Nel contesto dell'analisi matematica, uno degli aspetti chiave riguarda lo studio della convergenza di sequenze e funzioni. Le definizioni di limite e di comportamento asintotico sono fondamentali per comprendere come una sequenza o una funzione si comportano quando la variabile indipendente tende a un determinato valore, che può essere finito o infinito.

Una sequenza definita da una relazione ricorrente come a0=x0a_0 = x_0, an+1=an1+ana_{n+1} = \frac{a_n}{1 + a_n} è ben definita se tutti i suoi termini sono positivi. Infatti, con una semplice induzione si può verificare che ogni termine della sequenza è positivo, il che implica che non vi è alcun rischio che il denominatore si annulli. Poiché la sequenza è strettamente decrescente e limitata inferiormente da zero, essa converge ad un limite, che deve soddisfare l'equazione L=L1+LL = \frac{L}{1 + L}. Risolvendo questa equazione, si ottiene che L=0L = 0. Questo esempio dimostra che, anche se il valore iniziale x0x_0 è arbitrario, il limite della sequenza è sempre lo stesso, indipendentemente da x0x_0, a condizione che esso sia maggiore di zero.

Quando si tratta di funzioni, la nozione di limite è altrettanto importante. Un punto x0x_0 è definito come punto di accumulazione di un insieme IRI \subset \mathbb{R} se ogni intorno di x0x_0 contiene almeno un elemento di II diverso da x0x_0 stesso. Ad esempio, se I=(0,1]I = (0,1], sia 0 che 1 sono punti di accumulazione, anche se 1 appartiene ad II e 0 no. In questo caso, i punti interni di (0,1](0,1] sono anch'essi punti di accumulazione. Un concetto correlato è quello di punto isolato, che è un punto di un insieme II che non è un punto di accumulazione. In altre parole, esiste un intorno di x0x_0 che non contiene altri punti di II.

La definizione di limite di una funzione in un punto x0x_0 stabilisce che una funzione f(x)f(x), con dominio II, ha un limite LL quando xx0x \to x_0 se per ogni ϵ>0\epsilon > 0 esiste un δ>0\delta > 0 tale che se 0<xx0<δ0 < |x - x_0| < \delta, allora f(x)L<ϵ|f(x) - L| < \epsilon. Questo tipo di convergenza implica che la funzione si avvicina al valore LL man mano che xx si avvicina a x0x_0.

Un altro concetto utile è il limite di una funzione in ++\infty o -\infty. Una funzione f(x)f(x) ha un limite LL quando x+x \to +\infty se per ogni ϵ>0\epsilon > 0 esiste un KK tale che per ogni x>Kx > K, f(x)L<ϵ|f(x) - L| < \epsilon. Analogamente, se xx \to -\infty, il comportamento asintotico della funzione è descritto in termini simili, ma con xx che tende a valori negativi. La definizione si estende anche ai limiti che tendono a ++\infty o -\infty, il che implica che la funzione cresce senza limiti positivi o negativi.

Tuttavia, non sempre una funzione o una sequenza ha un limite finito. In alcuni casi, il limite può essere infinito, o la funzione può divergere. Ad esempio, se una funzione f(x)f(x) tende a ++\infty quando xx0x \to x_0, significa che per ogni M>0M > 0, esiste un δ>0\delta > 0 tale che se 0<xx0<δ0 < |x - x_0| < \delta, allora f(x)>Mf(x) > M. Analogamente, se la funzione tende a -\infty, si definisce in maniera analoga con f(x)<Mf(x) < M. Questa divergenza, che può essere espressa anche come limxx0f(x)=±\lim_{x \to x_0} f(x) = \pm \infty, descrive situazioni in cui la funzione cresce indefinitamente verso uno degli estremi.

Nel contesto delle sequenze, la definizione di limite è strettamente legata alla monotonicità e alla limitatezza. Se una sequenza è monotona e limitata, essa è destinata a convergere. La monotonicità implica che i termini della sequenza siano rispettivamente crescenti o decrescenti, mentre la limitatezza garantisce che la sequenza non cresca o diminuisca indefinitamente, ma sia "bloccata" da un valore superiore o inferiore. Se una sequenza è monotona e limitata, la convergenza è inevitabile e il limite è unico.

Un altro aspetto interessante riguarda le sequenze definite da ricorrenze. Ad esempio, se una sequenza è definita come a1=1a_1 = 1 e an+1=sin(an)a_{n+1} = \sin(a_n), il comportamento della sequenza dipende fortemente dal comportamento asintotico della funzione seno. In questo caso, la sequenza converge a zero, in quanto la funzione seno ha come limite zero quando il suo argomento si avvicina a zero. L'importante è che la funzione coinvolta nella ricorrenza non causi oscillazioni che impediscano la convergenza.

In sintesi, la convergenza di una sequenza o di una funzione è un concetto essenziale per comprendere come questi oggetti si comportano all'infinito o in prossimità di un punto specifico. La conoscenza di queste definizioni e dei relativi teoremi permette di analizzare in modo rigoroso il comportamento di funzioni e sequenze in molti contesti matematici, e risulta indispensabile per lo studio dell'analisi matematica.

Come calcolare i limiti delle funzioni e comprendere il loro comportamento

Il concetto di limite è una delle fondamenta dell'analisi matematica e viene utilizzato per descrivere il comportamento di una funzione quando il suo argomento si avvicina a un punto specifico. In questa trattazione, ci concentreremo su alcune situazioni comuni che coinvolgono limiti di funzioni in vari contesti, analizzando sia i limiti finiti che quelli infinitesimi, e mostrando come il comportamento di una funzione possa essere determinato utilizzando i concetti di ordine e divergenza.

Consideriamo la funzione definita come f(x)=xxf(x) = \sqrt{x} - x per x>0x > 0 e f(x)=0f(x) = 0 per x=0x = 0. L'obiettivo è calcolare il limite della funzione quando xx tende all'infinito, ovvero limx+f(x)\lim_{x \to +\infty} f(x). Per farlo, dobbiamo applicare la definizione di limite e risolvere le disuguaglianze che ne derivano. Se prendiamo ϵ>0\epsilon > 0 e cerchiamo un KK tale che, per x>Kx > K, si abbia 1ϵ<f(x)<1+ϵ1 - \epsilon < f(x) < 1 + \epsilon, possiamo risolvere questo sistema per determinare che f(x)f(x) si avvicina a 1 man mano che xx cresce, come richiesto dalla definizione di limite.