Nel contesto delle equazioni differenziali frazionarie (FDE), l'effetto impulsivo è un fenomeno che può essere modellato e studiato attraverso specifici approcci matematici, tra cui le equazioni differenziali frazionarie di Caputo con momenti di impulso variabili. In questo tipo di equazioni, la dinamica del sistema è influenzata da effetti impulsivi che si manifestano in momenti specifici, determinati da superfici definite dalla funzione τk(x)\tau_k(x). Questi momenti di impulso sono variabili, il che significa che i momenti in cui si verificano gli impulsi dipendono direttamente dallo stato del sistema stesso, aggiungendo un livello di complessità nella descrizione del comportamento del sistema.

Una delle principali caratteristiche di queste equazioni è la presenza di discontinuità nel tempo, che si verificano quando la soluzione incontra una delle superfici τk(x)\tau_k(x). Quando ciò accade, la soluzione subisce un cambiamento istantaneo, descritto dalla relazione x(t+)=x(t)+Ik(x(t))x(t^+) = x(t) + I_k(x(t)), dove Ik(x(t))I_k(x(t)) rappresenta l'effetto dell'impulso in quel momento specifico. Questo comportamento è noto come "fenomeno impulsivo", e la soluzione del sistema evolve in modo discontinuo, passando da uno stato all'altro.

Nel caso delle equazioni differenziali frazionarie di Caputo con impulsi, la soluzione di cDqx=f(t,x)cD^q x = f(t, x), dove ff è una funzione che descrive l'evoluzione del sistema, viene interrotta da discontinuità che dipendono dai valori assunti da x(t)x(t) in determinati momenti. In particolare, se il valore di x(t)x(t) attraversa una superficie τk(x)\tau_k(x), il sistema subisce una modifica impulsiva che determina una transizione da un stato a un altro.

Un aspetto cruciale nella comprensione di queste equazioni è il comportamento delle soluzioni in presenza di variabili momenti di impulso. Se consideriamo una sequenza di superfici SkS_k definite da t=τk(x)t = \tau_k(x), con τk(x)<τk+1(x)\tau_k(x) < \tau_{k+1}(x), possiamo osservare che il sistema può presentare comportamenti diversi a seconda della posizione iniziale della soluzione. In alcuni casi, la soluzione potrebbe non incontrare mai una superficie di impulso, evolvendo in modo continuo; in altri casi, potrebbe attraversare più superfici in modo finito, dando luogo a un fenomeno pulsante, o addirittura incontrare superfici infinite volte, come nel caso di un comportamento di tipo "confluenza".

Nel caso in cui una soluzione incontri ripetutamente una superficie τk(x)\tau_k(x), il fenomeno di impulso si ripeterà, con la soluzione che si adatta a ogni impulso. Un esempio tipico di questa situazione si ha con l’equazione cDqx=0cD^q x = 0 con condizioni di impulso definite da x(t+)=x2sgn(x)x(t^+) = x^2 \text{sgn}(x), dove τk(x)=x2+20(k1)\tau_k(x) = x^2 + 20(k-1) per x<6|x| < 6. In questo esempio, se la soluzione inizia con x06|x_0| \geq 6, essa non subisce effetti impulsivi, poiché non incontra mai le superfici di impulso. Al contrario, se x0|x_0| è compreso tra 1 e 6, la soluzione subisce un numero finito di impulsi, mentre per valori più piccoli di x0|x_0|, gli impulsi si ripetono all'infinito, portando alla condizione di "pulsazione continua" fino a quando il sistema non converge a uno stato stabile.

Questo modello di equazione differenziale frazionaria con momenti di impulso variabili non solo descrive un tipo di comportamento dinamico con discontinuità, ma offre anche un'opportunità unica di analizzare fenomeni complessi in cui l'impulso agisce come una perturbazione periodica o, in alcuni casi, continua. Il comportamento della soluzione dipende fortemente dalle condizioni iniziali e dalle caratteristiche della funzione di impulso Ik(x)I_k(x), la quale può determinare se un sistema mostrerà un comportamento stabile, pulsante o addirittura esplosivo.

Infine, è importante osservare che le equazioni frazionarie con impulsi variabili non solo ampliano la comprensione teorica delle equazioni differenziali, ma trovano applicazioni in numerosi campi, come la fisica, l'ingegneria e la biologia, dove fenomeni come il battito cardiaco, le vibrazioni meccaniche o le reazioni chimiche impulsive possono essere modellati attraverso questi strumenti matematici. La loro capacità di descrivere sistemi dinamici complessi con discontinuità nei momenti di impulso è una delle ragioni per cui queste equazioni sono di crescente interesse in molteplici ambiti scientifici.

Quali sono i criteri di stabilità per le equazioni differenziali frazionarie impulsive di tipo Riemann-Liouville?

Le equazioni differenziali frazionarie impulsive di tipo Riemann-Liouville (R-L FDE) rappresentano una classe di sistemi dinamici in cui la derivata frazionaria secondo Riemann-Liouville interagisce con effetti impulsivi in tempi discreti. A differenza delle derivate di Caputo, le derivate di Riemann-Liouville sono intrinsecamente singolari all’origine, rendendo l’analisi della stabilità significativamente più complessa. La presenza degli impulsi accentua ulteriormente questa complessità, richiedendo un trattamento rigoroso delle condizioni iniziali e delle discontinuità.

Si definisce una soluzione dell’equazione differenziale impulsiva R-L come funzione continua a tratti con regolarità misurata in uno spazio PC1qPC^{1−q}, cioè con derivata frazionaria definita in senso ampio. L'attenzione si concentra sulla stabilità della soluzione banale x(t)=0x(t) = 0, in particolare su una nozione detta stabilità generalizzata di Lipschitz nel tempo, la quale tiene conto delle discontinuità impulsive e della natura non locale delle derivate.

Una soluzione si dice generalized Lipschitz stable in time se, dopo un certo numero finito di impulsi, la norma della soluzione rimane proporzionale alla norma del dato iniziale, con costanti uniformi su intervalli temporali definiti da ogni intervallo impulsivo [ti+Ti,ti+1][t_i + T_i, t_{i+1}], dove Ti(0,λ)T_i \in (0, \lambda) è una costante associata alla struttura degli impulsi. Una variante globale di questa stabilità si applica senza restrizioni sulla grandezza del dato iniziale.

Per stabilire criteri sufficienti di stabilità, si introduce una funzione di Lyapunov generalizzata V(t,x)V(t,x) appartenente alla classe Λ(J,Δ)\Lambda(J, \Delta), con regolarità locale in xx e continuità nei punti di impulso. Tale funzione deve soddisfare una serie di condizioni: deve dominare la norma dell’argomento tramite una funzione di classe M\mathcal{M}, decrescere lungo le traiettorie del sistema impulsivo e comportarsi coerentemente nei punti di impulso in modo da controllare la variazione del sistema dopo l’applicazione della mappa impulsiva ψi\psi_i.

La dimostrazione della stabilità si basa sul confronto con un sistema scalare associato, la cui derivata frazionaria impulsiva ha una struttura più semplice, ma mantiene l’essenza della dinamica del sistema originario. Se questo sistema scalare è noto per essere stabilmente Lipschitz nel tempo in modo generalizzato, allora, sotto opportune ipotesi, anche il sistema vettoriale originale eredita questa proprietà.

Le ipotesi richieste comprendono condizioni di regolarità sulle funzioni ff e ψi\psi_i, monotonicità in variabili specifiche, e soprattutto l’esistenza di una funzione di Lyapunov che consenta il controllo della dinamica su ciascun intervallo impulsivo. Le disuguaglianze che coinvolgono VV, come DqV(t,x(t))g(t,V(t,x(t)))D^q V(t,x(t)) \leq g(t,V(t,x(t))), dove gg è decrescente rispetto alla seconda variabile, garantiscono che l’energia del sis_