Nel framework ASP.NET Core, il ciclo di vita di una richiesta HTTP inizia quando il framework esegue un'azione, come la chiamata a un metodo di un controller. In particolare, quando viene invocata l'azione "Result", il framework ASP.NET Core identifica che il parametro di questa azione è un oggetto di tipo "PersonModel" e quindi crea un'istanza di questo oggetto. A questo punto, il framework esegue un binding dei dati inviati dal modulo, assegnando i valori delle proprietà dell'oggetto appena creato. Una volta completata questa fase, il framework prosegue con l'esecuzione dell'azione "Result". È importante notare che, essendo il binding eseguito tramite i nomi delle proprietà, se uno di questi viene scritto in modo errato, alcune proprietà potrebbero non essere valorizzate correttamente. L'utilizzo di tag helpers, inoltre, è fondamentale per arricchire il modello di dati, consentendo anche l'aggiunta di attributi di validazione.
La potenza del pattern MVC (Model-View-Controller) si manifesta in contesti complessi, dove è necessario un controllo rigoroso dei flussi aziendali e la restituzione di viste dinamiche in base alle esigenze dell'applicazione. In ASP.NET Core 9, oltre all'approccio MVC, sono disponibili anche altre soluzioni per la creazione di interfacce utente (UI), come Blazor e l'integrazione con framework JavaScript, che offrono opzioni avanzate per la creazione di UI dinamiche e performanti.
Blazor: la nuova frontiera nel rendering delle UI
Blazor è una tecnologia innovativa che sfrutta il WebAssembly per eseguire applicazioni web direttamente nel browser, utilizzando C# anziché JavaScript. Esistono due principali varianti di Blazor: Blazor WebAssembly e Blazor Server, ciascuna con caratteristiche e vantaggi specifici.
Blazor WebAssembly rappresenta una delle soluzioni più avanzate per la creazione di applicazioni client-side. Utilizzando WebAssembly, Blazor consente di eseguire il codice C# nel browser con prestazioni elevate. WebAssembly è uno standard web che consente l'esecuzione di codice binario in un ambiente sicuro, chiamato sandbox, e permette l'interazione tra il codice compilato e le API del browser, inclusa la manipolazione del DOM (Document Object Model). L'approccio WebAssembly garantisce una rapida esecuzione e un'esperienza utente ricca e interattiva.
Blazor Server, d'altra parte, adotta un approccio server-side per il rendering delle UI. Invece di inviare l'intero documento HTML al client per ogni richiesta, Blazor Server crea una rappresentazione della pagina sotto forma di un grafo, che include informazioni sui componenti, le proprietà e lo stato. Con ogni interazione dell'utente, Blazor valuta questo grafo e invia al client una rappresentazione binaria, utilizzando la tecnologia SignalR per aggiornamenti in tempo reale. Questo approccio consente una gestione efficiente delle risorse, riducendo la latenza e migliorando la reattività dell'applicazione.
L'approccio basato su componenti in Blazor
Uno degli aspetti distintivi di Blazor è la sua struttura basata su componenti, simile a quella di alcuni framework JavaScript come Angular. Un componente in Blazor è un'unità autonoma di interfaccia utente, sviluppata con uno scopo preciso, che può essere riutilizzata in tutta l'applicazione. Ogni componente ha un file con estensione ".razor" che combina la sintassi Razor con il codice C# per definire la logica dell'interfaccia. La separazione dei componenti consente di migliorare la manutenibilità e la modularità dell'applicazione.
Per creare un progetto Blazor, è sufficiente eseguire il comando CLI:
Ogni componente Blazor può includere una direttiva @page, che definisce il percorso di accesso alla pagina, e può contenere codice C# all'interno dei blocchi @code {}. Ad esempio, il file Counter.razor potrebbe essere strutturato come segue per implementare un semplice contatore:
In questo esempio, la sintassi Razor viene utilizzata per combinare HTML e C#, mentre l'evento @onclick è collegato alla funzione IncrementCount() definita nel codice C#. Ogni volta che l'utente clicca sul pulsante, il valore di currentCount viene incrementato e la UI viene aggiornata dinamicamente.
Modalità di rendering interattivo in Blazor
ASP.NET Core 9 introduce una nuova funzionalità di rendering interattivo per le applicazioni Blazor, che migliora l'esperienza utente e le prestazioni. In questa modalità, la pagina viene prima renderizzata lato server come HTML statico, consentendo agli utenti di interagire immediatamente con l'interfaccia. Successivamente, il Blazor framework viene caricato sul lato client, completando la transizione a un'applicazione completamente interattiva. Questa tecnica riduce il tempo di attesa prima che l'applicazione diventi completamente interattiva e migliora l'esperienza percepita dall'utente.
La modalità di rendering interattivo ha come obiettivi principali:
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Potenziamento progressivo: la pagina viene inizialmente renderizzata dal server come HTML statico, permettendo agli utenti di iniziare a interagire immediatamente.
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Transizione senza soluzione di continuità: la transizione tra l'HTML statico e l'applicazione interattiva avviene senza interruzioni, migliorando la fluidità dell'esperienza utente.
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Prestazioni ottimizzate: riducendo i tempi di caricamento, gli utenti percepiscono una maggiore velocità nell'interazione con l'applicazione.
Questa modalità può essere abilitata utilizzando il comando:
L'adozione di questo approccio consente di ottenere prestazioni superiori, soprattutto in scenari complessi dove l'interazione con l'utente è frequente.
Blazor rappresenta una scelta potente per lo sviluppo di applicazioni web moderne. Con la possibilità di eseguire codice C# direttamente nel browser, e un'integrazione profonda con il framework ASP.NET Core, Blazor fornisce un ambiente sicuro, performante e flessibile per creare interfacce utente dinamiche e reattive.
Come funziona la struttura e il flusso di un progetto Razor Pages in ASP.NET Core?
Il progetto Razor Pages in ASP.NET Core si distingue per una struttura semplice e pulita, particolarmente adatta per sviluppare applicazioni web con una gestione chiara di pagine e logica di backend. A differenza del modello MVC, Razor Pages concentra l’attenzione su una separazione intuitiva tra la presentazione e il codice che gestisce gli eventi della pagina, consentendo un flusso di lavoro lineare e diretto.
La cartella wwwroot rappresenta il punto centrale per tutti i file statici dell’applicazione, quali JavaScript, CSS, immagini e librerie esterne. Di default, al suo interno troviamo sottocartelle dedicate a CSS, JS e librerie (lib), ma l’organizzazione può essere ampliata con ulteriori directory per soddisfare necessità specifiche come l’inclusione di font o immagini aggiuntive.
Le pagine vere e proprie risiedono nella cartella Pages, dove ogni pagina è costituita da due file distinti ma complementari: il file .cshtml contiene la combinazione di HTML e codice C# mediante la sintassi Razor, mentre il corrispondente .cshtml.cs ospita il codice C# deputato alla gestione degli eventi e della logica della pagina. Questa divisione facilita un approccio modulare e ordinato, che rende immediata la comprensione e la manutenzione del codice.
Il file appsettings.json funge da repository centrale per configurazioni dell’applicazione, quali stringhe di connessione al database, chiavi API e parametri vari, consentendo una gestione esterna e flessibile di elementi che altrimenti richiederebbero interventi diretti nel codice sorgente.
Al centro del progetto troviamo il file Program.cs, cuore pulsante dell’applicazione, scritto in C#. Qui viene costruito l’intero flusso di esecuzione attraverso la creazione di un builder che configura i servizi, inclusi quelli necessari per Razor Pages, e definisce la pipeline di elaborazione delle richieste HTTP. Questo include il controllo dell’ambiente di esecuzione, che determina se mostrare pagine di errore personalizzate o utilizzare protocolli di sicurezza come HSTS per forzare connessioni HTTPS, migliorando così la protezione dell’applicazione.
Il codice presente nel file Program.cs segue una sequenza rigorosa e significativa: si crea l’istanza dell’applicazione, si aggiungono i servizi di Razor Pages, si definiscono middleware per la gestione degli errori, sicurezza, file statici, routing e autorizzazione, e infine si mappa il framework Razor Pages per gestire le richieste. La comprensione di questa sequenza è fondamentale, poiché l’ordine delle chiamate influisce direttamente sul comportamento e sulla sicurezza dell’applicazione.
La sintassi Razor rappresenta un potente meccanismo di templating che permette di unire in un unico file HTML, CSS, JavaScript e C#, portando un’enorme flessibilità nella generazione di pagine dinamiche. Le direttive @page e @model sono essenziali: la prima identifica la pagina come punto di azione, la seconda specifica il modello dati associato, cioè la classe che contiene la logica e i dati utilizzati dalla pagina.
Un aspetto centrale del modello Razor Pages è il concetto di Layout, che permette di definire una struttura HTML condivisa tra più pagine, riducendo la duplicazione del codice e facilitando la coerenza visiva e funzionale dell’applicazione. Questa struttura comune è mantenuta in file come _Layout.cshtml nella cartella Pages/Shared, dove la direttiva @RenderBody() determina dove inserire il contenuto specifico di ogni pagina.
Oltre al layout, esistono altri file convenzionali come _ViewStart.cshtml, che definisce il layout predefinito per tutte le pagine, eseguendo codice comune prima del rendering di ogni vista. Questo favorisce una configurazione centralizzata e pulita.
È importante sottolineare che la struttura di Razor Pages facilita la separazione delle responsabilità mantenendo la flessibilità nella gestione del ciclo di vita della pagina, permettendo di costruire applicazioni scalabili e manutenibili. La combinazione di configurazioni centralizzate, organizzazione modulare dei file e una pipeline di esecuzione ben definita rappresenta una base solida per lo sviluppo di applicazioni web moderne.
Oltre quanto descritto, è fondamentale comprendere l'importanza dell'ambiente di esecuzione e della sicurezza nelle applicazioni web. L'adozione di protocolli HTTPS e di pratiche come HSTS non sono solo raccomandazioni, ma necessità per proteggere i dati e gli utenti. Allo stesso modo, la gestione degli errori tramite pagine dedicate evita la diffusione di informazioni sensibili, contribuendo a mantenere un livello adeguato di sicurezza.
Inoltre, la capacità di Razor Pages di integrare facilmente codice client-side e server-side nella stessa pagina rende possibile un'interazione ricca e dinamica senza sacrificare la chiarezza del codice. Questo si traduce in una curva di apprendimento più dolce per sviluppatori che possono concentrarsi su funzionalità anziché su architetture complesse.
Infine, la struttura e le convenzioni di Razor Pages offrono un terreno comune che facilita l'integrazione con altri framework e librerie, come Blazor o MVC, ampliando ulteriormente le possibilità progettuali e mantenendo la coerenza del codice nell’intero ecosistema ASP.NET Core.
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