binario), il processo comporta spostamenti successivi e addizioni:

  1. Shift a sinistra di 0, moltiplicato per 1: 11000

  2. Shift a sinistra di 1, moltiplicato per 0: 000000

  3. Shift a sinistra di 2, moltiplicato per 1: 1100000
    Sommando questi risultati otteniamo 1111000, che corrisponde a 120 in decimale.

La divisione binaria, invece, può essere eseguita con operazioni di shift a destra, simili alla moltiplicazione, ma con sottrazioni. Un esempio di divisione binaria è dato dalla divisione di 110010₂ (50 in decimale) per 101₂ (5 in decimale). Il processo avviene spostando e sottraendo:

  1. Shift a destra di 3, sottrazione: 110010 − 10100 = 1010 (risultato maggiore o uguale a 0, quindi si scrive 1)

  2. Shift a destra di 2, sottrazione: 1010 − 10100 = 0, quindi 0

  3. Shift a destra di 1, sottrazione: 1010 − 1010 = 0, quindi 1
    Il risultato finale è 1010 con il resto 0.

Frazioni Binari

Le frazioni binarie sono trattate allo stesso modo delle frazioni decimali, ma invece di utilizzare potenze di 10, si usano potenze di 2. Ogni cifra a destra del punto binario rappresenta una frazione con denominatori successivi di 2: 1/2, 1/4, 1/8, ecc. Per esempio, per convertire il numero binario 0.1011₂ in decimale, dobbiamo sommare i valori delle posizioni:

0.1 (1/2) = 0.5
0.01 (1/4) = 0.25
0.001 (1/8) = 0.125
0.0001 (1/16) = 0.0625

Sommandoli otteniamo: 0.5 + 0.25 + 0.125 + 0.0625 = 0.9375 in decimale.

Considerazioni Importanti

L'importanza di comprendere questi concetti di base risiede nella loro applicazione quotidiana nei sistemi digitali. I processori dei computer operano utilizzando numeri binari e adottano tecniche come il complemento a due per gestire numeri negativi, semplificando operazioni complesse come la sottrazione. Inoltre, la comprensione dei sistemi numerici e delle operazioni binarie è essenziale per la programmazione, poiché molti linguaggi di programmazione trattano i numeri binari in complemento a due.

Oltre alla conversione e alle operazioni binarie di base, il lettore dovrebbe considerare che i linguaggi di programmazione di alto livello, come C, rappresentano i numeri binari con il complemento a due, il che implica che la gestione dei numeri negativi in binario avvenga senza la necessità di operazioni manuali complesse. Questo permette di lavorare con numeri con segno in modo più semplice ed efficiente, facilitando la scrittura di software in cui la gestione dei numeri interi è cruciale.

Come funziona l'8086: Architettura e innovazioni

Il ciclo “fetch−execute” di Von Neumann è stato il metodo operativo per tutti i processori fino all'introduzione del microprocessore 8086 nel 1978. L'8086 rappresenta una deviazione significativa da questo schema tradizionale, combinando due unità separate: l'Unità di Interfaccia del Bus (BIU) e l'Unità di Esecuzione (EU), che operano in parallelo. Sebbene questo non possa essere definito un vero e proprio parallelismo come nel caso delle architetture multiprocessore, permette comunque una forma di operazione parallela nota come “pipe-lining”.

Il 8086 è stato un processore a 16 bit, inizialmente lanciato in versioni da 5, 8 e 10 MHz. La sua innovazione principale risiede nel modo in cui la BIU acquisisce i dati dalla memoria, prelevando fino a sei byte di istruzioni prima che vengano effettivamente utilizzati, e memorizzandoli in un registro FIFO a sei byte chiamato instruction queue. Ciò consente di migliorare la velocità di esecuzione, in quanto le operazioni di pre-caricamento avvengono parallelamente a quelle di esecuzione, migliorando così l'efficienza complessiva.

L'Unità di Esecuzione (EU) è incaricata di decodificare le istruzioni prelevate dalla memoria e di generare i segnali di controllo necessari per eseguire l'operazione. L'8086 è dotato di quattro registri di uso generale: AH/AL, BH/BL, CH/CL e DH/DL. Ogni registro può essere utilizzato come un registro a 8 bit individualmente, oppure combinato con altri per formare registri a 16 bit. I registri AH e AL costituiscono il registro accumulatore di base per operazioni aritmetiche come la divisione e la rotazione, mentre BH e BL sono utilizzati come base per memorizzare l'indirizzo di inizio di una regione di memoria. I registri CH e CL sono impiegati come contatori nei cicli di iterazione, in operazioni di spostamento e rotazione, mentre DH e DL sono utilizzati nelle operazioni di moltiplicazione, divisione e nell'accesso alle porte di I/O.

In aggiunta ai registri generali, l'8086 include registri segmentati che aiutano a generare indirizzi di memoria, permettendo una gestione più flessibile e organizzata della memoria. La memoria nell'8086 è divisa in quattro segmenti: il segmento di codice (CS), che contiene il programma eseguibile; il segmento dati (DS), dove risiedono la maggior parte delle variabili; il segmento di stack (SS), utilizzato per la gestione dello stack; e il segmento extra (ES), che fornisce accesso a un'area di memoria aggiuntiva. I registri di segmentazione facilitano l'indirizzamento indiretto della memoria, particolarmente utile quando si accede a dati o codice distribuiti su segmenti diversi.

Un altro aspetto importante da considerare è l'istruzione di puntamento del programma (IP), che contiene l'indirizzo dell'istruzione corrente. La gestione di questi registri segmentati e dell'indirizzo del programma consente al processore 8086 di operare in modo più efficiente rispetto alle architetture precedenti.

L'architettura dell'8086, pur essendo avanzata per il suo tempo, non è stata una fine, ma piuttosto un inizio. L'innovazione di pipeline e il miglioramento nell'uso dei registri segmentati hanno posto le basi per una serie di sviluppi successivi, portando alla creazione di dispositivi sempre più complessi. Nel corso dei decenni, oltre 60 dispositivi diversi sono stati sviluppati e l'evoluzione continua senza sosta.

Per comprendere appieno l'importanza di queste innovazioni, è essenziale osservare come l'architettura 8086 abbia modificato il paradigma del ciclo di fetch-execute. Mentre i processori precedenti seguivano rigidamente una sequenza in cui ogni istruzione veniva prelevata dalla memoria e quindi eseguita, l'8086 ha introdotto il concetto di pre-lettura dei dati, che ha consentito operazioni più rapide e fluide. Questo cambiamento ha reso possibili calcoli e operazioni più complessi in tempi più brevi, aprendo la strada per un miglioramento delle performance nei computer moderni.

Infine, è importante sottolineare che l'innovazione tecnologica non si ferma mai. Ogni nuovo microprocessore non solo migliora le prestazioni rispetto ai predecessori, ma consente anche nuove modalità di programmazione, come l'uso di linguaggi di programmazione più complessi che operano a un livello più alto rispetto al linguaggio macchina, come il C, che permette di interagire direttamente con l'assembly.

Qual è il ruolo della logica combinatoria nella progettazione dei circuiti digitali?

La logica combinatoria è un pilastro fondamentale della progettazione dei circuiti digitali. Essa riguarda l'insieme di dispositivi elettronici che elaborano informazioni in modo tale che l'uscita dipenda solo dagli stati attuali degli ingressi, senza alcun tipo di feedback. Questo tipo di logica, che affonda le sue radici negli anni '50, è stato costruito inizialmente su dispositivi come RTL (Resistor-Transistor Logic), DTL (Diode-Transistor Logic) e TTL (Transistor-Transistor Logic), che hanno subito nel corso degli anni importanti evoluzioni per garantire prestazioni migliori in termini di velocità e consumi energetici.

Nel contesto della logica combinatoria, i componenti fondamentali sono le porte logiche, come OR, AND e NAND, che eseguono operazioni logiche di base sui segnali di ingresso. La trasformazione dei segnali in uscite specifiche avviene attraverso la combinazione di resistenze, diodi e transistor, che costituiscono l'elemento essenziale della struttura circuitale. A titolo di esempio, la semplice porta NAND è costruita da una combinazione di transistori, resistori e diodi, in grado di manipolare gli ingressi secondo le regole della logica booleana.

Con l'evoluzione tecnologica, la velocità delle operazioni logiche è aumentata significativamente, arrivando a frequenze che oggi possono superare i gigahertz. Un esempio pratico di dispositivo che esegue logica combinatoria è il circuito integrato 7400, che contiene quattro porte NAND. Questi dispositivi sono alimentati con una tensione di 5 Volt, come tipico dei circuiti TTL, ma oggi esistono anche dispositivi con alimentazione a 3,3 Volt, che presentano nuove sfide legate alla gestione delle soglie di tensione per i segnali logici.

Una caratteristica interessante della logica combinatoria è che molte porte logiche possono essere interconnesse tra loro per creare circuiti più complessi, come ad esempio i sistemi di calcolo o di controllo. Tuttavia, in questa interconnessione, è importante tenere conto di alcune problematiche pratiche, come il "fan-in" e il "fan-out", che indicano rispettivamente il numero massimo di ingressi che una porta può ricevere e il numero massimo di uscite che possono essere collegate a una porta.

Va inoltre osservato che, nonostante la logica combinatoria si basi su un modello ideale in cui le variazioni degli ingressi portano a cambiamenti immediati nelle uscite, nella realtà i circuiti presentano inevitabilmente dei ritardi. Questo fenomeno, noto come "propagazione del ritardo", è legato al tempo che impiegano i segnali per percorrere il circuito e modificare lo stato delle porte logiche. Tali ritardi sono più evidenti nei sistemi complessi, dove l'accumulo di piccoli ritardi può influenzare le prestazioni globali del circuito.

Altri aspetti che vanno considerati nella progettazione dei circuiti combinatori sono i "pericoli" temporali, come i "race hazards", che si verificano quando due percorsi attraverso un circuito presentano ritardi di propagazione differenti, e i "glitch" statici, che sono tipici dei circuiti con rimbalzi nei tasti o altri disturbi elettromagnetici. Questi fenomeni, se non correttamente gestiti, possono compromettere l'affidabilità del circuito.

Infine, è importante ricordare che la progettazione di un circuito combinatorio non si limita alla sola configurazione delle porte logiche, ma deve anche tener conto di fattori come la gestione della temporizzazione, la minimizzazione delle risorse (come il numero di porte necessarie) e l’ottimizzazione dei consumi energetici. L’utilizzo dell’algebra booleana, ad esempio, permette di semplificare il numero di porte necessarie per implementare una determinata funzione logica, riducendo così il costo e aumentando l’efficienza del circuito.

Questi concetti sono cruciali non solo per la progettazione di circuiti logici di base, ma anche per la creazione di sistemi più complessi, come i microprocessori e le memorie digitali, che sono alla base dei dispositivi elettronici moderni. L’evoluzione della logica combinatoria è il risultato di continui progressi tecnologici e delle sfide poste dalla necessità di migliorare la velocità e l'efficienza dei circuiti, mantenendo al contempo la loro affidabilità e robustezza operativa.

La comprensione approfondita di questi meccanismi è essenziale per chiunque desideri intraprendere la progettazione di sistemi digitali avanzati. Ogni aspetto della logica combinatoria, dalla scelta dei dispositivi alla gestione dei ritardi, gioca un ruolo decisivo nel garantire che un sistema funzioni correttamente e in modo efficiente.