Il percorso imprenditoriale non si limita alla creazione di idee innovative, ma si estende alla loro trasformazione in prodotti concreti e di successo. È un processo che richiede un approccio multidimensionale, che coniuga il design con l'imprenditorialità, e che offre alle menti creative l'opportunità di esplorare la propria capacità di innovare non solo a livello teorico, ma anche pratico. "Design Your Business" si propone come una guida utile e dinamica per coloro che aspirano a diventare imprenditori e per i designer che vogliono identificare le opportunità imprenditoriali, integrando metodologie di sviluppo di prodotto con le necessità di business.
Questa guida si distingue da altri approcci che si concentrano esclusivamente sulla fase finale della creazione di un'impresa o, al contrario, sull’ideazione. Essa colma il divario tra l'idea attraente e il prodotto effettivo, una sfida cruciale in ogni impresa imprenditoriale. Molti dei concetti più promettenti non riescono a superare questo passaggio, e qui entra in gioco l'importanza di sviluppare un mindset progettuale. A differenza di altri approcci, che possono trascurare il legame tra la concezione del prodotto e la sua realizzazione, questo libro fornisce un toolbox che aiuta a far fronte a questo passaggio fondamentale.
I lettori impareranno, in modo pratico, metodi e risorse per liberare la propria creatività, comprendere i bisogni degli utenti, costruire e testare prototipi, e progettare prodotti che siano non solo funzionali ma anche esteticamente appaganti. In questo viaggio progettuale, i lettori troveranno anche uno strumento fondamentale per la parte commerciale: la progettazione del modello di business, la protezione della proprietà intellettuale, il finanziamento e lo sviluppo di competenze comunicative efficaci. Questi elementi costituiscono le fondamenta di un’impresa di successo, fondata su un prodotto di successo.
Ogni imprenditore in erba, ogni designer e tecnologo deve imparare a pensare come un imprenditore e ad applicare questo pensiero in ogni fase della creazione di un prodotto. Questo approccio non è solo teorico, ma applicato, e si traduce in azioni concrete. Un prodotto non nasce in un vuoto, ma in un contesto in cui le necessità dell'utente sono cruciali, così come lo sono la capacità di prototipare e di sperimentare in maniera continua. Il percorso verso il successo non è mai lineare, e ogni iterazione è fondamentale.
L’aspetto che più distingue questo approccio è l'integrazione tra creatività e pensiero imprenditoriale. Troppo spesso si pensa alla creatività come a qualcosa di strettamente legato all'arte o alla cultura, ma la creatività imprenditoriale richiede una disciplina ben precisa: è l'arte di risolvere problemi attraverso il design. Comprendere le necessità degli utenti, raccogliere informazioni attraverso osservazioni dirette e interviste, non è solo una tecnica: è la base per comprendere veramente ciò che un prodotto deve offrire. Un'idea di successo nasce solo quando viene coniugata con un progetto che risponde a un bisogno concreto, e questo è il punto cruciale di un buon imprenditore.
La prototipazione, che si tratti di disegni a bassa fedeltà, modelli 3D o prototipi funzionali, è un altro aspetto fondamentale del processo. Prototipare è il momento in cui le idee astratte cominciano a prendere forma, e attraverso questo processo si può testare, modificare e perfezionare l’idea iniziale. La prototipazione non è solo una fase tecnica, ma anche un atto di comunicazione che permette a chiunque sia coinvolto nel progetto di comprendere meglio la visione del prodotto finale.
Oltre a questo, è fondamentale comprendere come l’imprenditorialità agile e il pensiero iterativo possano essere applicati alla realizzazione di un prodotto. L’imprenditore moderno non si limita a seguire un piano rigido, ma è pronto a cambiare strada e migliorare continuamente. Ogni fallimento non è visto come un errore, ma come una fase del processo di apprendimento. Questo approccio flessibile permette di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle esigenze degli utenti.
Il successo di un'impresa non dipende solo dalla sua capacità di creare un prodotto straordinario, ma anche dalla sua capacità di comunicare il valore di quel prodotto. La fiducia in se stessi, unita alla chiarezza comunicativa, è ciò che permette a un imprenditore di articolare in modo efficace il proprio valore e di attrarre risorse, investitori e clienti. La capacità di presentare un’idea con sicurezza è cruciale: l’imprenditore deve essere in grado di vendere la propria visione, non solo il prodotto.
Infine, è importante sottolineare che il business non è solo questione di prodotto. È essenziale, per chi intraprende questo cammino, considerare il contesto legale ed economico, proteggere le proprie idee e costruire una strategia solida per la crescita e il finanziamento. La protezione della proprietà intellettuale e una buona gestione delle risorse sono ciò che permette a un’impresa di prosperare nel lungo periodo.
Un buon imprenditore deve imparare a bilanciare creatività, strategia e capacità di adattamento. Deve essere capace di affrontare il cambiamento, di imparare dai fallimenti e di trasformare ogni sfida in un’opportunità. Solo così un'idea può davvero diventare un prodotto di successo e, successivamente, un’impresa di successo.
Perché e come sviluppiamo prototipi nel processo creativo: l'importanza dell'emozione e dell'iterazione
Proprio come ogni innovatore o imprenditore che si rispetti, iniziamo spesso da un punto di partenza dove non sono ancora chiari i fattori che potrebbero far funzionare un prototipo. In qualche modo, ciascuno di noi comincia in una sorta di "caverna metaforica". La creazione e l'evoluzione di un prototipo diventano più facili con il processo di iterazione. Questa metodologia, attraverso diverse fasi di sviluppo, fornisce la "luce metaforica" che ci consente di uscire dalla nostra "caverna". L'iterazione del prototipo non è solo una tecnica: è il percorso che ci porta a vedere con maggiore chiarezza e a perfezionare le nostre idee.
In qualità di creatori e imprenditori, siamo tutti sulla stessa strada verso la realizzazione del nostro "Mark I" prototipo, utilizzando le nostre idee. Nonostante non siamo geni o miliardari come Tony Stark, e non siamo nemmeno costretti a lavorare sotto la cattività di un malvagio, ciascuno di noi ha la possibilità di costruire un prototipo. La domanda che sorge spontanea è: che tipo di prototipo possiamo sviluppare? Quali sono i benefici di un prototipo rapido e iterativo? E come possiamo farlo?
Prima di addentrarci nel mondo dei prototipi, è necessario capire come le emozioni possano giocare un ruolo fondamentale nel processo di progettazione. Durante l'autunno del 2020, all'inizio della pandemia da COVID-19, uno degli autori ha tenuto un corso universitario sull'innovazione e la creatività. A causa delle restrizioni sanitarie, la lezione si svolgeva online, con gli studenti divisi in gruppi per sviluppare le loro idee di prodotto o di impresa. Arrivati al momento di realizzare un prototipo, la maggior parte di loro si è bloccata, non sapendo da dove cominciare. Non erano studenti di ingegneria o di design, e molti si sono chiesti: "Come facciamo a realizzare un prototipo?"
In quel momento, abbiamo dovuto affrontare una nuova sfida nell'insegnamento. Un aspetto critico è stato anche l'impossibilità di accedere ai laboratori fisici e agli spazi di lavoro condivisi. Quella sensazione di incertezza e ansia ha fatto emergere un fatto importante: il prototipo non è solo un oggetto fisico, ma un atto che affonda le radici nella capacità umana di fare e creare. Ogni persona porta con sé un insieme di esperienze e competenze che lo rendono pronto a realizzare anche il più semplice dei prototipi. Fin da bambini, molti di noi hanno giocato con costruzioni o strumenti come i Lego o i pastelli, inventando storie e creando oggetti con la sola forza della nostra immaginazione. Questo processo ci ha permesso di sviluppare un valore attorno agli oggetti che abbiamo creato, ed è questa stessa spinta creativa che ci accompagna nel progettare i prototipi.
Nonostante molti di noi trascurino nel tempo il lato giocoso e creativo della propria personalità, è indubbio che la capacità di costruire e utilizzare strumenti ha forgiato la natura umana e la società nel corso dell'evoluzione (Ingold, 2013; Leroi-Gourhan, 1964). Questo talento si riflette anche nella nostra crescita individuale, quando, ancora molto giovani, creiamo complessi artefatti a partire da idee e, cosa ancora più importante, raccontiamo storie su ciò che abbiamo realizzato. La prototipazione e il racconto sono dunque due attività indissolubili. La progettazione centrata sull’uomo (Human-Centered Design) implica che dobbiamo connettere le storie dei nostri utenti con i prototipi che creiamo. Un esempio semplice ma efficace è guardare l'oggetto che ci circonda in questo momento: quale esperienza emozionale possiamo attribuire ad esso? Che storie ci legano a quell'oggetto? L'emozione, quindi, è sempre presente nelle interazioni con i prototipi, anche nei dispositivi tecnologici più avanzati, come Alexa di Amazon, che ci risponde con una voce umanizzata, facendoci sentire come se avessimo un'interazione con una persona, e non con una semplice macchina.
La prototipazione ha anche altre ragioni di importanza. Il processo di sviluppo di prototipi richiede tempo, pazienza e impegno, ma i vantaggi sono molteplici. Gli imprenditori spesso spendono molto tempo creando, testando e ripetendo iterazioni dello stesso prototipo. A volte questo può sembrare ripetitivo, ma proprio questa ripetizione è la chiave per perfezionare l'idea iniziale. È pressoché impossibile ottenere il "prototipo perfetto" al primo tentativo. La prototipazione serve a supportare gli imprenditori in vari modi, fornendo loro una modalità concreta di comunicare fisicamente e digitalmente le proprie idee. Inoltre, ogni iterazione di un prototipo porta con sé una fase di sperimentazione, che consente di affinare il design attraverso test rapidi con gli utenti, migliorando ogni versione man mano che emergono opportunità di perfezionamento. Le cosiddette "piccole vittorie" sono i risultati visibili che possiamo ottenere da un prototipo, che contribuiscono a rafforzare l’autoefficacia dell’imprenditore e a creare un percorso di successo.
Dal punto di vista emozionale, anche l'utente finale gioca un ruolo centrale. È fondamentale che il design di un prototipo soddisfi i bisogni emozionali dell'utente. L’esperienza dell’utente, le sue emozioni e le sue motivazioni devono essere al centro del processo di progettazione. La designer Amanda O'Grady, in un articolo per UX Magazine, ha sottolineato che creare una connessione emozionale reale con il cliente richiede che il designer stesso porti un’emozione autentica nella progettazione del prodotto. O'Grady suggerisce che quando si progetta un prototipo per un cliente, è necessario pensare al design non solo come a un oggetto funzionale, ma come a un elemento in grado di stimolare emozioni significative. Il prototipo non deve essere pensato solo per il prodotto, ma per tutti gli stakeholder coinvolti, considerando le esigenze e le emozioni del cliente prima di tutto.
La prototipazione non è solo un atto tecnico; è un processo emozionale che deve essere in grado di parlare alla mente e al cuore di chi lo osserva, utilizzandolo e vivendolo. Essa rappresenta una chiave di volta per trasformare le idee in realtà e per migliorare continuamente quei concetti, grazie all'interazione con l'utente e all'ascolto delle sue emozioni.
Come la prototipazione a bassa fedeltà aiuta a comprendere e migliorare il design di un prodotto
La prototipazione è un processo fondamentale nella progettazione di nuovi prodotti, poiché permette di esplorare, testare e perfezionare le idee prima di passare alla realizzazione di soluzioni finali. Un prototipo non è solo un modello fisico o digitale, ma rappresenta una forma tangibile di comprensione e iterazione del progetto. La prototipazione a bassa fedeltà, in particolare, gioca un ruolo cruciale in questa fase iniziale del design. È un processo che permette ai designer di esplorare rapidamente e a basso costo le possibili soluzioni, mettendo in luce non solo la funzionalità del prodotto, ma anche la sua emozione e usabilità.
Quando si parla di prototipi a bassa fedeltà, ci si riferisce a modelli preliminari che non richiedono un alto livello di dettaglio o perfezione. Questi prototipi sono utili per testare concetti di base, come l’interazione con l'utente, l’aspetto visivo del prodotto e le dinamiche funzionali. La prototipazione a bassa fedeltà consente di ottenere feedback rapidi e concreti senza investire risorse significative in tecnologie costose o design complessi.
Un aspetto importante da comprendere è che i prototipi a bassa fedeltà non sono destinati a mostrare il prodotto finito. Piuttosto, sono artefatti utilizzati per esplorare come comprendiamo un problema e come possiamo affrontarlo in modo innovativo. Ad esempio, un prototipo di un orologio intelligente potrebbe essere creato utilizzando materiali semplici, come carta o cartone, per testare la sensazione visiva e tattile del prodotto, o per esaminare come un utente interagirebbe con un dispositivo indossabile senza dover sviluppare software complesso in una fase iniziale.
Una delle ragioni principali per cui la prototipazione a bassa fedeltà è così efficace sta nel fatto che offre vantaggi significativi: il costo contenuto, la rapidità con cui possono essere realizzati, la possibilità di una collaborazione fluida tra i designer e, infine, la capacità di scalabilità. La creazione di prototipi rapidi e a basso costo permette ai team di testare diverse soluzioni in modo iterativo, evitando di sprecare risorse in soluzioni che potrebbero non soddisfare le necessità reali del prodotto finale.
La prototipazione con materiali semplici non solo consente ai progettisti di testare concetti pratici, ma stimola anche un coinvolgimento emotivo con il prodotto. Attraverso l’interazione fisica con il prototipo, i designer possono sviluppare una comprensione più profonda di come il prodotto potrebbe essere percepito dagli utenti finali. Questo livello di coinvolgimento è fondamentale, poiché spesso le decisioni progettuali vengono influenzate da intuizioni emotive, che si sviluppano solo quando il prototipo viene toccato, utilizzato o visto in azione.
Tuttavia, la prototipazione a bassa fedeltà presenta alcune limitazioni. La principale difficoltà consiste nel fatto che il cliente o l'utente finale potrebbe non comprendere completamente il prodotto se non ha abbastanza informazioni o se il prototipo non riflette fedelmente la funzionalità finale del prodotto. In questi casi, è necessario che i progettisti forniscano spiegazioni dettagliate e stimolino la capacità di immaginazione dell'utente, aiutandolo a vedere oltre la semplicità del prototipo.
Un esempio illuminante della prototipazione a bassa fedeltà è l’esperienza vissuta dallo sviluppatore Kazuyuki Motoyama durante la creazione del Nintendo Wii U. Per testare come il controller del gioco sarebbe stato tenuto nelle mani degli utenti, Motoyama creò un prototipo in cartone. Sebbene la forma fosse rudimentale e l’aspetto non fosse quello finale, la sensazione tattile e l'interazione fisica con il prototipo permisero di comprendere come avrebbe dovuto essere il prodotto finale. Questo approccio pragmatico, sebbene sembri semplice, è cruciale per visualizzare e comprendere l'esperienza utente in modo immediato e tangibile.
La prototipazione a bassa fedeltà può essere realizzata con tecniche diverse, una delle quali è la prototipazione su carta. Questo approccio comprende disegnare schizzi del prodotto, creare wireframe che raccontano la narrazione dell'esperienza utente o sviluppare modelli fisici con materiali economici. La bellezza di questa tecnica risiede nella sua semplicità: disegnare un prototipo richiede competenze minime e offre comunque un impatto significativo sul processo creativo.
In fase di progettazione di app mobili, ad esempio, un disegno su carta della schermata principale dell’app può essere il primo passo per comprendere come gli utenti interagiranno con l'interfaccia. Per un prodotto fisico, la creazione di un modello con cartone e carta aiuta a esplorare le forme e le dimensioni del prodotto, prima di passare a materiali più complessi o costosi. Inoltre, l’utilizzo di strumenti digitali come UIstencils.com consente ai designer di creare prototipi visivi anche in forma digitale, facilitando ulteriormente il processo di ideazione.
La prototipazione digitale, come il CAD (Computer-Aided Design), è un altro strumento importante per la creazione di prototipi. Sebbene il CAD offra una rappresentazione più dettagliata e precisa del design, non sostituisce il valore delle prototipazioni a bassa fedeltà, che permettono una comprensione più immediata delle dinamiche del prodotto, prima che venga sviluppato in modo definitivo.
È cruciale ricordare che la prototipazione a bassa fedeltà non è solo una fase preliminare, ma un’opportunità per esplorare ogni aspetto del design in modo rapido ed economico, facendo emergere idee innovative che potrebbero non essere evidenti nella fase di progettazione concettuale. In questo modo, la prototipazione diventa non solo uno strumento di verifica, ma anche un motore di creatività.
Come la Proposta di Valore Influenza il Design dei Prodotti: Il Caso del Tablet Remarkable e Altri Esempi
Nel contesto del design moderno, la creazione di prodotti distintivi che rispondano in modo mirato a esigenze specifiche degli utenti può portare a risultati straordinari. Uno degli approcci più affascinanti in questo senso è quello dell'enfasi, che implica la focalizzazione su un aspetto del prodotto, a volte sacrificando funzionalità o caratteristiche tradizionali per concentrarsi su un singolo obiettivo. Il caso del tablet Remarkable, lanciato nel 2013, offre un esempio perfetto di questa strategia. Il dispositivo, sviluppato attraverso una campagna di crowdfunding, è stato concepito per ricreare l'esperienza della scrittura a mano in un mondo digitale e senza carta. La chiave del suo design è stata l'eliminazione delle distrazioni tipiche dei dispositivi digitali, come notifiche e multitasking, per offrire un'esperienza di scrittura fluida e priva di interruzioni.
Remarkable ha fatto una scelta radicale: ha rinunciato alla connessione internet e ad alcune funzionalità, come la lettura di e-book protetti da DRM, al fine di concentrarsi esclusivamente sull'esperienza di scrittura. I progettisti hanno scelto la tecnologia e-ink per il display, in grado di rispondere istantaneamente al tocco della penna, e il materiale del display stesso è stato progettato per simulare la sensazione della carta. Non solo, il suono tipico che si produce quando la penna tocca lo schermo ricorda quello della scrittura su carta, creando una connessione sensoriale tra l'utente e l'oggetto. Questo esempio dimostra come una proposta di valore chiara, mirata a soddisfare una specifica esigenza, possa portare a un prodotto altamente differenziato, capace di emergere tra le opzioni più generali offerte dalla concorrenza.
Il concetto di "emphasis", come viene chiamato, è una strategia di design che non solo aiuta a creare prodotti distintivi, ma può anche stimolare l'innovazione. Quando ci si concentra su un problema ben definito, si possono creare soluzioni estremamente innovative che altrimenti potrebbero non emergere in un ambiente di design più generalista. Tuttavia, l'approccio dell'enfasi implica inevitabilmente un compromesso. Sacrificare alcune funzionalità può rendere il prodotto meno versatile, ma la sua specializzazione lo rende anche un oggetto unico per un gruppo specifico di utenti.
Un'altra strategia di design che merita attenzione è quella del "remix". Questa si basa sull'idea di combinare elementi esistenti in modi nuovi e creativi. Il concetto di remix non è nuovo, anzi, può essere visto come un approccio evolutivo o persino accidentale, che si è manifestato in numerosi prodotti di successo. Un esempio iconico è il Sony Walkman, che ha rivoluzionato l'industria musicale. Questo dispositivo è nato dalla combinazione di tecnologie precedenti che, da sole, non avrebbero avuto lo stesso impatto. La registrazione stereo fallita e la creazione di cuffie leggere hanno trovato una nuova vita grazie a un'intuizione strategica. Un altro esempio emblematico è il Post-it di 3M, nato da un fallimento in un progetto di colla che non aderiva come previsto. La scoperta che il prodotto poteva essere usato come un "memoria esterna" ha dato vita a un'idea rivoluzionaria. Entrambi gli esempi dimostrano come l'innovazione non debba sempre venire da un'idea completamente nuova, ma possa derivare dalla capacità di mescolare elementi già esistenti in modi originali.
Oggi, la tecnologia digitale rende il remixing ancora più accessibile e frequente. Strumenti come la stampa 3D e le piattaforme di condivisione di design online permettono a chiunque di prendere componenti esistenti e combinarli in nuovi modi. L'intelligenza artificiale, inoltre, sta giocando un ruolo fondamentale nel supportare questo processo, offrendo soluzioni iniziali che possono essere modificate e migliorate.
Nel design, la capacità di contrastare e bilanciare gli elementi è cruciale. Ad esempio, il marchio Patagonia ha costruito il suo successo sull'equilibrio tra sostenibilità e prestazioni elevate. Yvon Chouinard ha creato un'azienda che non solo offre abbigliamento tecnico per scalatori e amanti della natura, ma lo fa in modo responsabile, tenendo conto dell'impatto ambientale. La filosofia di Patagonia, che include anche una narrazione chiara sul significato del prodotto e il suo impatto, è un altro esempio di come il design possa essere utilizzato per creare un legame emotivo con gli utenti, dando loro una ragione più profonda per scegliere un prodotto piuttosto che un altro.
In definitiva, l'adozione di strategie come l'enfasi, il remix e il bilanciamento consente di affrontare il design da angolazioni nuove e intriganti. Il design non è solo una questione di estetica o funzionalità, ma anche di come questi elementi vengono messi in relazione tra loro per risolvere problemi in modo innovativo. Ogni strategia ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui percepiamo e interagiamo con i prodotti quotidiani, portando a esperienze più significative e soluzioni più avanzate.
Come costruire presentazioni ispiratrici ed efficaci: La narrazione e il coinvolgimento del pubblico
La strategia ispiratrice si basa su una struttura narrativa che si concentra sulle intenzioni, mentre una comunicazione mediocre si limita a una descrizione. La strategia ispiratrice si rivolge al nostro cervello emotivo ed è più rapida e memorabile, mentre la strategia descrittiva si rivolge principalmente al nostro cervello razionale, risultando in un messaggio più lento e emotivamente neutro. Le intenzioni e il "perché" si trovano alla base di ogni storia che vogliamo raccontare. Queste sono le chiavi di ogni narrazione coinvolgente e devono essere chiaramente comunicate per suscitare emozione e interesse. È possibile utilizzare un modello narrativo standard durante una presentazione (come illustrato nella figura 12.2). Ogni storia inizia con un mondo o persone che si trovano in una situazione di crisi, una condizione che necessita di essere risolta. A volte, c'è un cattivo o un mostro che gli eroi devono sconfiggere o tenere a bada. Se non affrontato, il problema porterà a conseguenze disastrose. Fortunatamente, gli eroi (che in questo caso possiamo essere noi e il nostro team) hanno un piano e intraprendono le azioni appropriate per giungere a risultati desiderabili. Il modello di narrazione di "salvare il mondo" è solo uno dei tanti che possiamo utilizzare, come ad esempio il "viaggio dell'eroe" (pensiamo all'Odissea) o il modello "dai poveri ai ricchi" (come nel caso di Cenerentola).
Le storie presentano sempre un arco narrativo, un meccanismo che crea e risolve la tensione emotiva. Prendiamo come esempio un film: la storia inizia in una condizione iniziale (una tranquilla estate su un'isola), da cui le cose peggiorano (uno squalo attacca e uccide i turisti), fino al climax (l'eroe si avventura per uccidere il mostro rischiando la propria vita), seguito dalla risoluzione della tensione (lo squalo viene ucciso e la gente torna a godersi la spiaggia). Si noti come i modelli narrativi supportino in modo naturale la strategia di comunicazione ispiratrice, illustrata nella figura 12.1. Gli eroi hanno scopi nobili (il "perché") e, con i loro mezzi unici e le loro qualità (il "come"), fanno la cosa giusta (il "cosa").
Questo approccio narrativo, a differenza di quelli più noiosi che si basano sulla costruzione di argomenti, sull'elencare pro e contro, numeri e dati, risulta molto più coinvolgente. L'emozione e l'engagement che si ottengono con questo tipo di approccio sono decisamente superiori. Naturalmente, è possibile e necessario usare numeri e argomenti razionali in una storia, ma dovrebbero essere intrecciati all'interno della trama generale senza sacrificare la tensione emotiva creata dagli eventi e dal "dramma" che si sta per risolvere.
Le presentazioni non dovrebbero essere progettate come un flusso monodirezionale di informazioni da un oratore a un ascoltatore. La metafora del canale, sviluppata dagli scienziati dell'informazione per modellare il trasferimento dei dati tra macchine, è difficile da sostituire e viene comunemente adottata, anche se la comunicazione umana non funziona in questo modo. Come sottolinea Herbert Clark nel suo libro del 1996, l'uso del linguaggio è un'azione congiunta in cui due o più persone si impegnano a comprendere ciò che l'altro sta cercando di comunicare. Questo non significa che la comunicazione debba necessariamente generare consenso, ma che le persone cercano di costruire un terreno comune basato sulla comprensione reciproca di ciò che si stanno dicendo. La struttura di ogni comunicazione è quindi una conversazione, un processo che funziona perché attraverso di essa è possibile raggiungere una comprensione condivisa.
Le conversazioni sono basate su una struttura di alternanza, in cui due o più persone si scambiano contenuti e rispondono, con un mix di feedback verbali e non verbali. Questo feedback segnala se abbiamo compreso o meno ciò che viene detto (ad esempio, annuendo), oppure se siamo confusi o in disaccordo (ad esempio, mostrando incertezze o frustrazione sul volto, o chiedendo chiarimenti). La costruzione di un terreno comune richiede un’interazione continua e un impegno da parte di tutti per raccogliere il feedback necessario durante il corso della conversazione.
Anche se una presentazione non è esattamente una conversazione, può essere modellata utilizzando una metafora conversazionale, creando molte opportunità per coinvolgere gli ascoltatori. Inoltre, è fondamentale rimanere in grado di riacquistare il loro interesse, poiché la durata della loro attenzione tende a ridursi nel tempo. Ci sono diverse modalità verbali e non verbali per mantenere l'attenzione:
-
Stabilire il contatto visivo con i singoli partecipanti, come se stessimo parlando solo con quella persona.
-
Evitare di concentrarsi solo su volti amichevoli; è essenziale guadagnare la fiducia anche di coloro che sembrano distratti o addirittura ostili.
-
Mantenere una postura rilassata e il corpo rivolto verso l'interlocutore, come se si fosse in una conversazione diretta.
-
Usare il sorriso e fare gesti con il corpo, ma senza esagerare, per evitare di comunicare ansia.
-
Se possibile, chiamare gli ascoltatori per nome, cercando di ricordarlo per future interazioni.
-
Usare l'umorismo e il divertimento per spezzare la monotonia e ridurre la fatica mentale.
-
Chiedere domande o opinioni per coinvolgere direttamente il pubblico.
-
Utilizzare brevi storie, aneddoti o immagini per rinnovare l'interesse e interrompere brevemente il flusso della presentazione.
Monitorare continuamente i segnali di coinvolgimento, come il contatto visivo sostenuto, il sorriso o il prendere appunti, e testare la comprensione degli ascoltatori con domande o richieste di commenti, è un modo efficace per garantire che il pubblico resti attivamente impegnato.
Le presentazioni moderne sono sempre più supportate da tecnologie digitali e ausili visivi, e la combinazione di discorso e media digitali crea un ambiente in cui il pubblico si aspetta una sorta di intrattenimento visivo. Se pensiamo a noi stessi come a dei performer, è essenziale curare la nostra performance in tutti i suoi aspetti. Investire tempo e risorse per acquisire abilità professionali di presentazione e padroneggiare i media digitali è un passo fondamentale. La qualità dell'audio è il fattore più importante: che si tratti di una voce sicura e calorosa o di un impianto audio di alta qualità, è essenziale garantire un'esperienza uditiva piacevole per gli ascoltatori.
Oggi, l'audience si aspetta presentazioni sempre più professionali e visivamente eleganti. Gli strumenti di presentazione sono in costante evoluzione, ma la chiave è scegliere quelli che meglio si adattano alla storia che vogliamo raccontare, tenendo presente ciò che il pubblico si aspetta e ciò con cui è familiare. Non bisogna mai delegare completamente al medium. Sebbene strumenti come PowerPoint siano ampiamente utilizzati, è importante evitarne un uso meccanico e puntare a un approccio che integri gli elementi visivi senza rinunciare alla narrazione emotiva.
Come gestire e manipolare i blocchi di testo in un editor a blocchi per un contenuto ottimizzato
Quali sono le sfide e le opportunità dell'adozione degli scambiatori di calore basati sulla produzione additiva (AM)?
Come si ottengono solidi omogenei e complessi attraverso sintesi ad alta temperatura e metodi precursori?

Deutsch
Francais
Nederlands
Svenska
Norsk
Dansk
Suomi
Espanol
Italiano
Portugues
Magyar
Polski
Cestina
Русский