Le tubazioni flessibili rinforzate con fibra di vetro (FGRFP) sono sempre più utilizzate in vari settori industriali grazie alla loro resistenza e capacità di adattarsi a sollecitazioni meccaniche complesse. La struttura di queste tubazioni è composta da più strati che lavorano insieme per garantire una resistenza ottimale. Il nucleo interno è realizzato in UHMWPE (polietilene a ultra-alto peso molecolare), mentre gli strati rinforzati sono costituiti da fibre di vetro e il rivestimento esterno è formato da HDPE (polietilene ad alta densità). La combinazione di questi materiali conferisce alle tubazioni una notevole flessibilità e resistenza meccanica.

Nel campo dell'analisi delle tubazioni flessibili rinforzate, diversi approcci teorici sono stati adottati per studiarne il comportamento meccanico. La teoria classica delle piastre stratificate, che considera gli strati rinforzati come un’entità integrata composta da una matrice e fibre o fili d’acciaio, è stata applicata per analizzare la rigidità delle tubazioni. Tuttavia, in molti studi, la matrice HDPE è trattata come un materiale elastico lineare, il che limita la capacità di catturare il comportamento elastico-plastico della tubazione. Di conseguenza, non tutte le caratteristiche meccaniche, come la risposta alla deformazione plastica, vengono adeguatamente considerate.

Il comportamento meccanico delle FGRFP è stato studiato anche utilizzando la simulazione agli elementi finiti (FEM), che ha consentito di modellare il comportamento non lineare dei materiali che compongono la tubazione. Un approccio interessante è stato proposto da Fang e Xu, che hanno utilizzato una tecnica di assegnazione dell'orientamento del materiale per analizzare il comportamento lineare delle FGRFP sotto torsione. Recentemente, metodi numerici multi-scala sono stati sviluppati per analizzare le tubazioni flessibili sotto carichi di flessione, offrendo una simulazione più accurata dei risers in ambito marino e offshore.

L'analisi sperimentale delle FGRFP è altrettanto importante per comprendere appieno le loro proprietà meccaniche. In particolare, sono stati condotti test di trazione uniaxiale per determinare il comportamento non lineare dei materiali HDPE e UHMWPE. I risultati mostrano che il comportamento del HDPE, a partire da una deformazione del 7-10%, tende a livellarsi, indicando una perdita di resistenza alla trazione assiale. Questi test forniscono dati cruciali per migliorare la progettazione delle tubazioni flessibili rinforzate.

Un altro esperimento fondamentale è il test di flessione, comunemente effettuato in modalità a tre o quattro punti. Quest'ultimo metodo è preferito in quanto evita le concentrazioni di stress tipiche dei test a tre punti, consentendo una misurazione più accurata della rigidità di flessione. In particolare, il test di flessione a quattro punti ha fornito dati che si sono rivelati utili per determinare la relazione momento-curvatura della FGRFP, consentendo un'analisi più precisa del comportamento sotto carico.

Per migliorare ulteriormente le simulazioni, è stato proposto un metodo teorico semplificato (STM) basato sulla teoria delle travi di Euler-Bernoulli, che considera la non-linearità dei materiali rinforzati e degli strati interni ed esterni. Sebbene STM sia un modello semplificato, si è dimostrato efficace nel prevedere il momento ultimo di una FGRFP sotto carico di flessione pura. La sua applicazione pratica è stata convalidata attraverso simulazioni numeriche e esperimenti, dimostrando che può essere uno strumento utile per la progettazione delle tubazioni.

In sintesi, l'analisi meccanica delle tubazioni flessibili rinforzate con fibra di vetro richiede una combinazione di modelli teorici avanzati e test sperimentali per comprendere appieno il comportamento dei materiali e la loro risposta ai carichi meccanici. La continua evoluzione delle tecniche di simulazione numerica e dei metodi sperimentali consente di ottimizzare la progettazione e l'uso di queste tubazioni in vari settori, tra cui quello offshore, delle infrastrutture e delle costruzioni.

È essenziale comprendere che, mentre i modelli teorici offrono una base solida per la progettazione, i test pratici rimangono fondamentali per validare e affinare queste previsioni. In particolare, la considerazione della non-linearità dei materiali nelle simulazioni agli elementi finiti e nei metodi teorici semplificati è cruciale per una valutazione accurata del comportamento delle tubazioni in condizioni reali. I modelli devono tener conto delle interazioni tra i vari strati e delle deformazioni plastico-elastiche per prevedere correttamente la durata e la resistenza delle FGRFP sotto carico.

Comportamento della Sezione Trasversale e Analisi dell'Espansione e della Piegatura Globale nelle Pipeline Flessibili

Il comportamento della sezione trasversale di una pipeline flessibile è notevolmente diverso da quello di una pipeline rigida, specialmente per quanto riguarda l'espansione assiale sotto pressione. Come spiegato in diversi studi, una pipeline flessibile senza armatura circunferenziale può essere progettata per avere espansioni negative, positive o nulle in funzione dell'angolo di posa dei fili di armatura elicoidale. In pipeline flessibili ad alta pressione, i fili di armatura circunferenziali sono necessari per resistere alla pressione interna. Inoltre, l'elongazione dovuta alla pressione non può essere evitata, e risulta essere maggiore nelle pipeline flessibili rispetto a quelle rigide. L'espansione causata dalla pressione nelle pipeline flessibili è più marcata rispetto a quella nelle pipeline rigide, mentre l'espansione termica risulta simile per entrambi i tipi.

Le forze assiali effettive generate dalla pressione in una pipeline flessibile possono essere elevate a causa del suo potenziale di espansione. Le condizioni al termine e le forze di attrito tra la pipeline flessibile e l'ambiente circostante, come il fondale marino o il materiale di seppellimento, sono in grado di contrastare l'espansione della pipeline, inducendo una forza assiale compressiva che dipende dalle condizioni operative e dal design della pipeline flessibile. Le pipeline soggette a forze assiali compressive effettive sono vulnerabili al fenomeno del buckling globale.

Il buckling delle pipeline rigide è stato trattato in dettaglio in numerosi articoli, ma una panoramica di base sul tema è comunque utile, poiché il buckling globale è un aspetto fondamentale dell'analisi delle pipeline in situ. Per una pipeline seppellita, si verifica uno spostamento verticale quando la forza di sollevamento imposta dalla pipeline supera la resistenza al sollevamento fornita dal peso proprio della pipeline, dalla rigidità di piegamento e dal peso della copertura. Nei casi estremi di spostamenti verticali, si può verificare un buckling da sollevamento, con il rilascio di elevate forze di compressione e un'espansione che porta a una piegatura eccessiva della pipeline. Inoltre, la pipeline deforme può diventare esposta dalla copertura, con il rischio di agganciamento da parte di attrezzature da pesca.

Una sezione esposta con un'imperfezione laterale (e senza imperfezione verticale) si piegherà lateralmente quando le forze laterali imposte dalla pipeline supereranno la resistenza allo spostamento laterale fornita dalla rigidità di piegamento e dalla resistenza del fondale. Una pipeline esposta con imperfezioni verticali può inizialmente sollevarsi, fino a quando la modalità di buckling non si sposterà nel piano laterale, poiché le forze di stabilizzazione in direzione laterale si riducono quando la pipeline si solleva dal fondale.

La rigidità di piegamento di una pipeline flessibile è circa l'1% di quella di una pipeline rigida di dimensioni simili. A causa della sua bassa rigidità di piegamento, una pipeline flessibile è più incline al buckling sotto forze assiali compressive relativamente basse e risulta essere più sensibile alla dimensione e alla forma delle imperfezioni lungo il percorso rispetto a una pipeline rigida. Una pipeline flessibile può essere installata con una tensione praticamente nulla sul fondo, e solitamente non è dritta dopo la posa. Pertanto, la pipeline flessibile è anche più soggetta a imperfezioni laterali durante il processo di posa, che devono essere prese in considerazione quando la pipeline viene seppellita.

Le ricerche relative al comportamento in situ e all'analisi delle pipeline flessibili non sono così numerose come quelle sulle pipeline rigide. Il buckling localizzato delle pipeline flessibili seppellite e la distribuzione delle espansioni tra i punti di buckling sono stati trattati in vari studi. I calcoli effettuati si basano sulla rigidità di piegamento lineare e non tengono conto dell'attrito interno tra gli strati. Il comportamento del buckling di una pipeline flessibile da 6" è stato confrontato con quello di una pipeline rigida da 6" in un altro studio, concludendo che, pur avendo una resistenza al buckling inferiore, le ampiezze di buckling delle pipeline flessibili sono notevolmente più piccole. Poiché per una pipeline flessibile il buckling si distribuisce in modalità più ampia con forze compressive più basse, il potenziale di espansione si distribuisce tra diversi punti di buckling.

Sono state anche proposte diverse soluzioni per la protezione delle pipeline flessibili, focalizzandosi su scavi e sul seppellimento della pipeline in condizioni di pressione per ridurre la forza assiale effettiva durante l'operazione. Un'analisi in situ ha tenuto conto dell'espansione causata dalla pressione e dalla temperatura e del rilassamento delle sollecitazioni di piegamento nel tempo. Le proprietà di rigidità di piegamento e assiali utilizzate nelle analisi erano lineari.

In passato, era consuetudine assumere una rigidità di piegamento e assiale lineare per l'analisi delle pipeline flessibili, ma si doveva considerare l'effetto della pressione sulla rigidità di piegamento. La rigidità di piegamento utilizzata era solitamente una rigidità equivalente, calcolata come la rigidità secante a una certa curvatura per una data pressione. L'utilizzo di un valore singolo per la rigidità di piegamento è corretto solo per un punto sulla curva momento-curvatura di una pipeline flessibile. L'uso di una rigidità equivalente può quindi portare a risultati conservativi o non conservativi, a seconda dell'applicazione specifica.

Per prendere in considerazione le proprietà di rigidità particolari delle pipeline flessibili, è necessario un approccio di modellazione migliorato per l'analisi in situ. Il capitolo discute l'analisi dell'espansione e del buckling globale di una pipeline flessibile in situ e descrive un modello ANSYS sviluppato per l'analisi di pipeline flessibili. Viene infine presentato un esempio di applicazione del modello agli studi di alta pressione nel Mar del Nord.

Qual è l'importanza dell'analisi della deformazione plastica nei test di collasso bagnato delle tubazioni flessibili?

La deformazione plastica durante il test di collasso bagnato è un fenomeno fondamentale da comprendere per migliorare la progettazione e la sicurezza delle tubazioni flessibili, utilizzate in vari settori, tra cui il trasporto di fluidi e gas. La capacità di un materiale di resistere alla deformazione plastica sotto pressione è cruciale, poiché la sua resistenza influisce direttamente sulla durata e sull'affidabilità delle tubazioni. Quando si verifica il collasso, il materiale subisce una deformazione irreversibile, che può compromettere la funzionalità della struttura. In questo contesto, l'analisi della deformazione plastica attraverso modelli numerici, come il modello 3D a piena scala, offre un modo preciso per prevedere il comportamento delle tubazioni durante condizioni estreme di pressione.

Il test di collasso bagnato coinvolge l'applicazione di una pressione idrostatica crescente sulle tubazioni, osservando come la loro sezione trasversale si deforma fino al punto di collasso. I risultati ottenuti mediante simulazioni numeriche e test sperimentali forniscono informazioni vitali sulla resistenza delle tubazioni e sul loro comportamento durante il collasso. In particolare, per i gruppi A e B di campioni testati, la deviazione tra i risultati delle simulazioni e quelli sperimentali si è dimostrata relativamente piccola, con valori di 1,69% per il gruppo A e 0,76% per il gruppo B. Questa piccola deviazione dimostra l'accuratezza del modello nella simulazione della deformazione trasversale, un aspetto cruciale per le previsioni di comportamento delle tubazioni sotto pressione.

La deformazione plastica dei campioni è analizzata osservando la distribuzione della deformazione plastica nelle diverse sezioni della tubazione. In particolare, il modello 3D a piena scala ha mostrato che la zona plastica si estende significativamente durante il processo di carico idrostatico. Quando la pressione aumenta, la sezione trasversale della tubazione si deforma, e in alcuni casi, si sviluppa una "cerniera plastica", che segna il punto in cui la resistenza del materiale cede in modo irreversibile. Questo fenomeno è essenziale per comprendere i meccanismi di collasso delle tubazioni, poiché la formazione della cerniera plastica è la causa principale del collasso bagnato.

Nel caso dei campioni del gruppo A e B, è stato osservato che la zona plastica dell'interno della guaina si estende significativamente mentre la pressione aumenta, con una deformazione che cambia da ellittica a una forma a cuore. Questo cambiamento di forma è particolarmente evidente quando la pressione raggiunge il punto di collasso, dove la tubazione perde improvvisamente la sua resistenza alla pressione esterna, formando una deformazione a cuore. La formazione della cerniera plastica e la concentrazione della deformazione plastica sono quindi i meccanismi fondamentali che determinano il collasso delle tubazioni.

Un aspetto interessante che emerge da questi test è che, dopo il collasso, l'ovale della sezione trasversale della guaina esterna raggiunge il suo valore massimo, per poi diminuire una volta che si verifica una parziale "recupero" della deformazione nelle strati esterni, inclusi gli strati rinforzati e la guaina esterna stessa. Tuttavia, le deformazioni della guaina esterna e degli strati di acciaio restano relativamente basse, suggerendo che la deformazione in questi strati è in gran parte elastica. Ciò implica che, sebbene la deformazione plastica sia critica per il collasso, gli strati esterni della tubazione possano recuperare elasticamente una parte della deformazione, riducendo l'impatto complessivo sul sistema.

L'importanza di comprendere la zona plastica e il suo sviluppo durante i test di collasso bagnato va oltre la semplice previsione del collasso stesso. Essa fornisce un'indicazione cruciale sulla resistenza e sulla durata delle tubazioni in ambienti reali, dove le condizioni di pressione e temperatura possono variare. L'analisi dettagliata della deformazione plastica aiuta a ottimizzare la progettazione delle tubazioni, migliorando i materiali e le tecnologie utilizzate per aumentare la loro resistenza al collasso.

La comprensione delle caratteristiche di deformazione plastica nei materiali è essenziale anche per l'adozione di standard più rigorosi nella progettazione e test delle tubazioni. Questi test numerici e sperimentali non solo ci permettono di anticipare il comportamento delle tubazioni, ma anche di sviluppare metodi più efficienti per prevenire il collasso bagnato. L'introduzione di nuovi materiali, rinforzi e tecniche di progettazione potrebbe quindi ridurre i rischi associati al collasso delle tubazioni, migliorando la sicurezza e l'affidabilità a lungo termine.