La proiezione radiografica della scapola, in particolare nelle posizioni anteriori e laterali, dipende da vari fattori, tra cui l'abduzione del braccio, la reazione della scapola alla torace, e l'inclinazione del piano coronale superiore. Quando il braccio è abdotto, la scapola si distacca dalla cavità toracica e la cavità glenoidea si sposta verso l'alto. Tuttavia, i primi 60 gradi di abduzione dell'omero riguardano principalmente il movimento dell'articolazione gleno-omerale, senza accompagnarsi a movimenti significativi della scapola. Di conseguenza, ci vogliono almeno 90 gradi di abduzione per visualizzare correttamente il bordo laterale della scapola senza sovrapposizioni con la cavità toracica, e per visualizzare senza sovrapposizione anche la fossa sopraspinata e l'angolo superiore senza l'interferenza della clavicola. Quando l'abduzione dell'omero è inferiore a 60 gradi, il bordo inferolaterale della scapola è nascosto dalla cavità toracica e la clavicola sovrappone l'angolo superiore della scapola.
Un altro fattore cruciale riguarda la retrazione della spalla. Se il braccio è tenuto vicino al corpo, la proiezione radiografica mostra una scapola inclinata a un angolo di 35-45 gradi rispetto al piano dell'immagine. Questo posizionamento provoca una riduzione della visibilità della scapola, creando un'accorciamento trasversale che può essere ridotto se il paziente è in posizione supina. Abdurre l'omero e flettere il gomito, con la mano supinata, permette alla scapola di scivolare e distaccarsi dalla cavità toracica, migliorando la visualizzazione della scapola e riducendo l'effetto di accorciamento. Per ottenere la retrazione massima della spalla, la proiezione deve essere presa in posizione supina.
In alcuni casi, soprattutto nei pazienti traumatizzati, l'abduzione del braccio può essere difficile a causa del dolore. In questi casi, la mobilitazione dell'articolazione scapolotoracica può non avvenire in modo completo, con conseguente sovrapposizione del bordo inferolaterale della scapola e angolo superiore da parte della cavità toracica e della clavicola, rispettivamente. In situazioni traumatiche, l’esposizione radiografica dovrebbe essere eseguita durante l’espirazione per migliorare il contrasto e ridurre la sovrapposizione. In alternativa, può essere utilizzata la proiezione AP obliqua per la scapola (proiezione di Grashey), che comporta una rotazione del paziente verso la spalla interessata, portando il corpo scapolare in posizione anteriore.
Anche la posizione del piano coronale superiore gioca un ruolo importante nella proiezione della scapola. Una cattiva posizionamento del piano coronale superiore può causare un accorciamento longitudinale della scapola, che si manifesta quando la proiezione AP della scapola mostra l'angolo superiore della scapola a più di 0,6 cm sotto la clavicola. Questo accorciamento può essere evitato mantenendo la colonna vertebrale toracica superiore dritta e allineando il piano coronale con il piano dell'immagine.
La respirazione è un altro fattore che influenza la qualità dell’immagine radiografica. Nonostante lo spessore della scapola rimanga relativamente uniforme, la luminosità non lo è. La parte mediale della scapola, coperta dalla cavità toracica, appare meno luminosa rispetto alla parte laterale, che è sovrapposta ai tessuti molli della cintura scapolare. Questo contrasto deriva dalla diversa densità atomica tra la cavità toracica, composta principalmente da aria, e le strutture ossee della spalla. L'esecuzione dell'esposizione durante l'espirazione può migliorare la risoluzione del contrasto, particolarmente nella parte mediale della scapola.
In situazioni traumatiche, la difficoltà di abduzione del braccio comporta l'uso di tecniche alternative. La proiezione laterale della scapola, essenziale per la visualizzazione delle fratture, viene eseguita con l'omero abdotto a 90 gradi rispetto al corpo, facendo scivolare la scapola anteriori rispetto alla cavità toracica e permettendo la visualizzazione completa della sua lunga asse. Quando l'omero non è abdotto correttamente o è meno di 90 gradi rispetto al corpo, la proiezione risulta simile a quella della proiezione PA obliqua, con la scapola che appare sovrapposta alla cavità glenoidea.
Quando si lavora con pazienti traumatici o difficoltà di abduzione, la qualità dell'immagine può essere compromessa. Tuttavia, l'accurato posizionamento della proiezione e l'uso di esposizioni ottimali, inclusi i tempi di respirazione e la tecnica corretta, sono fondamentali per ottenere una rappresentazione chiara della scapola, essenziale per la diagnosi e il trattamento.
Come la Rotazione e l'Alleanza Anatomica Influiscono sulle Proiezioni del Ginocchio: Implicazioni per il Posizionamento e la Diagnosi
Le proiezioni radiologiche del ginocchio sono strumenti essenziali per i chirurghi ortopedici, in particolare quando si tratta di determinare il fattore di ingrandimento necessario per la selezione dell'impianto protesico durante interventi come la sostituzione totale del ginocchio (TKR). La corretta valutazione delle strutture anatomiche è fondamentale per evitare errori durante l'intervento e per anticipare eventuali problemi derivanti da un allineamento meccanico anomalo e da difetti nelle strutture ossee. Le proiezioni post-operatorie del TKR vengono utilizzate per esaminare la qualità dell'adattamento della protesi, l'usura, eventuali deformità valghe o variche e la perdita dello spazio articolare.
Un aspetto cruciale nella realizzazione di proiezioni del ginocchio è l'orientamento dell'arto. La rotazione interna o esterna della gamba ha effetti diretti sulle immagini ottenute. Se la gamba è ruotata internamente in modo eccessivo rispetto a quanto necessario per allineare gli epicondili paralleli al ricevitore dell'immagine (IR) in una proiezione anteroposteriore (AP), si noterà una distorsione nell'immagine, con l'epicondilo mediale che risulterà più vicino al IR rispetto a quello laterale. Questo provoca una visione ingrandita del condilo femorale laterale rispetto a quello mediale, e una sovrapposizione parziale della testa della fibula da parte della tibia.
Al contrario, una rotazione esterna insufficiente farà sì che l'epicondilo laterale si trovi più vicino al IR rispetto a quello mediale, con un'inversione del risultato rispetto alla rotazione interna: in questo caso, il condilo femorale mediale apparirà più grande rispetto a quello laterale e la tibia sovrapporrà oltre metà della testa della fibula. Questo errore di rotazione può essere corretto stimando il grado di divergenza del fascio di raggi X (2 gradi per ogni 2,5 cm di disallineamento centrale) e aumentando il grado di rotazione interna della gamba per compensare.
Nel contesto delle proiezioni del TKR, è particolarmente difficile determinare la direzione della rotazione osservando solo i condili femorali. Quando i condili femorali e i componenti del TKR non sono simmetrici, la relazione tra tibia e fibula è un indicatore più preciso per determinare la direzione della rotazione.
Un altro fattore che influisce sulle proiezioni è l'inclinazione del femore rispetto al ricevitore dell'immagine, che è particolarmente evidente quando il ginocchio è in flessione. Man mano che il ginocchio si flette, la femore si allontana dal IR, aumentando l'inclinazione tra il suo asse longitudinale e il piano dell'immagine. Questo aumento dell'inclinazione porta a una visualizzazione più ampia della fossa intercondiloidea. Allo stesso modo, la posizione della patella cambia significativamente con la flessione del ginocchio: inizialmente, la patella si trova in una leggera posizione laterale quando il ginocchio è in estensione completa. Con l'aumento della flessione, la patella si sposta distalmente e medialmente sulla superficie patellare del femore, e successivamente lateralmente, lungo la fossa intercondiloidea, tracciando un percorso a forma di C.
Una patologia comune che può influire sull'interpretazione delle proiezioni radiologiche è la sublussazione della patella. Quando la patella si trova più lateralmente rispetto alla sua posizione normale, questo può causare una distorsione nella proiezione AP del ginocchio esteso. La sublussazione parziale della patella deve essere differenziata dalla rotazione esterna della gamba, poiché entrambe le condizioni causano la visualizzazione laterale della patella.
Il posizionamento della tibia rispetto al ricevitore dell'immagine è un altro aspetto fondamentale. Per ottenere una proiezione AP del ginocchio con lo spazio articolare aperto e la corretta visualizzazione dell'eminenza intercondiloidea e dei tubercoli senza sovraesposizione, il raggio centrale (CR) deve essere allineato parallelamente al piano della tibia. Questo è particolarmente importante in una proiezione non a carico, dove la posizione del corpo superiore e la spessa regione glutea influenzano l'angolazione necessaria del CR per mantenere la corretta angolazione rispetto al piano tibiale.
Un elemento spesso trascurato, ma cruciale nelle proiezioni, è la variazione individuale nelle dimensioni anatomiche. L'aumento della spessore del muscolo e della parte superiore della coscia influenzerà l'allineamento della tibia e la necessità di una regolazione dell'angolo del CR per compensare tali variazioni. Utilizzare linee guida basate su misurazioni anatomiche come la distanza dalla spina iliaca anteriore superiore (ASIS) al piano di imaging aiuterà a stabilire l'angolazione appropriata.
Inoltre, la corretta comprensione del comportamento meccanico delle strutture ossee è essenziale per i chirurghi che eseguono interventi come la TKR. Le variazioni nella geometria e nell'orientamento delle ossa del ginocchio, che possono non essere immediatamente evidenti nelle immagini, devono essere comprese in modo che possano essere prese in considerazione per migliorare l'accuratezza della diagnosi e per ottimizzare l'esito dell'intervento. La conoscenza della biomeccanica del ginocchio è cruciale non solo per il successo del trattamento chirurgico ma anche per il monitoraggio post-operatorio e la prevenzione di complicanze a lungo termine.
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