La certificazione DP-900, ovvero Azure Data Fundamentals, rappresenta una porta d'ingresso per chi desidera comprendere e lavorare con le soluzioni di dati su Microsoft Azure. Questo esame non solo offre una panoramica fondamentale delle tecnologie legate al cloud, ma permette anche ai professionisti di acquisire competenze chiave che sono altamente richieste nel mondo dell'informatica e dei dati. Il DP-900 è destinato a chiunque desideri iniziare a lavorare con i dati su Azure, dai neofiti agli esperti che vogliono formalizzare la loro conoscenza attraverso una certificazione riconosciuta a livello globale.
L’esame DP-900 si focalizza su quattro aree principali: concetti di base dei dati, gestione dei dati relazionali su Azure, esplorazione dei dati non relazionali e carichi di lavoro analitici su Azure. Ogni area viene trattata in modo esaustivo, con una suddivisione percentuale che permette ai candidati di concentrarsi su argomenti di maggiore importanza. In particolare, i concetti core di dati (25-30%) e i carichi di lavoro analitici (25-30%) sono le sezioni più rilevanti, seguite dalla gestione dei dati relazionali (20-25%) e dall’esplorazione dei dati non relazionali (15-20%).
Per una preparazione ottimale all’esame, è fondamentale comprendere i concetti chiave e applicarli nel contesto di Azure. Una delle risorse più utili durante la preparazione è la piattaforma Microsoft Learn, che fornisce materiale di studio gratuito, esercitazioni pratiche e documentazione tecnica. Utilizzare anche le guide ufficiali di Azure e i laboratori pratici permette di consolidare le competenze attraverso esperienze dirette.
Oltre alla teoria, la pratica gioca un ruolo cruciale. Azure offre numerosi strumenti e servizi per lavorare con i dati, che vanno dalla gestione di database relazionali con Azure SQL Database, alla gestione di dati non relazionali attraverso Azure Cosmos DB, fino alla creazione di soluzioni analitiche con Azure Synapse Analytics. Approfondire l’uso di questi strumenti ti consentirà di superare l’esame con maggiore sicurezza e competenza.
Per ogni modulo dell'esame, è essenziale non solo conoscere i concetti, ma anche come questi vengano applicati nell'ambiente Azure. Ad esempio, quando si parla di dati strutturati, semi-strutturati e non strutturati, è importante capire come ciascun tipo di dato venga archiviato e gestito nelle diverse soluzioni di Azure. Inoltre, una solida comprensione dei vari tipi di carichi di lavoro analitici su Azure, come quelli relativi a big data, intelligenza artificiale e machine learning, è fondamentale per ottenere una buona valutazione.
Un altro aspetto cruciale dell'esame DP-900 è la sua struttura e la tipologia di domande che vengono poste. Le domande tendono a essere teoriche, ma sono anche progettate per testare le capacità pratiche del candidato nell'applicare i concetti a scenari reali. Per questo motivo, è importante esercitarsi con domande pratiche e simulazioni d'esame, per acquisire familiarità con il formato e il livello di difficoltà dell’esame.
Per quanto riguarda la gestione del tempo durante l'esame, è consigliabile distribuire equamente le ore dedicate a ciascun modulo, focalizzandosi più su quelli che richiedono una maggiore comprensione pratica. L’esame ha una durata limitata, quindi è essenziale allocare il tempo in modo efficiente, senza trascurare le sezioni che, pur essendo meno ampie, possono rivelarsi determinanti ai fini del punteggio finale.
Se si seguono con costanza questi passaggi e si mantiene un approccio metodico alla preparazione, si avrà una buona possibilità di successo nell'esame DP-900. Non dimenticare che la certificazione non è solo un titolo accademico, ma un vero e proprio trampolino di lancio per la tua carriera nel campo della gestione dei dati su cloud. Grazie ad essa, non solo potrai dimostrare la tua competenza, ma potrai anche differenziarti in un mercato altamente competitivo come quello dell'IT.
In conclusione, la preparazione all’esame DP-900 non è solo una questione di studio teorico, ma di applicazione pratica e di esperienza sul campo. Il mondo dei dati su Azure è vasto e in continua evoluzione, quindi, oltre a passare l’esame, sarà fondamentale mantenere aggiornate le proprie competenze, seguendo i corsi più recenti e continuando a esplorare nuove tecnologie. Solo così si potrà fare il salto di qualità nella propria carriera, trasformando la certificazione DP-900 in una solida base per nuovi traguardi professionali.
Come Lavorare con i Dati Relazionali su Azure
Nel contesto della gestione dei dati relazionali su Azure, è fondamentale comprendere i vari strumenti e comandi SQL utilizzati per interagire con i database. In particolare, la conoscenza approfondita dei vari tipi di SQL e degli oggetti del database è essenziale per ottimizzare il lavoro con grandi volumi di dati e per garantire l'integrità, la sicurezza e l'efficienza nelle operazioni. I database relazionali, tra cui Microsoft SQL Server, MySQL, PostgreSQL, MariaDB e Oracle Database, sono strumenti potenti che, pur essendo simili nei concetti, presentano diverse implementazioni e ottimizzazioni specifiche per ciascun ambiente.
Tipi di Sistemi di Gestione di Database Relazionali (RDBMS)
I principali sistemi di gestione di database relazionali (RDBMS) utilizzati su Azure includono Microsoft SQL Server, MySQL, PostgreSQL, MariaDB e Oracle Database. Ciascuno di questi RDBMS offre vantaggi specifici in base ai requisiti dell'applicazione.
-
Microsoft SQL Server è una soluzione di livello aziendale che utilizza il T-SQL, un'estensione di SQL, integrata strettamente con l'ecosistema Windows. Offre funzionalità avanzate come l'integrazione con il Common Language Runtime (CLR) e il supporto per XML.
-
MySQL è un RDBMS open-source ampiamente utilizzato nelle applicazioni web per la sua velocità e affidabilità. Acquisito da Oracle, MySQL è ideale per applicazioni leggere e di rapido sviluppo.
-
PostgreSQL è noto per la sua conformità agli standard e per il supporto avanzato a tipi di dati complessi come JSON e GIS. È molto apprezzato per la gestione dei dati strutturati e non strutturati in modo altamente scalabile e sicuro.
-
MariaDB è una fork di MySQL, creata dagli sviluppatori originali, che migliora le prestazioni e le funzionalità rispetto a MySQL.
-
Oracle Database è una soluzione RDBMS di classe enterprise che utilizza il linguaggio PL/SQL, offrendo funzionalità avanzate di sicurezza e scalabilità.
Le Categorie dei Comandi SQL
I comandi SQL sono suddivisi in diverse categorie, ciascuna con uno scopo specifico. La comprensione di queste categorie è fondamentale per lavorare con i dati in modo efficiente.
-
DDL (Data Definition Language) gestisce la struttura del database, permettendo di creare, modificare e eliminare oggetti. I comandi principali sono:
-
CREATE: Crea oggetti come tabelle o viste.
-
ALTER: Modifica oggetti esistenti.
-
DROP: Elimina oggetti.
-
TRUNCATE: Rimuove tutti i record da una tabella.
-
RENAME: Rinomina un oggetto.
-
-
DQL (Data Query Language) è utilizzato per recuperare i dati dai database. Il comando principale è SELECT, che consente di selezionare i dati in vari modi, con possibilità di ordinamento e aggregazione.
-
DML (Data Manipulation Language) permette di manipolare i dati nelle tabelle. I comandi principali includono:
-
INSERT: Aggiunge nuovi record.
-
UPDATE: Modifica i dati esistenti.
-
DELETE: Rimuove record specifici.
-
MERGE: Effettua operazioni di tipo "upsert" (inserimento o aggiornamento).
-
-
DCL (Data Control Language) gestisce i permessi di accesso ai dati. I comandi includono:
-
GRANT: Concede privilegi.
-
REVOKE: Rimuove privilegi.
-
DENY: Negato esplicitamente l'accesso a determinati privilegi.
-
-
TCL (Transaction Control Language) gestisce le transazioni nel database, garantendo che le operazioni siano atomiche, coerenti e sicure. I comandi includono:
-
COMMIT: Salva definitivamente le modifiche.
-
ROLLBACK: Annulla le modifiche.
-
SAVEPOINT: Imposta un punto di ripristino nella transazione.
-
Oggetti del Database
Un database è costituito da vari oggetti, ognuno con un ruolo specifico. Comprendere le differenze e le funzionalità di questi oggetti è essenziale per una gestione efficiente dei dati.
-
Tabelle: Sono le entità principali in un database relazionale, dove i dati sono archiviati. Ogni tabella è costituita da righe (record) e colonne (campi), e l'integrità dei dati è garantita da vincoli come chiavi primarie e straniere.
-
Viste: Sono tabelle virtuali create da una query SQL. Non memorizzano fisicamente i dati, ma li recuperano dinamicamente quando vengono interrogate. Le viste possono semplificare query complesse e migliorare la sicurezza limitando l'accesso a determinate colonne.
-
Funzioni: Sono oggetti del database riutilizzabili che eseguono operazioni e restituiscono un valore o un set di risultati. Esistono due tipi principali: le funzioni scalari (che restituiscono un singolo valore) e le funzioni a valore di tabella (che restituiscono un set di risultati).
-
Indici: Sono strutture che migliorano la velocità di accesso ai dati creando percorsi di accesso ottimizzati. Esistono vari tipi di indici, tra cui quelli clustered, non-clustered, univoci e composti.
Importanza della Conformità ACID
Quando si lavora con i dati relazionali, è cruciale comprendere il concetto di conformità ACID, che garantisce che le operazioni di database siano affidabili. ACID sta per Atomicità, Coerenza, Isolamento e Durabilità, e rappresenta i principi fondamentali per la gestione delle transazioni nel database.
Comprendere la Struttura del Database
Una comprensione approfondita della struttura del database è essenziale. Questo include la comprensione della progettazione delle tabelle, dei vincoli di integrità, delle relazioni tra le tabelle (come le chiavi esterne) e la gestione delle transazioni. Una progettazione efficace del database non solo facilita l'accesso ai dati, ma contribuisce anche alla sicurezza e alla scalabilità del sistema.
Il lavoro con i dati relazionali in ambienti come Azure implica l'uso di strumenti avanzati e ottimizzazioni specifiche per ottenere prestazioni elevate e garantire la gestione sicura dei dati in un contesto distribuito. È importante non solo padroneggiare la sintassi SQL, ma anche comprendere il modo in cui ciascun sistema di gestione del database implementa e ottimizza queste operazioni.
Quali sono i vantaggi e le differenze tra i servizi relazionali di Azure SQL?
I servizi relazionali di Azure SQL offrono una serie di soluzioni completamente gestite e auto-gestite che consentono alle aziende di gestire e ottimizzare i propri dati in modo sicuro, scalabile ed efficiente. Ogni servizio è progettato per rispondere a specifiche esigenze aziendali, che spaziano dall’adozione di applicazioni cloud-native fino al supporto di applicazioni legacy con requisiti di pieno controllo.
Il Azure SQL Database è una versione intelligente e scalabile del database SQL, senza necessità di gestione del server. Offre alta disponibilità, sicurezza e ottimizzazione automatica delle prestazioni, rappresentando una soluzione ideale per applicazioni moderne e per la gestione automatica dei carichi di lavoro. Tra le sue caratteristiche distintive si annoverano la possibilità di auto-porre il server quando non è in uso e il supporto per una scalabilità estrema, fino a 100TB, senza interruzione del servizio.
Il Azure SQL Managed Instance, d’altra parte, è una soluzione intermedia che si colloca tra l’ambiente SQL Server on-premise e il mondo cloud. Fornisce un livello di compatibilità quasi totale con SQL Server (vicino al 100%), facilitando le migrazioni “lift-and-shift” che richiedono modifiche minime al codice. È progettato per operazioni aziendali più complesse che necessitano di una maggiore isolazione e flessibilità nella gestione della rete, oltre a supportare la compatibilità nativa con VNet per una connessione sicura come quella che si avrebbe in un ambiente on-premise.
Infine, SQL Server su macchine virtuali di Azure è l’opzione che offre il massimo controllo, permettendo agli utenti di gestire sia il database SQL che il sistema operativo sottostante. Questa soluzione è ideale per applicazioni legacy che richiedono un supporto completo di tutte le funzionalità di SQL Server (come SSIS, SSRS e SSAS), con la possibilità di scegliere se utilizzare licenze esistenti o adottare un modello di pagamento a consumo. Essa consente anche la personalizzazione totale delle soluzioni di backup e disaster recovery, nonché un controllo dettagliato sui costi operativi attraverso l’uso di istanze riservate o l’opzione di spegnere e accendere le macchine virtuali per ottimizzare le risorse.
Questi servizi possono essere paragonati in base a diversi fattori chiave come il tipo di servizio cloud, la compatibilità con SQL Server, la gestione della disponibilità, la scalabilità, la sicurezza e i casi d'uso. Mentre Azure SQL Database si distingue per la sua gestione automatica e la facile scalabilità, Azure SQL Managed Instance è preferibile per le organizzazioni che desiderano una migrazione fluida con un grado elevato di compatibilità con le applicazioni esistenti. La scelta tra queste opzioni dipende dalle specifiche necessità di gestione, sicurezza e personalizzazione di ciascun business.
In termini di vantaggi aziendali, Azure SQL Database offre una significativa efficienza nei costi grazie alla sua opzione serverless che consente di pagare solo per l’utilizzo effettivo, nonché prestazioni ottimizzate tramite l’intelligenza artificiale. La sua scalabilità orizzontale e il supporto per pool elastici lo rendono ideale per applicazioni cloud-native e soluzioni SaaS.
Il SQL Managed Instance porta con sé benefici legati alla semplicità nella migrazione, in particolare per le aziende che necessitano di mantenere alta la compatibilità con SQL Server, senza dover modificare drasticamente i loro sistemi. È dotato di funzionalità avanzate come la restaurazione a un punto nel tempo e l'isolamento a livello di istanza, offrendo una soluzione robusta per le applicazioni aziendali critiche.
D’altra parte, SQL Server su macchine virtuali è perfetto per quelle aziende che necessitano di un controllo completo sul proprio sistema e che desiderano mantenere un ambiente completamente personalizzabile, compatibile con tutte le funzionalità di SQL Server, incluse le operazioni di reporting e analisi avanzate. Le opzioni di licenza flessibili permettono un’ottimizzazione dei costi, rendendo questa soluzione adatta a chi ha bisogno di un’infrastruttura SQL altamente specializzata e su misura.
Ogni servizio offre diverse opzioni di sicurezza integrate, come il rilevamento delle minacce in tempo reale, la crittografia Always Encrypted e la conformità con normative come GDPR e HIPAA, che contribuiscono a garantire che i dati siano protetti durante l’uso e a riposo.
Infine, la scelta tra questi servizi dipende anche dalle necessità di scalabilità globale, gestione dei costi e integrazione con altri servizi di Azure. Azure SQL Database consente di sfruttare la distribuzione multi-regione per una scalabilità globale, mentre SQL Server su macchine virtuali potrebbe essere preferito da quelle organizzazioni che necessitano di un supporto per applicazioni legacy che non possono essere facilmente migrati a una piattaforma completamente gestita.
In sintesi, le opzioni offerte da Microsoft Azure permettono alle aziende di scegliere la soluzione più adatta alle loro esigenze specifiche in termini di controllo, sicurezza, scalabilità e costi, con ogni servizio che porta vantaggi unici in scenari diversi.
Come Prepararsi alla Certificazione DP-900: Fondamenti e Struttura del Test
Il primo dominio esamina i concetti di base dei dati. Questo è il dominio con il peso maggiore, rappresentando il 25-30% di tutte le domande. Si tratta di un insieme di conoscenze fondamentali per chiunque desideri lavorare con i dati, sia in ambienti on-premise che nel cloud. Tra i concetti chiave in questo dominio troviamo i tipi di dati, la loro archiviazione, il processamento e la sicurezza.
I tipi di dati si suddividono in strutturati, semi-strutturati e non strutturati. La comprensione delle differenze tra questi tipi è essenziale, poiché determina come i dati vengono memorizzati e gestiti. I dati strutturati si riferiscono a informazioni organizzate in tabelle (come quelle in un database relazionale), mentre i dati non strutturati includono file multimediali e altre forme di dati che non seguono un formato predeterminato. I dati semi-strutturati, come quelli in formato JSON o XML, presentano caratteristiche miste, che li rendono più flessibili ma anche più complessi da gestire.
L’archiviazione dei dati è un altro concetto fondamentale. La conoscenza delle opzioni disponibili, come database, data warehouse e data lake, è cruciale. Un database tradizionale è adatto per dati altamente strutturati, mentre i data lake, che possono contenere grandi volumi di dati non strutturati, sono utilizzati quando è necessaria una gestione scalabile. I data warehouse, infine, sono ottimizzati per l'analisi di grandi quantità di dati organizzati e consentono di trarre insight da dataset storici.
Il processamento dei dati può avvenire in modalità batch o in tempo reale. Nel contesto di Azure, ad esempio, strumenti come Azure Data Factory sono utilizzati per orchestrare il processamento batch, mentre altre tecnologie, come Apache Kafka, sono orientate al processamento in tempo reale.
La sicurezza dei dati e la conformità alle normative sono pilastri centrali. La protezione dei dati tramite tecniche come la criptografia, l’accesso controllato e l'adozione di normative come il GDPR sono fondamentali non solo per la sicurezza ma anche per la gestione dei dati in modo conforme alle leggi vigenti.
Queste conoscenze formano la base su cui si costruiscono altri concetti più avanzati nel percorso di preparazione al test. Senza una solida comprensione di questi fondamenti, affrontare i domini più complessi risulterebbe impossibile.
Il secondo dominio si concentra sul lavoro con i dati relazionali su Azure, e copre dal 20 al 25% dell'esame. Qui, l’obiettivo è acquisire familiarità con le basi dei database relazionali e con i principali servizi di Azure. Un database relazionale è un sistema in cui i dati sono organizzati in tabelle che contengono righe e colonne, e le relazioni tra le tabelle sono cruciali per garantire l'integrità dei dati. Azure SQL Database è il servizio principale di Azure per la gestione dei dati relazionali, mentre Azure Synapse Analytics integra capacità di big data con l'archiviazione e l’analisi dei dati relazionali.
Il dominio include anche la migrazione dei dati: la capacità di spostare i dati da un ambiente on-premise a un servizio cloud come Azure SQL Database è fondamentale. Tecniche di migrazione tramite servizi come Azure Database Migration Service aiutano a gestire questo processo.
Il terzo dominio, che copre il 15-20% dell’esame, riguarda i dati non relazionali su Azure. I database non relazionali (NoSQL) sono progettati per gestire dati in formati meno rigidi, come documenti, coppie chiave-valore e grafi. Servizi come Azure Cosmos DB, un database distribuito a livello globale, sono alla base di queste soluzioni, permettendo di gestire dati non strutturati in modo altamente scalabile e performante. Azure Blob Storage è un altro servizio fondamentale, utilizzato per memorizzare grandi volumi di dati non strutturati come file multimediali, backup e log.
Il quarto dominio, che rappresenta il 25-30% dell'esame, si concentra sull'analisi dei dati su Azure. Qui l’attenzione è rivolta alle tecniche di analytics e agli strumenti Azure per l’elaborazione dei dati. La comprensione delle varie tipologie di analytics, come descriptive, diagnostic, predictive e prescriptive, è fondamentale per applicare i giusti modelli analitici ai dati raccolti. Servizi come Azure Databricks e Azure Synapse Analytics sono utilizzati per elaborare dati di grandi dimensioni e per applicare algoritmi di machine learning.
Un aspetto importante per tutti coloro che lavorano con i dati è la capacità di visualizzare i risultati delle analisi. Strumenti come Power BI permettono di creare dashboard e report interattivi, facilitando la comprensione dei dati e delle informazioni da essi derivanti.
Il test DP-900 include diverse tipologie di domande: Multiple Choice, Drag-and-Drop e Case Studies, che simulano scenari reali per testare la capacità di applicare le conoscenze. Ogni tipo di domanda è progettato per valutare diversi aspetti della comprensione, dall’identificazione della risposta corretta alla gestione pratica di situazioni complesse.
Prepararsi per l’esame DP-900 richiede un piano di studio ben organizzato. Una preparazione di quattro settimane è spesso l'ideale, consentendo di coprire tutti i domini senza fretta. Durante la prima settimana, è utile concentrarsi sui fondamenti dei dati, come i tipi di dati e le differenze tra archiviazione strutturata e non strutturata. La seconda settimana può essere dedicata allo studio delle basi dei database relazionali e dei servizi Azure correlati. La terza settimana è il momento giusto per esplorare i dati non relazionali e le specifiche tecnologie di Azure. Infine, la quarta settimana è perfetta per approfondire l'analisi dei dati e praticare l’utilizzo degli strumenti di visualizzazione.
L'esame DP-900 non solo misura la comprensione delle tecnologie di Azure, ma valuta anche la capacità di applicarle in scenari concreti, testando la preparazione del candidato nella gestione di dati di vario tipo nel cloud.
Come funziona il costrutto Computed GOTO e la gestione dei controlli in Fortran per operazioni matematiche
Come l'Intelligenza Artificiale Ottimizza e Risolve i Problemi nei Processi di Rivestimento Industriale
Come ottenere una corretta aerazione polmonare e un posizionamento preciso nel torace neonatale e pediatrico
Come Johannes Althusius ha concepito la politica come arte di fellowship e il suo impatto sulla teoria politica moderna

Deutsch
Francais
Nederlands
Svenska
Norsk
Dansk
Suomi
Espanol
Italiano
Portugues
Magyar
Polski
Cestina
Русский