Il metodo di averaging stocastico è uno strumento fondamentale per la semplificazione e l'analisi dei sistemi dinamici non lineari soggetti a eccitazioni stocastiche. È particolarmente utile quando si tratta di processi stocastici con rumore bianco gaussiano, in cui le soluzioni esatte possono essere difficili da ottenere. Tuttavia, è importante comprendere come il metodo può essere applicato in modo efficace a diversi tipi di sistemi, considerando le varie scale temporali e i modelli matematici associati.

Il rumore bianco gaussiano è una idealizzazione matematica che presenta una correlazione nulla e una funzione di autocorrelazione che può essere rappresentata come una delta di Dirac. Nella pratica, però, i processi stocastici reali non soddisfano esattamente queste condizioni. Di conseguenza, il metodo di averaging stocastico è stato sviluppato per approssimare questi processi non bianchi attraverso l'uso del rumore bianco, sotto specifiche condizioni. L'idea principale è quella di ridurre la complessità del sistema analizzando separatamente i processi di risposta che evolvono su scale temporali rapide e lente.

Un altro vantaggio del metodo di averaging stocastico è la possibilità di ridurre la dimensione del sistema, concentrandosi sui processi di risposta a bassa frequenza. Quando si analizza un sistema dinamico, le risposte veloci tendono ad annullarsi nel tempo, lasciando solo quelle lente. Per fare questo, si può ricorrere all'averaging nel dominio del tempo, sebbene questa operazione possa risultare complessa quando il sistema mostra un comportamento stocastico complesso. Un approccio pratico consiste nel sostituire l'averaging nel tempo con un averaging nello spazio, utilizzando l'ergodicità dei processi di risposta su determinati varietà.

Il metodo è stato applicato con successo a una varietà di sistemi dinamici, tra cui i sistemi a grado di libertà singolo (SDOF) con forze restauratrici lineari e non lineari. Il capitolo esplora dettagliatamente due diversi schemi di averaging stocastico, che utilizzano rispettivamente l'inviluppo dell'ampiezza e l'inviluppo dell'energia. Nel caso in cui le eccitazioni siano rumori bianchi gaussiani, l'operazione di averaging temporale è relativamente semplice. Tuttavia, per eccitazioni a banda larga, il trattamento diventa più complesso e sono necessari metodi aggiuntivi per trattare questi rumori, come descritto nelle sezioni successive.

Il metodo di averaging stocastico è basato su una teoria matematica sviluppata per i processi di Markov e le equazioni differenziali stocastiche. Se si considera un sistema descritto da una equazione differenziale stocastica come quella riportata nell'equazione (4.1), in cui le eccitazioni sono processi stocastici a banda larga, si può affermare che il sistema risponde come un processo di Markov. La soluzione approssimata di questo processo è data da un sistema di equazioni differenziali di Itô, come mostrato nell'equazione (4.2). In questo contesto, la matrice di deriva e la matrice di diffusione sono calcolate utilizzando l'averaging di ensemble e il trattamento delle funzioni di correlazione.

Un altro aspetto importante è l'introduzione di un parametro piccolo ε, che rappresenta la relazione tra i due termini nella parte destra dell'equazione differenziale. Questo parametro indica che il sistema è costituito da processi lenti, e la risposta dipende da un'approssimazione che considera solo i contributi di ordine ε e ε1/2. La validità di questa approssimazione dipende dalla natura delle eccitazioni e dalla regolarità delle funzioni coinvolte.

Un ulteriore passo importante nel trattamento stocastico di questi sistemi è la definizione di un tempo di correlazione per le eccitazioni, che consente di misurare la "memoria" del sistema rispetto al passato. Questo parametro è fondamentale per determinare la banda spettrale delle eccitazioni e per capire meglio il comportamento del sistema in risposta a differenti tipologie di eccitazioni stocastiche.

Il metodo di averaging stocastico può essere applicato non solo a sistemi con eccitazioni gaussiane, ma anche a sistemi soggetti a eccitazioni armoniche, rumori bianchi di Poisson e rumori gaussiani frazionari. Questi tipi di eccitazioni presentano sfide aggiuntive, ma l'approccio di averaging stocastico rimane uno strumento valido anche in questi casi, sebbene le tecniche di implementazione possano differire.

Oltre alla teoria di base e alle applicazioni standard, il metodo di averaging stocastico si adatta anche a sistemi viscoelastici e a quelli con potenziale a doppio benna. Questi tipi di sistemi, per la loro complessità e comportamento non lineare, richiedono una trattazione speciale, che è stata discussa in dettaglio nelle sezioni avanzate del capitolo. La flessibilità del metodo di averaging stocastico lo rende uno strumento prezioso per l'analisi e la semplificazione di sistemi dinamici complessi.

Il lettore deve comprendere che il successo del metodo dipende in larga misura dalla corretta identificazione delle condizioni che permettono l'uso dell'averaging stocastico. È fondamentale che il sistema abbia eccitazioni che possano essere approssimate come rumore bianco e che le risposte siano lente e stabili. Inoltre, l'analisi della correlazione e la gestione dei rumori a banda larga sono aspetti cruciali per garantire l'accuratezza del metodo e la sua applicabilità in contesti pratici.

Come applicare le equazioni differenziali Itô a sistemi non lineari sotto eccitazioni di rumore bianco gaussiano

Le equazioni differenziali di primo ordine possono descrivere il comportamento dinamico di sistemi fisici complessi, in cui una variabile dipende dalla sua derivata temporale. Consideriamo il sistema descritto dalle equazioni:

X˙1=X2,X˙2=ω02X1αX2βX12X2γX23+X1Wg1(t)+X2Wg2(t)+Wg3(t)\dot{X}_1 = X_2, \quad \dot{X}_2 = -\omega_0^2 X_1 - \alpha X_2 - \beta X_1^2 X_2 - \gamma X_2^3 + X_1 W_{g1}(t) + X_2 W_{g2}(t) + W_{g3}(t)

Le variabili X1X_1 e X2X_2 rappresentano, rispettivamente, la posizione e la velocità di un sistema, mentre Wg1(t)W_{g1}(t), Wg2(t)W_{g2}(t) e Wg3(t)W_{g3}(t) sono processi stocastici che modellano le eccitazioni esterne del sistema. La presenza del rumore bianco gaussiano nelle equazioni implica che il sistema sia soggetto a perturbazioni casuali, una condizione che è frequentemente osservata nei sistemi reali.

Per applicare il metodo di media stocastica e ottenere un modello più semplice del sistema, possiamo trasformare queste equazioni in equazioni differenziali di Itô. Questo approccio semplifica l'analisi e permette di studiare il comportamento a lungo termine del sistema stocastico. Le equazioni differenziali di Itô per il nostro sistema risultano essere:

dX1=X2dt,dX2=[ω02X1αX2βX12X2γX23+πK22X2]dt+2π[K11X12+K22X22+12K33]dB(t)dX_1 = X_2 dt, \quad dX_2 = \left[ -\omega_0^2 X_1 - \alpha X_2 - \beta X_1^2 X_2 - \gamma X_2^3 + \pi K_{22} X_2 \right] dt + \sqrt{2\pi} \left[ K_{11} X_1^2 + K_{22} X_2^2 + \frac{1}{2} K_{33} \right] dB(t)

Le equazioni (4.94) e (4.95) sono espressioni in termini di processi di Wiener B(t)B(t), che rappresentano il rumore bianco. Il termine K11,K22,K33K_{11}, K_{22}, K_{33} sono costanti legate alla dinamica del sistema e alla sua risposta al rumore esterno.

Attraverso l'applicazione della media stocastica, possiamo derivare un'equazione Itô per l'ampiezza A(t)A(t), dove:

dA=m(A)dt+σ(A)dB(t)dA = m(A) dt + \sigma(A) dB(t)

Qui, m(A)m(A) e σ(A)\sigma(A) sono i coefficienti di deriva e diffusione, che vengono calcolati utilizzando i parametri del sistema. Questi coefficienti descrivono come l'ampiezza evolve nel tempo sotto l'influenza delle forze interne ed esterne.

L'analisi della funzione di distribuzione di probabilità stazionaria p(A)p(A) per l'ampiezza A(t)A(t) è cruciale per comprendere la distribuzione dei possibili comportamenti del sistema a lungo termine. Utilizzando la teoria della media stocastica, la funzione di densità di probabilità (PDF) stazionaria può essere calcolata come segue:

p(A)=Cexp(12m(A)σ2(A))p(A) = C \exp \left(-\frac{1}{2} \frac{m(A)}{\sigma^2(A)} \right)

Questa PDF fornisce una rappresentazione statistica della probabilità di trovare il sistema in uno stato di ampiezza AA a lungo termine. È interessante notare che, in presenza di eccitazioni esterne, la PDF stazionaria non è triviale, mentre in assenza di eccitazioni, la damping lineare gioca un ruolo cruciale nel comportamento vicino ai limiti di zero.

Un aspetto importante da considerare è l'influenza del termine non lineare nel comportamento del sistema. La forza di restauro non lineare può influire significativamente sul ritorno del sistema quando la risposta è molto grande, impedendo che l'ampiezza cresca indefinitamente. Allo stesso tempo, l'esistenza di un eccitamento esterno può spingere il sistema lontano dal limite inferiore, creando una PDF stazionaria non triviale.

Per il lettore, è fondamentale capire che l'analisi stocastica non si limita alla risoluzione delle equazioni differenziali. La determinazione dei coefficienti di drift e diffusione richiede una comprensione profonda delle interazioni tra la forza di restauro del sistema e l'eccezione di rumore esterno. Inoltre, l'approccio stocastico non è sempre applicabile in modo diretto a sistemi con forze di restauro non lineari complesse. In questi casi, metodi più sofisticati, come la correzione di Wong-Zakai, possono essere necessari per ottenere una descrizione accurata del sistema. Questo aspetto è cruciale per applicazioni pratiche, dove le forze di restauro non lineari sono comuni.

In sintesi, l'analisi dei sistemi non lineari sotto eccitazioni stocastiche, come il rumore bianco gaussiano, richiede l'uso di tecniche avanzate di media stocastica per ridurre il sistema a un modello gestibile. Tuttavia, la scelta del modello dipende dalle caratteristiche specifiche del sistema e dalle sue forze di restauro. Il comportamento stazionario, la stabilità e le risposte ai perturbamenti esterni sono tutti influenzati da questi fattori e devono essere presi in considerazione nella modellizzazione e nella simulazione dei sistemi reali.

Come Calcolare le PDF Stazionarie e i Valori di Media Quadratica in Sistemi Hamiltoniani Quasi-Integrabili con eccitazioni stocastiche

Nel contesto dei sistemi Hamiltoniani stocastici quasi-integrabili, l'analisi della distribuzione di probabilità stazionaria (PDF) e dei valori di media quadratica è fondamentale per comprendere il comportamento statistico a lungo termine del sistema. In particolare, consideriamo il sistema descritto dall'equazione (7.11), il quale può essere analizzato utilizzando i metodi di media stocastica per ottenere le distribuzioni di probabilità marginali e le attese dei quadrati delle variabili originali. Il calcolo della PDF marginale stazionaria p(h) e dei valori di media quadratica come E[Q²] ed E[P²] può essere effettuato come segue:

Partendo dall'espressione della PDF congiunta p(q1, q2, p1, p2), possiamo ottenere la PDF marginale p(h) applicando una media temporale e integrando sulle variabili momentanee. La funzione di densità di probabilità stazionaria p(h) si presenta come:

p(h)=1Tp(q1,q2)dp1dp2p(h) = \frac{1}{T} \int_{ -\infty}^{\infty} \int_{ -\infty}^{\infty} p(q1, q2) \, dp1 \, dp2

Per calcolare i valori di media quadratica, bisogna integrare sui quadrati delle variabili di posizione e momento:

E[Q12]=q12p(q1,q2)dq1dq2E[Q1^2] = \int_{ -\infty}^{\infty} \int_{ -\infty}^{\infty} q1^2 p(q1, q2) \, dq1 \, dq2
E[Q22]=q22p(q1,q2)dq1dq2E[Q2^2] = \int_{ -\infty}^{\infty} \int_{ -\infty}^{\infty} q2^2 p(q1, q2) \, dq1 \, dq2

Queste espressioni permettono di ottenere informazioni importanti sulla distribuzione di probabilità del sistema e sul comportamento medio delle grandezze fisiche di interesse. Un aspetto fondamentale è che, come mostrato dalle simulazioni, la PDF stazionaria p(h) derivata dall'equazione stocastica media (7.15) è praticamente identica a quella ottenuta dal sistema originale (7.11). Tuttavia, la simulazione del sistema medio risulta significativamente più rapida, con un tempo di calcolo ridotto rispetto al sistema originale.

In seguito, è possibile esaminare il caso dei sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili, dove il sistema è non risonante e integrabile. In questa situazione, gli integrali primi del sistema sono indipendenti e in involuzione, e le equazioni stocastiche frazionarie che governano questi integrali si derivano come mostrato nell'equazione (7.18). Questo approccio consente di semplificare la dinamica del sistema, riducendo la complessità computazionale e permettendo di ottenere le PDF stazionarie attraverso simulazioni Monte Carlo.

Per un sistema integrabile non risonante, come descritto nell'equazione (7.19), le variabili di azione angolo, che sono correlate agli integrali primi, possono essere utilizzate per derivare le equazioni stocastiche frazionarie che governano il sistema. Queste equazioni, attraverso il principio di media stocastica, consentono di ottenere una descrizione accurata del comportamento del sistema su lunghi periodi di tempo, portando alla determinazione della PDF stazionaria approssimativa per il sistema originale (7.26).

Infine, un esempio pratico di sistema Hamiltoniano quasi-integrabile con eccitazioni stocastiche fBm è fornito dall'esempio 7.2. In questo caso, due oscillatori lineari accoppiati sono soggetti a smorzamenti lineari e non lineari e a forzamenti stocastici, descritti dalle equazioni (7.27). L'analisi di questo sistema evidenzia l'importanza di una trattazione dettagliata delle equazioni di movimento in termini di variabili di azione-angolo e della conseguente riduzione della complessità mediante metodi di media stocastica.

Oltre agli aspetti tecnici relativi al calcolo delle distribuzioni di probabilità e dei valori attesi, è cruciale per il lettore comprendere l'efficacia dei metodi di media stocastica e delle simulazioni Monte Carlo in contesti dove la velocità di calcolo è un fattore limitante. Questi strumenti permettono di ottenere risultati numerici accurati in tempi relativamente brevi, rendendo possibile l'analisi di sistemi complessi che sarebbero altrimenti difficili da trattare con approcci tradizionali.

Come Simulare Sistemi Hamiltoniani Quasi-Integrabili con Metodi di Averaging Stocastico

I sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili rappresentano una classe di sistemi dinamici che, sebbene non completamente integrabili, mostrano comportamenti che possono essere analizzati mediante tecniche di averaging stocastico. Tali metodi consentono di ottenere una descrizione approssimativa dei sistemi complessi, riducendo significativamente i tempi di calcolo necessari per simulazioni numeriche.

Il sistema descritto in questo capitolo è un sistema Hamiltoniano non-resonante, che presenta due variabili angolari che interagiscono in modo complesso. La caratteristica principale di questi sistemi è la presenza di processi stocastici che descrivono l'evoluzione del sistema in un intervallo di tempo continuo. Il metodo di averaging stocastico si applica a sistemi con molte variabili di stato, riducendo la complessità a un insieme di equazioni che descrivono l'andamento delle variabili di stato mediate.

Nel caso specifico del sistema (7.70), che è un sistema Hamiltoniano quasi-integrabile, le equazioni del moto vengono riscritte in termini di equazioni differenziali stocastiche (SDE) mediate. Le equazioni differenziali stocastiche per le variabili di stato del sistema (7.74) sono scritte come segue:

dI1=m1(I1,H2)dt+σ11(I1,H2)dBH1(t)dI_1 = m_1(I_1, H_2) dt + \sigma_{11}(I_1, H_2) dB_{H_1}(t)
dH2=m2(I1,H2)dt+σ22(I1,H2)dBH2(t)dH_2 = m_2(I_1, H_2) dt + \sigma_{22}(I_1, H_2) dB_{H_2}(t)

Le variabili I1I_1 e H2H_2 sono legate agli angoli e alle posizioni del sistema, mentre i termini m1m_1 e m2m_2 rappresentano le funzioni di drift, che descrivono l'andamento deterministico del sistema. I termini σ11\sigma_{11} e σ22\sigma_{22} rappresentano le funzioni di diffusione, che governano la componente stocastica del sistema. Le variabili BH1(t)B_{H_1}(t) e BH2(t)B_{H_2}(t) sono i processi di Wiener, che modellano il rumore stocastico nel sistema.

L'utilizzo dell'averaging stocastico permette di ridurre il numero di simulazioni necessarie per descrivere accuratamente il comportamento del sistema. La simulazione numerica dell'equazione media (7.74) richiede significativamente meno tempo rispetto alla simulazione del sistema originale (7.70). In particolare, per 10.000 campioni, la simulazione del sistema medio richiede solo 23 secondi, mentre quella del sistema originale richiede circa 62 secondi. Questo notevole risparmio di tempo rende l'approccio basato sull'averaging stocastico particolarmente utile per la previsione delle risposte di sistemi complessi.

Un altro aspetto rilevante è la simulazione della distribuzione di probabilità stazionaria del sistema. La funzione di densità di probabilità stazionaria (PDF) p(I1,H2)p(I_1, H_2) può essere ottenuta tramite simulazioni Monte Carlo. I risultati numerici mostrano che la distribuzione di probabilità ottenuta per il sistema medio coincide molto bene con quella ottenuta dal sistema originale. Le simulazioni della PDF p(q1,q2)p(q_1, q_2), p(q1,q3)p(q_1, q_3), e dei valori medi come E[Q12]E[Q_1^2], E[Q22]E[Q_2^2], e E[Q32]E[Q_3^2] confermano la validità dell'approccio di averaging stocastico.

Tuttavia, è importante notare che, sebbene il metodo di averaging riduca il tempo di simulazione, esso introduce anche un errore di approssimazione. Questo errore dipende dalle caratteristiche del sistema e dal grado di integrabilità del sistema stesso. Quando il sistema è parzialmente integrabile o presenta risonanze interne, il metodo di averaging stocastico deve essere utilizzato con attenzione, poiché l'approssimazione potrebbe non catturare completamente i fenomeni di risonanza.

Nel caso di sistemi parzialmente integrabili e risonanti, come descritto dall'equazione (7.78), le relazioni di risonanza debbono essere tenute in considerazione per evitare approssimazioni errate. In particolare, la risonanza può influenzare la dinamica del sistema, portando a fenomeni non lineari che devono essere trattati separatamente rispetto agli altri termini del sistema.

L'analisi dei sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili richiede anche una comprensione profonda del comportamento delle soluzioni stazionarie. In molti casi, la funzione di densità di probabilità stazionaria può essere ottenuta integrando le soluzioni analitiche o numeriche del sistema. Questa procedura permette di ottenere statistiche che descrivono il comportamento a lungo termine del sistema, come i valori medi delle variabili di stato.

Il metodo di averaging stocastico offre una strada efficace per l'analisi dei sistemi Hamiltoniani complessi, consentendo la simulazione di scenari reali in tempi ridotti. Tuttavia, la precisione delle previsioni dipende dalla corretta applicazione delle tecniche di averaging e dalla comprensione approfondita delle caratteristiche del sistema in esame.