Publii CMS offre un ambiente di sviluppo statico altamente intuitivo che consente anche agli utenti meno esperti di ottenere un risultato professionale attraverso l’uso di temi predefiniti. La versione Simple 3.0.0.0, fornita con la release 0.46.2, funge da punto di partenza per comprendere il meccanismo di personalizzazione estetica e funzionale di un sito web. Ogni tema contiene impostazioni modulari che influenzano non solo il layout ma anche l’identità visiva e narrativa del progetto.

L’accesso alle impostazioni del tema avviene cliccando sulla voce “Theme” nel menu principale: si aprirà una sezione sulla destra che contiene tutte le opzioni di configurazione. Inizialmente, vengono mostrate le impostazioni di base, che permettono di agire su elementi come il logo del sito, la tipografia principale e i colori dominanti. Ad esempio, è possibile caricare un’immagine personalizzata per il logo semplicemente trascinandola nell’apposito campo interattivo chiamato “photo picker”. Questo campo supporta sia il trascinamento diretto del file che la selezione manuale tramite pulsante “Choose file”. Una volta inserita l’immagine, ne viene generata una miniatura che offre un’anteprima immediata del risultato.

Publii salva automaticamente l’immagine all’interno della struttura del progetto, ma ogni modifica deve essere confermata cliccando su “Save Settings” o “Save & Preview”, per evitare la perdita del lavoro svolto. Il salvataggio con anteprima è particolarmente utile per osservare in tempo reale l’effetto visivo di ogni cambiamento.

Scendendo nelle impostazioni avanzate, si entra nella sezione Custom, dove ciascun tema espone opzioni specifiche per il proprio codice sorgente. In particolare, la sezione “Layout” gestisce una componente fondamentale nella progettazione visuale di un sito: l’Hero section. Si tratta di un’area posta nella parte superiore della home page, solitamente composta da un’immagine di grande impatto e un blocco di testo introduttivo. Questo spazio ha la funzione di trasmettere immediatamente l’identità del sito e di mantenere l’attenzione del visitatore nei primi secondi di navigazione, dove si gioca la prima impressione.

Il blocco testuale dell’Hero section può essere personalizzato tramite un editor visuale che permette di formattare il contenuto con titoli, grassetti, corsivi e altri stili tipografici. In questo editor è possibile comunicare in poche parole l’essenza del progetto editoriale o commerciale del sito. È bene mantenere il messaggio chiaro e coerente con il resto dei contenuti.

Subito sotto il testo, si trova la possibilità di aggiungere un’immagine che fungerà da sfondo per l’Hero section. Anche qui si utilizza un photo picker. L’immagine deve essere selezionata con attenzione: è consigliabile preferire foto orizzontali (landscape) e ad alta risoluzione, possibilmente ottimizzate per una visualizzazione su schermi Full HD (1920x1080). Il sito Unsplash.com rappresenta una delle fonti migliori per ottenere immagini gratuite e di alta qualità, spesso rilasciate sotto licenza Creative Commons “CC0”, che ne permette l’utilizzo commerciale e la modifica senza necessità di attribuzione.

Quando si seleziona un’immagine per l’Hero section, è importante verificarne il peso in megabyte per evitare che rallenti il caricamento della pagina. Un sito veloce non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma viene anche premiato in termini di SEO, favorendo l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. Anche la descrizione alternativa (attributo “alt”) per ogni immagine è cruciale: aiuta i motori a comprendere il contenuto visivo del sito e ne migliora l’accessibilità per gli utenti con disabilità visive.

Ogni modifica estetica, seppur minima, deve essere sempre contestualizzata in un progetto editoriale coerente. Non si tratta solo di scegliere colori e immagini gradevoli, ma di comunicare visivamente un’identità coerente. L’aspetto grafico di un sito costruito con Publii è, in definitiva, il primo elemento di comunicazione, una dichiarazione di intenti che precede i contenuti testuali e li incornicia.

Perciò, oltre alle modifiche tecniche, è essenziale comprendere il valore semiotico di ogni componente visiva. Il logo non è solo un'immagine: è un segno distintivo, un simbolo. L’Hero section non è solo uno sfondo: è uno spazio retorico, il prologo del tuo discorso digitale. Anche il menù principale – la sua struttura, la disposizione delle voci, l’etichettatura – costituisce un primo livello di narrazione, attraverso il quale l’utente intuisce la gerarchia dei contenuti e la logica interna del sito.

In fase di progettazione è utile salvare frequentemente le anteprime del sito per verificarne la resa estetica in tempo reale. Le modifiche che funzionano nel pannello di controllo possono comportarsi diversamente nel rendering finale. La pratica costante di salvare e visualizzare ogni modifica aiuta a mantenere il controllo sull’equilibrio visivo generale del progetto.

Infine, è importante non sottovalutare l’impatto dell’identità visiva sulla credibilità del contenuto. Un sito con un’estetica trascurata o incoerente rischia di compromettere la fiducia dell’utente, indipendentemente dalla qualità informativa dei testi. Publii permette un controllo capillare su questi elementi, ma solo una riflessione consapevole sulle scelte visive trasforma un sito tecnico in un ambiente comunicativo efficace.

Come si crea e pubblica un sito web statico con GitHub Pages, senza scrivere una riga di codice

Una volta effettuato l’accesso al proprio account GitHub, ci si trova davanti a un’interfaccia apparentemente complessa, con molteplici finestre e opzioni che possono facilmente disorientare chi è alle prime armi. Tuttavia, l’operazione che ci interessa è sorprendentemente semplice.

Per iniziare, è necessario creare un repository. Sulla colonna sinistra della pagina principale del proprio profilo, cliccare sul pulsante “Create repository”. Verrà aperta una nuova schermata con un unico campo obbligatorio: il nome del repository. Ad esempio, si può usare un nome generico come “moonshot”, oppure qualsiasi altro nome, purché descrittivo. È importante lasciare l’impostazione di visibilità su “Public”, affinché il sito possa essere accessibile online. Tutti gli altri campi possono essere lasciati alle impostazioni predefinite. Cliccando sul pulsante verde “Create repository” in basso a destra, il repository verrà creato e sarà pronto all’uso.

Nonostante GitHub sia concepito principalmente per lo sviluppo di software, non è necessario conoscere il codice per utilizzarlo per pubblicare un sito statico. Per il nostro scopo, basta caricare un file HTML semplice. GitHub offre un’interfaccia di caricamento molto intuitiva, simile a quella di un sistema di gestione delle immagini: si trascina il file dalla propria cartella e lo si rilascia sul browser.

Per procedere, è sufficiente cliccare su “uploading an existing file”. Questo aprirà una sezione dove è possibile trascinare uno o più file direttamente dal proprio computer. In questo caso, si tratta di creare un semplice file HTML. Se si utilizza un PC con Windows, si può aprire il programma Notepad digitando “Notepad” nella barra di ricerca in basso a sinistra del desktop. Una volta aperto, si scrive una riga di codice HTML molto elementare:

html
Hello World

Poi si salva il file scegliendo l’opzione “Save as” dal menu “File” e si assegna al file il nome esatto: "index.html", includendo le virgolette, per assicurarsi che venga salvato con l’estensione corretta. Il file va salvato preferibilmente nella cartella “Download”.

Una volta pronto, si torna alla pagina del repository GitHub e si trascina il file index.html sull’area di caricamento. Appena il file appare nell’elenco, si può aggiungere una breve nota nella sezione dedicata al “commit”, per esempio scrivendo “Uploaded”, e poi cliccare sul pulsante verde “Commit changes” per completare il caricamento.

Ora che il file è presente nel repository, è possibile configurare GitHub Pages per pubblicare effettivamente il sito. Per farlo, si clicca sulla voce “Settings” presente in alto nel menu del repository. Nella nuova schermata, si seleziona “Pages” dalla colonna di sinistra. Qui è necessario indicare da quale branch (ramo) verrà pubblicato il sito.

GitHub crea automaticamente un branch chiamato “main” alla creazione di ogni repository. Questo è sufficiente per il nostro scopo, senza necessità di comprendere il funzionamento avanzato dei branch, che sono strumenti usati solitamente nei team di sviluppo per gestire modifiche parallele al codice.

Nel menu a discesa che appare sotto “Source”, si seleziona quindi il branch main e si lascia la cartella root (“/”) come cartella di pubblicazione. Infine, si clicca su “Save”. Dopo qualche secondo, GitHub genererà automaticamente l’URL pubblico del sito, che sarà visibile direttamente nella sezione GitHub Pages.

A questo punto, il sito è online. Qualsiasi modifica futura al file index.html o l’aggiunta di nuovi file HTML, CSS o immagini nel repository, renderà il sito più ricco e articolato, ma la base resta invariata: GitHub Pages si occuperà della pubblicazione automatica di qualsiasi contenuto presente nel branch specificato.

È fondamentale comprendere che l’utilizzo di GitHub Pages in questo modo rappresenta una porta d’ingresso straordinariamente accessibile nel mondo della pubblicazione web. Non è necessario saper programmare, né conoscere i meccanismi complessi dei server o dei domini. La gestione avviene tutta via interfaccia grafica, ed è replicabile infinite volte, per creare siti personali, portfolio, documentazioni o progetti sc