South Devon, con i suoi paesaggi pittoreschi e villaggi che sembrano essere congelati nel tempo, è una destinazione che cattura l'immaginazione di chiunque la visiti. La zona offre un'incredibile varietà di attrazioni, dal fascino delle cittadine storiche alla bellezza naturale che permea la campagna e la costa. Un esempio perfetto di questo incontro tra storia e natura è rappresentato dalle cittadine che costellano la regione, ognuna con una propria identità e un legame forte con il passato.

Totnes, con il suo castello normanno e la chiesa del XIV secolo, è un punto di partenza ideale per esplorare la zona. La cittadina, pur essendo un crocevia di culture e stili di vita, conserva ancora un carattere tipicamente elisabettiano. Le sue stradine acciottolate, i negozi artigianali e i caffè dove fermarsi per un tè fanno da cornice a un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Un’ulteriore testimonianza di questo passato storico si trova nel villaggio di Dartmouth, raggiungibile da Totnes attraverso una tranquilla crociera sul fiume Dart. Qui, il ricordo dell’era elisabettiana è ancora vivo nei suoi edifici e nel porto, dove una volta salpavano le navi dirette per il Nuovo Mondo.

Proseguendo verso sud, si giunge alle South Hams, un’area caratterizzata da villaggi tranquilli e paesaggi mozzafiato. Le colline morbide e i panorami aperti sono un invito a rilassarsi e godere di una pace che sembra rara nel mondo frenetico di oggi. Se non si è diretti verso una destinazione finale come Kingsbridge o Salcombe, è facile rimanere rapiti dalla bellezza di questi angoli nascosti.

Nel cuore di questa regione si trova un’area che merita una visita: il parco tematico Crealy, che offre divertimento per tutta la famiglia con le sue montagne russe e attrazioni acquatiche come il Wave Log Flume. Sebbene il parco abbia un’atmosfera più moderna, la vicinanza con la natura e il paesaggio circostante lo rendono un punto di contrasto interessante rispetto alla tranquillità delle cittadine vicine.

Proseguendo verso il mare, la costa di Devon rivela villaggi di pescatori come Beer, che non solo offre la possibilità di degustare frutti di mare freschi, ma è anche famosa per le sue cave di calcare, utilizzate fin dai tempi dei Romani per la costruzione di monumenti iconici come la cattedrale di St. Paul a Londra. Non lontano da lì, Sidmouth, un elegante centro balneare, offre una splendida passeggiata sul lungomare e spiagge di ciottoli dove rilassarsi lontano dal trambusto delle zone più turistiche.

Ma la storia di South Devon non è solo quella dei villaggi e delle cittadine: è anche un racconto di scoperte scientifiche e invenzioni. A Overbeck’s Museum, vicino a Salcombe, i visitatori possono esplorare la collezione dedicata a Otto Overbeck, un inventore e scienziato che contribuì allo sviluppo della scienza del XIX secolo. La villa stessa, un esempio di architettura del XIX secolo, è situata in un giardino lussureggiante che offre uno spettacolo naturale altrettanto affascinante.

Salcombe, il porto meridionale più a sud della regione, è uno dei luoghi più ambiti per gli appassionati di vela, e la sua bellezza naturale non è meno straordinaria. Il porto, con le sue barche a vela che solcano l’acqua, e le case con i giardini fioriti, è un luogo che evoca il fascino della vita marittima, pur mantenendo il suo carattere rilassato e amichevole. La vista panoramica dal porto verso le colline circostanti è un’esperienza che lascia senza fiato.

Molti di questi luoghi, nonostante la loro bellezza e importanza storica, conservano un aspetto di tranquillità che permette di immergersi completamente nella cultura locale. Non bisogna dimenticare che l’esperienza di South Devon non è solo una questione di turismo, ma anche di scoperta del proprio ritmo di vita, più lento e a misura d’uomo.

Importante è anche ricordare che, al di là delle bellezze paesaggistiche e storiche, South Devon è un territorio che mantiene una forte connessione con la natura. I suoi parchi naturali, le riserve marine e la sua fauna, tra cui la rara batte maggiore, sono testimonianze del valore ecologico di questa regione. Prendersi il tempo di esplorare questi spazi naturali non è solo un piacere per gli occhi, ma anche una necessità per chi desidera comprendere a fondo il legame tra il paesaggio e le tradizioni che lo abitano.

Come viaggiare nel sud-ovest dell'Inghilterra: Mezzi di trasporto, percorsi e opportunità

Nel sud-ovest dell'Inghilterra, la bellezza naturale di Cornwall e Devon è accompagnata da una rete di trasporti che, pur non sempre efficiente, offre diverse opzioni per i viaggiatori. Le connessioni tra le principali città e i luoghi più remoti, purtroppo, non sempre rispecchiano le esigenze di chi ha poco tempo a disposizione. Tuttavia, c'è una vasta scelta di mezzi di trasporto per esplorare la regione, dalle tradizionali linee ferroviarie alle più recenti soluzioni via bus e traghetti.

Se si cerca un viaggio rapido e senza problemi, prendere un treno è sicuramente una delle opzioni migliori. Il servizio ferroviario Night Riviera (tra Londra e Cornwall), che collega Exeter a St. Ives, è tra i più apprezzati dai viaggiatori che desiderano scoprire la costa. Al contrario, alcune tratte minori possono risultare meno frequenti, ma sempre sceniche e suggestive. Le linee di autobus, gestite principalmente da First Kernow, collegano i principali aeroporti come quello di Newquay con le destinazioni più popolari, come St. Mary's, nella Scilly Isles, o le città costiere come Padstow e Mevagissey.

Il trasporto marittimo ha un'importanza fondamentale in Cornovaglia, dove la Brittany Ferries collega il sud-ovest della Gran Bretagna con la Francia e la Spagna, e il servizio Skybus offre voli giornalieri per le Isole Scilly. Anche i traghetti tra Fowey e Bodinnick, e tra Mevagissey e la vicina isola di Lundy, sono un ottimo modo per esplorare la regione da un'altra prospettiva. Per chi ama passeggiare, il South West Coast Path offre una via spettacolare che corre lungo tutta la costa, rendendo ogni tratto una scoperta.

Un'altra caratteristica peculiare della regione è il fatto che molte delle strade minori, soprattutto nei punti più remoti, non appaiono facilmente sulle mappe stradali. In questi casi, è consigliabile munirsi di una mappa OS 1:25.000, che offre una visione molto dettagliata del territorio. Allo stesso modo, i traghetti che attraversano il fiume Tamar e i servizi di navetta tra St. Erth e Land’s End, potrebbero sembrare minori, ma sono fondamentali per percorrere le zone più isolate. A tal proposito, è bene sapere che se si intende viaggiare in modo più economico, acquistare biglietti in anticipo per treni e autobus è una buona strategia per risparmiare.

Per chi cerca un’alternativa all’auto, gli autobus locali possono essere un buon modo per esplorare la regione, sebbene il loro passaggio non sia sempre garantito e la frequenza vari notevolmente. In particolare, i collegamenti da Exeter a Paignton, e da Barnstaple a Newquay, sono tra i più frequenti, mentre in Cornwall è utile consultare il sito del consiglio della contea per avere informazioni precise sui vari operatori locali. Nonostante l'efficienza non sia sempre impeccabile, la rete di autobus, che serve anche le zone più rurali, è comunque fondamentale per i viaggiatori più pazienti.

Quando si parla di guida, la regione offre una vasta scelta di strade panoramiche, ma va tenuto conto che le strade strette e i numerosi rondò possono essere difficili da navigare, specialmente per chi non è abituato a guidare nel Regno Unito. Inoltre, la misurazione delle distanze in miglia può creare qualche difficoltà, ma per i viaggiatori più esperti, guidare tra la splendida campagna di Cornwall e le coste di Devon può essere un'esperienza unica. L'accesso alle principali città, come Exeter e Plymouth, risulta semplificato dalla presenza di grandi strade e autostrade, ma per chi visita le zone più remote, l’auto rimane spesso il mezzo di trasporto più comodo.

La regione è anche molto ben servita da compagnie aeree come Flybe, che offre voli da Exeter a Newquay e verso le isole Scilly. Tuttavia, a causa della sua posizione remota, gli aeroporti di Cornwall, come l’Aeroporto di Newquay e Land’s End, non sono sempre ben collegati con altre città del Regno Unito, e potrebbero essere necessari traghetti o autobus per raggiungere altre destinazioni. I viaggiatori internazionali, che giungono a Londra o nelle altre principali città, troveranno numerose opzioni per raggiungere facilmente la regione attraverso voli interni o treni.

Oltre a queste opzioni di trasporto, la regione offre molte opportunità per chi è alla ricerca di un turismo attivo. I sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta, come il sentiero costiero e le zone limitrofe di Dartmoor ed Exmoor, sono ideali per gli amanti della natura. Inoltre, la rete di trasporti che collega i principali punti turistici è ben sviluppata per chi desidera fare trekking o passeggiate nei periodi di bassa stagione.

Concludendo, è fondamentale essere preparati e informati sulle varie opzioni di trasporto disponibili nella regione per sfruttare al meglio il proprio soggiorno. Sebbene le connessioni possano non essere sempre veloci o frequenti, la possibilità di esplorare in modo intimo e rilassato Cornwall e Devon, godendo delle meraviglie naturali e storiche della zona, è un'esperienza che vale la pena di essere vissuta.

Cosa rende Exeter una delle città storiche più affascinanti dell’Inghilterra?

Exeter si dispiega come un palinsesto vivente della storia britannica, dove strati di civiltà si sovrappongono con sorprendente armonia. Dal retaggio romano alla spiritualità medievale, dalle architetture vittoriane ai centri culturali contemporanei, la città afferma con grazia e potenza il proprio statuto di crocevia identitario nel sud-ovest dell’Inghilterra.

La Cattedrale di Exeter, cuore pulsante della città, sorge protetta nel silenzio verdissimo del Close, circondata da prati che nascondono tracce di un passato ancora più remoto: resti di terme romane e di un sito di sepoltura sassone. L’edificio, capolavoro del gotico inglese del XIV secolo, custodisce la volta più lunga e ininterrotta in stile gotico al mondo. Il soffitto, fitto di nervature, modanature e archi che si rincorrono, si impone con una fisicità quasi spirituale. Ogni angolo sussurra secoli di devozione e potere. I bassorilievi in pietra sul fronte occidentale affollano lo spazio: apostoli, profeti, re e soldati scolpiti con una densità narrativa che si avvicina alla miniatura. Vi si scorgono i volti dei sovrani Alfredo il Grande, Aethelstan, Canuto, Guglielmo I e Riccardo II.

All’interno, i sepolcri raccontano storie di lignaggio e simbolismo. Quello di Hugh Courtenay, conte di Devon, e sua moglie, scolpito con cigni e un leone, sembra galleggiare in una sospensione temporale. Il coro, dominato da un trono vescovile di 18 metri e da un organo monumentale, ospita stalli risalenti al XIX secolo, ma lo sguardo si perde più lontano: alcune incisioni, tra cui quella di un elefante, datano addirittura al 1250. I bossoli del soffitto parlano con immagini scolpite, come quella dell’assassinio di Thomas Becket nel 1170.

La Chapter House, accessibile dal transetto destro, fu costruita nel XIII secolo ma ricostruita dopo un incendio nel 1413. Il soffitto ligneo accoglie sculture del XX secolo, ma ciò che colpisce è la continuità dell’uso dello spazio, oggi sede di concerti di musica classica: un dialogo permanente tra passato e presente.

La torre con l’orologio astronomico, nel transetto sinistro, risale alla fine del XV secolo. Il quadrante dei minuti, aggiunto nel 1759, ospita una rappresentazione del sole e della luna che ruotano attorno alla Terra: un’affermazione simbolica della centralità della città, e forse della sua spiritualità.

Le due torri centrali, databili al XII secolo, sono la parte più antica della cattedrale e dominano ancora oggi lo skyline della città. In alto, sulla navata sinistra, la galleria dei menestrelli, realizzata nel 1350, raffigura angeli musicanti. È un omaggio alla trascendenza musicale, scolpita nella pietra.

Ma Exeter non è solo la sua cattedrale. Il Royal Albert Memorial Museum espone testimonianze di culture mondiali, storia naturale, costumi e tessuti locali, accanto a collezioni d’arte fine e installazioni evocative. Nelle sale del Guildhall, edificio municipale del 1330, si possono ammirare ritratti in una sala grande e austera, dove l’autorità continua a esercitarsi come un’eco medievale.

Il St Nicholas Priory, sopravvissuto alla Dissoluzione dei Monasteri, conserva oggetti d’uso quotidiano del periodo Tudor, offrendo uno spaccato intimo della vita domestica del XVI secolo. Non lontano, il Bill Douglas Cinema Museum, situato nel campus universitario, custodisce una collezione di memorabilia cinematografica che spazia da lanterne magiche a manifesti di Charlie Chaplin fino a gadget ispirati a E.T.

Sotto il suolo della città, una rete di cunicoli medievali – gli Underground Passages – scavati nel XIV secolo per trasportare acqua nel centro abitato, offre un’esperienza di visita affascinante e immersiva, dove storia e ingegneria si fondono.

Tutti questi luoghi coesistono in un tessuto urbano che, pur evolvendosi, ha saputo preservare l’eco profonda del tempo. Exeter non è solo una città da visitare: è un testo da leggere con attenzione, un luogo dove la storia non si guarda, ma si attraversa.

Il lettore dovrebbe comprendere che la grandezza storica di Exeter non risiede solo nei suoi monumenti, ma nella sua capacità di rendere visibile la stratificazione del tempo. Ogni edificio, ogni strada, ogni dettaglio architettonico è un codice da decifrare. La città invita non solo all’ammirazione, ma alla lettura critica del paesaggio urbano come documento. Per cogliere appieno questa esperienza, è fondamentale soffermarsi sui particolari, ascoltare le storie minori, interrogare le forme e i materiali, e considerare la città non come un museo a cielo aperto, ma come organismo vivo e complesso, dove ogni epoca continua a parlarsi.