L'ascesa di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti non è solo il frutto di una serie di circostanze politiche, ma rappresenta anche la culminazione di una trasformazione profonda nella comunicazione politica. Il suo successo, come quello di altri politici prima di lui, è stato costruito su un uso strategico delle tecniche di marketing e delle tecnologie di comunicazione. Trump ha saputo sfruttare le nuove dinamiche della società americana, sempre più frammentata e segmentata, per creare un messaggio che risuonasse con un pubblico specifico, quello degli elettori bianchi con un livello di istruzione medio-basso, un gruppo spesso trascurato dalle politiche tradizionali.
Il marketing politico non è una novità, ma è stato con l'avvento della televisione e, più recentemente, dei social media, che ha raggiunto una potenza senza precedenti. Ogni presidente, da Theodore Roosevelt a Ronald Reagan, ha cercato di utilizzare i mezzi di comunicazione per consolidare la propria immagine e comunicare direttamente con il pubblico. Reagan, ad esempio, ha introdotto un modello completo di marketing e branding che ha trasformato la Presidenza in un'istituzione omnipresente nella vita americana. Trump ha ulteriormente evoluto questo processo, personalizzando la sua figura e la sua retorica in modo da rendere la Presidenza un "prodotto" facilmente riconoscibile e attraente per un pubblico ampio.
Questa trasformazione è stata resa possibile dall'evoluzione delle tecnologie di comunicazione. Se un tempo i politici dovevano fare affidamento su pochi canali di comunicazione e su gruppi selezionati di giornalisti, oggi è possibile raggiungere milioni di persone in tempo reale, attraverso i social media e le piattaforme digitali. Trump ha saputo sfruttare al meglio questa nuova realtà, utilizzando Twitter e altre reti per parlare direttamente agli elettori, bypassando i media tradizionali che spesso erano ostili alla sua figura. In questo modo, non solo ha costruito la sua immagine come un outsider, ma ha anche creato una connessione diretta con il suo elettorato, che si sentiva ignorato dai politici tradizionali.
L'analisi del voto negli Stati Uniti ha rivelato una crescente polarizzazione geografica, demografica e culturale. Gli elettori sono sempre più separati in base al loro stile di vita, alle loro convinzioni politiche e al loro livello di istruzione. Le divisioni che una volta esistevano tra aree rurali e urbane si sono amplificate, creando un panorama politico in cui interi stati e regioni tendono a votare per un solo partito. Questo ha creato un terreno fertile per il marketing politico, poiché i partiti hanno iniziato a concentrare le loro risorse in quelle aree dove i voti erano più facili da ottenere, segmentando il loro messaggio per adattarlo a ciascun gruppo.
Un elemento fondamentale in questo processo è stato l'uso delle ricerche di mercato e delle tecnologie di tracciamento. Grazie a queste tecniche, i partiti politici sono stati in grado di suddividere la popolazione in segmenti molto specifici, identificando i gruppi di elettori più sensibili a determinati messaggi. Trump, con il suo team di consulenti, ha saputo sfruttare queste informazioni per costruire una campagna mirata, con messaggi personalizzati per ciascun gruppo. Questo approccio non solo ha garantito un alto livello di coinvolgimento, ma ha anche permesso di creare una "bolla" in cui gli elettori si sentivano compresi e ascoltati, mentre i gruppi con opinioni diverse erano esclusi dal discorso pubblico.
Il parallelo con le teorie di Edward Bernays, considerato il padre delle relazioni pubbliche moderne, è evidente. Bernays sosteneva che le tecniche di propaganda potessero essere utilizzate non solo per costruire consapevolezza su questioni pubbliche, ma anche per influenzare e manipolare l'opinione pubblica. Trump, come Bernays, ha utilizzato il marketing per creare una narrativa che risuonasse con il popolo, facendo leva sulle emozioni, sulle paure e sui desideri degli elettori. La sua retorica, spesso provocatoria e polarizzante, è diventata un marchio, un segno distintivo che lo ha reso riconoscibile e amato da una parte della popolazione.
Tuttavia, questo processo ha avuto delle conseguenze. Se da un lato la segmentazione dell'elettorato ha permesso ai politici di comunicare in modo più efficace, dall'altro ha creato un clima di crescente isolamento tra i diversi gruppi. Le conversazioni politiche si sono sempre più concentrate all'interno di ciascun gruppo, mentre il dialogo tra gruppi diversi è diventato sempre più raro. Questo ha portato a una società in cui le differenze politiche non solo sono più evidenti, ma anche più difficili da superare.
L'analisi della politica americana, quindi, non può prescindere dal riconoscere l'importanza del marketing e delle tecnologie di comunicazione nel plasmare la realtà politica contemporanea. Il caso di Trump dimostra come un candidato, utilizzando tecniche di branding e marketing, possa non solo ottenere una vittoria elettorale, ma anche ridefinire il modo in cui la politica viene fatta e percepita. È un processo che continua a evolversi, alimentato dalla continua innovazione tecnologica e dalla crescente frammentazione della società.
In questo contesto, diventa essenziale comprendere come la comunicazione politica non sia solo una questione di messaggi, ma anche di come questi messaggi siano costruiti, targetizzati e distribuiti. La politica si è trasformata in un'attività di branding, dove ogni candidato è un prodotto da vendere e ogni elettore un consumatore da conquistare. Questa tendenza, che ha trovato una sua espressione in Trump, non è un fenomeno isolato, ma fa parte di un cambiamento più ampio che ha modellato la politica del XXI secolo.
Come Donald Trump ha costruito un marchio che ha cambiato la presidenza americana
Trump ha raccontato la storia di un'America perduta, in cui esistevano più somiglianze tra le persone, istituzioni più forti, maggiore ordine e rispetto per l'autorità. Il suo racconto si rivolgeva a porzioni specifiche degli Stati Uniti, proponendo una versione idealizzata dell'America, in cui la maggior parte della popolazione era bianca, parlava inglese, era sposata con un partner di sesso opposto, aveva figli e lavorava in lavori di medio livello o in settori operai. Questa visione emergeva chiaramente dalle sue riflessioni sui sobborghi durante la campagna elettorale del 2020, quando cercò di promuovere l'idea che la politica abitativa proposta da Joe Biden avrebbe radicalmente cambiato la vita di molte famiglie suburbane.
Trump era anche il candidato di chi non aveva vinto negli anni di Obama. Criticò le politiche economiche dell'amministrazione Obama, affermando che sarebbe stato più capace di risolvere i problemi. Man mano che il suo mandato procedeva e i democratici si spostavano verso la sinistra ideologica, Trump si posizionava come difensore dei valori americani e del libero mercato contro i socialisti e chi odiava il paese. Questo atteggiamento si manifestò in uno dei suoi tweet più controversi di metà luglio 2019, quando attaccò quattro deputati democratici, tutte donne di colore, suggerendo che se non erano contente negli Stati Uniti, avrebbero dovuto tornare nei loro paesi d'origine per risolvere i problemi lì. Questa dichiarazione scatenò una tempesta mediatica e Trump fu accusato di razzismo, ma la sua strategia era chiara: spostare l'attenzione da questioni politiche scomode e utilizzare la polemica per mobilitare la sua base elettorale.
Questi tweet, pur con un forte contenuto nazionalista, erano anche parte di una campagna mirata a creare un’immagine di "America: amala o lasciala" che richiamava le tensioni sociali degli anni '60. Trump si presentava come il difensore dell'America contro quelli che odiano il paese e Israele, come nel caso delle accuse di antisemitismo che cercava di far leva per rafforzare il suo supporto tra gli elettori ebrei. In questo modo, le sue dichiarazioni contribuivano a posizionare lui stesso come il paladino di un'America bianca, forte e tradizionale.
Nonostante la sua evidente mancanza di esperienza politica e il suo passato controverso, Trump sapeva come manipolare la narrativa pubblica e conquistare l’attenzione dei media. La sua presenza onnipresente sui social media gli consentiva di determinare il ritmo del dibattito e di influenzare le agende giornalistiche. Con il tempo, la sua figura divenne per molti simbolo di un rifiuto del cosiddetto "Establishment" e dei valori liberali degli anni successivi agli anni '60, sollevando interrogativi sul futuro dell'ordine liberale e sul concetto di diversità e multiculturalismo promosso dai democratici.
In un contesto in cui i partiti avevano cominciato a costruire le loro campagne attorno a specifiche identità razziali, culturali o di stile di vita, Trump si faceva portavoce di una visione alternativa di identità nazionale. La sua presidenza metteva in discussione l’idea di un’identità americana comune, affrontando temi come il razzismo, il nazionalismo e le divisioni sociali. La sua retorica, sebbene divisiva, trovava un eco tra molti elettori che percepivano un cambiamento drammatico nella cultura e nell'economia degli Stati Uniti.
Trump si è mostrato, dunque, come un uomo capace di sfruttare il proprio marchio per creare una connessione emotiva con un'ampia parte della popolazione americana. La sua brandizzazione della presidenza, fortemente ancorata a temi di orgoglio nazionale e identità americana, ha avuto il potere di rendere il suo nome sinonimo di una visione del mondo molto specifica, che ha influenzato e continua a influenzare il panorama politico.
Nel contesto di questa narrazione, è fondamentale comprendere che, nonostante le sue numerose critiche e controverse, Trump ha saputo instaurare una relazione con il suo pubblico attraverso il potere del branding. Un potere che va oltre la politica e che ha fatto della sua immagine, della sua retorica e dei suoi messaggi una forza trainante nelle elezioni del 2016 e 2020. La sua capacità di manipolare l'informazione, di incanalare la rabbia e la frustrazione di una parte degli americani e di trasformarla in consenso politico è stata una delle sue strategie di marketing più potenti.
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