La conservazione delle erbe deve essere effettuata il più rapidamente possibile dopo l’essiccazione, poiché la loro superficie, esposta all’aria, favorisce l’estrazione dei componenti medicinali. Tuttavia, questa stessa esposizione accelera il processo di ossidazione, causando una perdita del Qi, o energia vitale. Per questo motivo, le erbe macinate vanno utilizzate entro dodici mesi dall’essiccazione. Ogni erba dovrebbe essere conservata in un barattolo di vetro pulito e asciutto, etichettato con il nome, la data di preparazione o acquisto e la provenienza geografica. Le foglie, i fiori, le bacche e le radici tritate possono essere inserite nel barattolo senza ulteriori trattamenti, lasciandole in pezzi grandi per rallentare l’ossidazione. È consigliabile eliminare qualsiasi materiale vegetale scolorito o danneggiato, mentre la delicatezza richiesta durante la raccolta può essere meno rigorosa al momento della conservazione. Generalmente, foglie e fiori si mantengono bene per uno o due anni, mentre le radici più dense possono durare fino a tre anni.

Nel lavoro con le erbe, è fondamentale rivolgersi sempre a un esperto, soprattutto durante le prime sperimentazioni. Un erborista qualificato o un conoscitore esperto rappresentano una guida preziosa per discutere dubbi e per prevenire reazioni avverse. Se durante l’assunzione di rimedi si manifestano mal di testa, nausea, disturbi digestivi, vertigini o allergie, è indispensabile sospendere l’uso e consultare prontamente un professionista sanitario. L’esperienza e il confronto con altri praticanti sono aspetti essenziali per apprendere l’arte dell’erboristeria in modo sicuro e consapevole.

La preparazione delle medicine con erbe coltivate localmente differisce da quella con erbe acquistate nei negozi. Le erbe commerciali vengono macinate in pezzi piccoli e uniformi, rendendo più precise le misurazioni volumetriche, mentre le erbe locali sono più leggere e ariose, perché mantenute in pezzi più grandi con piccole parti di gambo. Le ricette devono considerare questa differenza, preferendo misurazioni di peso più accurate per entrambe le tipologie di erbe.

La teoria della medicina tradizionale cinese (MTC) offre un quadro concettuale indispensabile per comprendere l’erboristeria asiatica. Fondata sulle antiche filosofie del Yin e Yang e dei Cinque Elementi, essa vede la malattia come un disequilibrio tra forze opposte e complementari, con il corpo umano concepito come un sistema integrato di organi energetici (Zangfu) e sostanze vitali. Gli organi Zangfu, diversi dagli organi anatomici occidentali, rappresentano entità funzionali capitalizzate nel linguaggio della MTC (come Fegato, Milza, Cuore) e sono fondamentali per interpretare i sintomi e agire terapeuticamente.

Tra le cinque sostanze vitali, Qi, Sangue, Jing, fluidi corporei e Shen, il Qi costituisce l’energia fondamentale che anima tutte le cose, visibile nel movimento e nella funzione degli organi e della mente. La teoria del Yin e Yang descrive dualità naturali (freddo e caldo, attività e riposo, interno ed esterno) e la loro interazione determina la salute. Un deficit di Yin o Yang si manifesta in sintomi specifici, come insonnia e sudorazione notturna per lo Yin, o freddo e affaticamento per il Yang.

Il Sangue in MTC non corrisponde esattamente al sangue biomedico, ma include tutte le sostanze nutritive e umidificanti del corpo, come i liquidi corporei che mantengono l’idratazione e il benessere degli organi. Problemi come secchezza, disturbi del ciclo mestruale o disturbi mentali possono indicare uno squilibrio di Sangue. Shen, la mente e lo spirito, è la più sottile delle sostanze vitali e dimora nel Cuore, garantendo coscienza e salute mentale.

Oltre a queste nozioni teoriche, è fondamentale per chi si avvicina all’erboristeria comprendere che la qualità delle erbe dipende molto dall’ambiente di crescita, dal momento della raccolta e dal metodo di essiccazione e conservazione. La relazione con la natura e la comprensione dei cicli stagionali influiscono profondamente sull’efficacia terapeutica. La medicina tradizionale cinese non si limita al trattamento dei sintomi ma mira a ristabilire l’equilibrio dell’intero organismo, considerando il paziente in modo olistico, nel suo rapporto con l’ambiente e le sue emozioni.

Il rispetto delle tecniche di preparazione, la pazienza nell’apprendimento e la collaborazione con professionisti esperti rappresentano i pilastri per una pratica erboristica efficace e sicura. Ogni erba porta con sé non solo principi attivi ma un’energia sottile che va riconosciuta, protetta e valorizzata con cura.

Qual è il ruolo di Jing, dei Cinque Elementi e degli organi Zangfu nella medicina tradizionale cinese?

Nella medicina tradizionale cinese (MTC), Jing rappresenta l’essenza vitale trasmessa dai genitori al momento del concepimento, fondamentale per il processo emotivo e mentale, e costituisce l’essenza stessa della persona. Questa essenza è immagazzinata nei Reni, da cui il termine “Kidney Jing”. La forza del Jing determina fasi cruciali e importanti dello sviluppo fisico e mentale nell’arco della vita, dalla crescita, pubertà, fertilità, menopausa, fino all’invecchiamento. Il Jing si consuma progressivamente, quindi si ricorre a erbe tonificanti del Jing e dei Reni per favorire un invecchiamento armonioso, la vitalità e la longevità. Tra queste erbe si annoverano he shou wu, sesamo nero, gotu kola, ashwagandha, cordyceps, eucommia, noce, schisandra e semi di loto.

La teoria dei Cinque Elementi è una filosofia antichissima che descrive poeticamente il flusso e l’equilibrio della natura e della vita. Questi elementi—legno, fuoco, terra, metallo e acqua—sono associati a stagioni, emozioni, sensi, colori e suoni, oltre che a specifici organi Yin (Zang) e Yang (Fu). Il ciclo di generazione (Sheng) mostra come gli elementi si alimentino a vicenda: il legno nutre il fuoco, il fuoco genera la terra, la terra produce il metallo, il metallo raccoglie l’acqua, e l’acqua fa crescere il legno. Il ciclo di distruzione (Ko) invece evidenzia come uno squilibrio in un elemento possa compromettere un altro, creando effetti a catena sugli organi e sulle funzioni del corpo. Per esempio, una stagnazione del Qi del legno (fegato) può indebolire la terra (milza), causando sintomi come voglie di dolci, debolezza muscolare e peso in eccesso.

Gli organi Zangfu rappresentano un sistema energetico che va oltre la semplice anatomia, essendo legati alla produzione, trasformazione e movimento del Qi, del Sangue e delle sostanze vitali. Essi sono associati a funzioni psicosomatiche: ad esempio, il polmone si manifesta nella pelle e si collega all’emozione del dolore, il fegato alla vista e alla rabbia, il cuore all’energia e alla gioia. I disturbi di questi organi non indicano necessariamente un danno fisico, ma un disequilibrio energetico che si riflette su corpo e mente. La pelle irritata o la difficoltà respiratoria possono così essere interpretate come un blocco del Qi del polmone, piuttosto che un semplice problema cutaneo o respiratorio.

Le erbe medicinali, in questo contesto, vengono classificate secondo le loro proprietà energetiche, che comprendono sapori, temperature, movimenti e azioni terapeutiche. Queste qualità descrivono l’effetto che l’erba ha sull’organismo e la sua personalità intrinseca. Le erbe toniche rafforzano corpo e mente, consolidando l’energia interna per proteggere Qi, Sangue, Yin e Yang, risultando particolarmente utili in condizioni di debolezza e perdita di energia. Tuttavia, il loro uso richiede cautela: non vanno somministrate durante malattie acute o infezioni, poiché potrebbero anche rafforzare agenti patogeni. La loro efficacia si manifesta gradualmente e richiede un uso continuativo per ottenere un effetto cumulativo duraturo.

Comprendere queste dinamiche energetiche è fondamentale per cogliere la complessità della medicina cinese e per applicare correttamente le terapie a base di erbe. La visione olistica che lega Jing, Cinque Elementi, organi Zangfu ed erbe toniche permette un approccio integrato che va oltre la mera sintomatologia, mirando a ristabilire l’armonia interna e a promuovere la salute nel lungo termine.

È importante riconoscere che l’equilibrio energetico è dinamico e influenzato da fattori interni ed esterni, quali emozioni, ambiente e stile di vita. La saggezza della MTC risiede nella capacità di leggere i segnali del corpo e dell’anima, interpretandoli come manifestazioni di squilibri energetici che possono essere corretti con rimedi naturali e pratiche mirate. La salute non è solo assenza di malattia, ma uno stato di equilibrio profondo tra tutte le dimensioni dell’essere.