L’interazione tra il flusso di vortici e le particelle sospese in un fluido superfluido è un aspetto fondamentale per comprendere i fenomeni dinamici che si verificano nei canali con ostacoli centrali. Quando il flusso del fluido supera un cilindro posto al centro di un canale, si verifica una separazione dei vortici positivi e negativi che diventa sempre più marcata nelle vicinanze dell'ostacolo. Questo fenomeno è alla base della formazione di grandi vortici, noti come eddies, che possono avere un impatto significativo sul comportamento delle particelle sospese nel flusso.
Nei dettagli, la dinamica dei vortici si complica quando le linee di flusso sono curve. In una situazione ideale, lontano dal cilindro, i vortici positivi e negativi sono distribuiti in modo omogeneo. Tuttavia, vicino al cilindro, l’interazione tra il flusso del fluido normale e quello superfluido provoca una separazione di questi vortici, che si accumulano in regioni distinte. Nella zona a destra del cilindro (zona A), i vortici positivi si concentrano, mentre a sinistra (zona B) si accumulano quelli negativi. Questo fenomeno di separazione viene accentuato dal movimento del fluido superfluido che, a causa della sua inerzia, trascina i vortici in direzioni opposte rispetto al fluido normale.
L’equazione di movimento dei vortici descrive questo comportamento complesso, dove la velocità del vortice auto-indotto, la velocità del componente normale del fluido e la velocità del componente superfluido sono tutte legate a un’interazione dinamica che deve essere considerata attentamente. La forza di attrito tra i vortici e le particelle sospese gioca un ruolo cruciale nella separazione dei vortici. Le particelle sospese interagiscono con i vortici attraverso forze di attrito che modificano la loro traiettoria, creando una netta distinzione tra i vortici positivi e negativi.
La separazione dei vortici nei flussi superfluidi ha effetti rilevanti anche per la formazione di strutture vorticosi di grandi dimensioni. A bassa velocità (basso numero di Reynolds), si formano vortici di piccole dimensioni, ma con l’aumento della velocità (numero di Reynolds maggiore), i vortici crescono di dimensioni e si stabilizzano in regioni ben definite intorno al cilindro. Questi vortici generano fenomeni visibili che sono cruciali per la comprensione della dinamica del flusso. La formazione degli eddies, infatti, è strettamente legata all’interazione tra il flusso del fluido normale e quello superfluido, e alla modalità con cui i vortici vengono separati e concentrati nelle vicinanze dell’ostacolo.
Un altro aspetto fondamentale da considerare riguarda il movimento delle particelle di visualizzazione, come quelle di polistirene, che vengono usate per osservare il flusso dei vortici. Queste particelle non seguono sempre fedelmente la traiettoria del fluido superfluido, ma sono soggette a forze aggiuntive dovute all’interazione con il fluido normale. Le particelle si muovono in modo differente rispetto ai vortici stessi, creando una certa discrepanza tra il movimento del fluido e quello delle particelle sospese. Questo rende necessario un adattamento nelle tecniche di visualizzazione per ottenere una rappresentazione accurata del flusso reale del fluido superfluido.
In conclusione, la separazione dei vortici non è solo un fenomeno interessante dal punto di vista teorico, ma ha implicazioni pratiche dirette sulle tecniche di visualizzazione e sulla comprensione della dinamica dei fluidi in presenza di ostacoli. La corretta interpretazione del comportamento dei vortici e delle particelle sospese permette di migliorare le simulazioni e gli esperimenti in sistemi superfluidi, con applicazioni che spaziano dalla fisica fondamentale alla progettazione di nuovi materiali e dispositivi.
Qual è la connessione tra la geometria frattale e le proprietà energetiche del groviglio di vortici?
La dimensione frattale del groviglio di vortici è un concetto fondamentale per comprendere le dinamiche energetiche e strutturali dei vortici quantizzati. La generazione con corrisponde ai vortici più grandi; questi diventano più numerosi e piccoli con l’aumento di . Ogni generazione di vortici ha una quantità caratteristica di loop, la cui dimensione si riduce man mano che si passa alle generazioni successive. Questi loop si suddividono in nuovi vortici, creando una struttura che può essere descritta tramite una dimensione frattale .
La relazione che descrive questa dimensione frattale è data dalla formula:
dove rappresenta il numero di loop della generazione , mentre è la lunghezza di ciascun loop. La dimensione frattale del groviglio di vortici, descritta da questa formula, si lega alla variazione dell'energia per unità di lunghezza a diverse scale di lunghezza.
Si assume che l’energia per unità di lunghezza per ciascun loop della generazione segua una legge di scala del tipo:
dove è un esponente di scala. Se , la contribuzione all’energia per unità di lunghezza diminuisce per scale di lunghezza più piccole, mentre se , il contrario accade. Questo comportamento dipende dalla natura della connessione tra le singole linee di vortice e dalla loro interazione non lineare.
Nel limite a bassa temperatura, quando il componente normale è assente e non ci sono dissipazioni dovute a frizione o radiazione sonora, l'assunzione principale del modello è che l'energia in ciascuna generazione di loop rimanga invariata durante i processi di rottura e riconnessione. Questo porta all'idea che l'energia totale di ciascun groviglio, indicata con , resti costante attraverso le generazioni.
Imponendo che , otteniamo la relazione che collega il numero di vortici della generazione e la loro energia:
In questa relazione, rappresenta la lunghezza totale del groviglio, che può variare a seconda della generazione. L’idea fisica sottostante è che le parti vicine delle linee di vortice possano interferire tra loro, portando a una relazione non lineare tra l'energia e la lunghezza. Questo porta alla conclusione che la dimensione frattale del groviglio è direttamente collegata all’esponente , che caratterizza l’energia per unità di lunghezza.
Se il valore di , la contribuzione dell'energia per unità di lunghezza diminuisce con la diminuzione delle lunghezze (cioè per scale più piccole). Al contrario, se , la distribuzione energetica si concentra maggiormente nelle lunghezze più piccole. La situazione , invece, è fisicamente inaccettabile, poiché implicherebbe che le linee di vortice si rompono in strutture simili alla polvere di Cantor, il che violerebbe la condizione che la vorticità sia solenoide, ossia che ogni vortice sia una curva chiusa o termini su un bordo, che in questo caso non esiste.
Un altro modello semplificato per descrivere la geometria del groviglio di vortici è il modello del cammino casuale, che assume che ogni loop vorticoso sia composto da molte arcate collegate tra loro in modo casuale ma continuo. In questo scenario, ogni loop ha una struttura di cammino casuale, in cui ogni arco è indipendente dagli altri, ma correlato alle riconnessioni precedenti.
Nel modello del cammino casuale, i vortici si suddividono in nuove generazioni, ognuna caratterizzata da un numero crescente di archi. Ogni arco della generazione ha una lunghezza , e la lunghezza totale di ciascun loop di generazione è data dalla formula:
In questo modello, si assume che l’energia di ciascun loop rimanga invariata durante i processi di rottura e riconnessione, e che la distribuzione dell'energia per unità di lunghezza dipenda dalla dimensione geometrica del loop.
La relazione tra la dimensione frattale e la distribuzione energetica per unità di lunghezza viene espressa nel modello del cammino casuale dalla formula:
dove è un parametro che dipende dalle caratteristiche dinamiche del modello. Per valori di , la dimensione frattale è numericamente compresa tra 1.35 e 1.75, a seconda delle condizioni di temperatura e delle equazioni utilizzate. È interessante notare che la dimensione frattale è legata alle proprietà dinamiche del groviglio, e potrebbe essere possibile esplorare ulteriormente questa connessione attraverso equazioni evolutive che descrivano l’evoluzione della lunghezza totale dei vortici nel tempo.

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