La corretta acquisizione delle immagini radiologiche delle dita è un aspetto cruciale nella pratica radiologica, poiché consente di visualizzare chiaramente le articolazioni e le ossa di interesse, evitando distorsioni o sovrapposizioni che possano compromettere la diagnosi. Un errore comune nei proiettori di dita è il cattivo allineamento dello spazio articolare e del raggio centrale (CR), che può alterare la qualità dell'immagine, come nel caso in cui non si allinei il raggio centrale parallelamente allo spazio articolare o perpendicolarmente alle falangi. Un esempio tipico è quello in cui la proiezione PA (postero-anteriore) di una mano con dita flesse non mostra la giusta apertura delle articolazioni interfalangee e metacarpo-falangee.

Nel caso in cui il paziente non riesca a estendere completamente la falange, l'utilizzo di una proiezione antero-posteriore (AP) è spesso la soluzione ideale. Questo approccio consente di visualizzare correttamente lo spazio articolare delle falangi senza accorciamenti eccessivi. La mano del paziente va posizionata in modo che le falangi di interesse siano parallele al piano radiografico (IR) e lo spazio articolare sia perpendicolare ad esso. In questo modo, è possibile ottenere un'immagine chiara delle falangi, evitando l'accorciamento e garantendo la visibilità delle articolazioni senza distorsioni.

Una buona pratica consiste nel comprendere quale falange o quale articolazione sia di interesse, così da orientare correttamente la mano. Se necessario, si può elevare il metacarpo (MC) in modo da ottenere l'allineamento ideale, come si può vedere nella figura 4.8, dove le falangi sono correttamente allineate con il piano radiografico. Questo approccio è particolarmente utile quando si lavora con dita non estendibili a causa di fratture o lesioni.

Un altro aspetto cruciale è la rotazione del dito durante la proiezione. Ad esempio, se il dito non è ruotato correttamente di 45 gradi durante una proiezione obliqua PA, si osserva una concavità minore sulla falange e una larghezza uniforme del tessuto molle su entrambi i lati, come indicato nella figura 4.13. Al contrario, una rotazione eccessiva porta a una visibilità distorta delle falangi, con una concavità maggiore su un lato e una convexità sull'altro (figura 4.14).

Il posizionamento errato delle dita vicine è un altro errore comune. La mancata separazione adeguata delle dita può causare una sovrapposizione che compromette la visibilità della falange interessata (figura 4.15). Inoltre, una corretta separazione e una rotazione di 45 gradi sono essenziali per ottenere immagini in cui le articolazioni IP e MCP siano aperte e le falangi non siano accorciate. Qualora la posizione non sia ottimale, come nel caso della figura 4.16, l'immagine risultante mostrerà una chiusura delle articolazioni e falangi accorciate.

Per quanto riguarda la proiezione laterale delle dita, uno degli errori più frequenti è la sovrapposizione di altre dita che impedisce una visione chiara della falange interessata (figura 4.19). Per evitare questo problema, è essenziale stringere la mano in un pugno, in modo che le dita non sovrappongano quella da esaminare. Inoltre, quando si tratta di dita fratturate, è fondamentale utilizzare un dispositivo di estensione posizionato correttamente. Se il dispositivo non può essere collocato proximalmente all'area danneggiata, è consigliabile non forzare l'estensione, poiché potrebbe risultare in una sovrapposizione di altre dita o in una necessità di aumentare la potenza del raggio per penetrare il maggior spessore.

Nel caso della proiezione del pollice, una rotazione interna eccessiva può compromettere la visibilità della falange e del midshaft, come mostrato nella figura 4.25. È necessario evitare questa rotazione per garantire una corretta visualizzazione. Un'allineamento improprio può alterare significativamente i dettagli radiografici, portando a diagnosi errate.

Per ottenere immagini di qualità, è fondamentale comprendere appieno i principi di posizionamento e correzione. I dettagli come l'angolazione del raggio, l'orientamento delle falangi e l'accuratezza della separazione delle dita sono determinanti per il successo dell'esame. La pratica e la comprensione approfondita di questi concetti sono indispensabili per ogni radiologo e per chiunque lavori nel campo delle immagini mediche.

Qual è l'importanza dell'obliquità del polso nelle proiezioni radiologiche del polso?

Le proiezioni radiologiche del polso richiedono una corretta angolazione per visualizzare in modo chiaro le articolazioni e le ossa coinvolte, in particolare per quanto riguarda l'articolazione trapeziotrapezioidale e l'articolazione trapeziocapitate. La gestione dell’obliquità del polso, che rappresenta l'angolo tra il piano del polso e il piano dell'immagine radiologica, è fondamentale per ottenere immagini diagnostiche accurate. Quando il polso viene ruotato lateralmente o medialmente, ciò influisce direttamente sulla visibilità e sull'allineamento delle articolazioni.

Una delle sfide principali nella proiezione obliqua del polso è ottenere il giusto angolo di rotazione. Quando l'obliquità del polso è di 45 gradi, la articolazione trapeziotrapezioidale diventa parallela al piano della radiografia, permettendo di visualizzarla come uno spazio aperto, ma ciò comporta la sovrapposizione del trapezio sul trapezioidale. La rotazione, quindi, deve essere precisa, poiché una variazione in più o in meno di 45 gradi porta alla chiusura di altre articolazioni, come quella trapeziocapitate. Se l'obliquità del polso è inferiore a 45 gradi, la visibilità della giunzione trapeziocapitate inizia a chiudersi man mano che aumenta la rotazione esterna. D’altra parte, un'eccessiva obliquità del polso oltre i 45 gradi causa la chiusura di entrambe le articolazioni trapeziotrapezioidale e trapeziocapitate, con sovrapposizione del trapezio sull’aspetto anteriore del trapezioidale e del trapezio sul capitate.

La gestione dell’obliquità è strettamente legata all’allineamento corretto degli altri segmenti ossei del polso. Un'altra complicazione comune nelle radiografie del polso è la presenza di un errato allineamento dell'asse del terzo metacarpo (MC) con l'avambraccio. Questo può essere il risultato di un'errata rotazione o flessione del polso, che deve essere corretta per garantire una diagnosi accurata.

Le radiografie in proiezione laterale del polso sono anch'esse fondamentali per l'analisi delle articolazioni del polso. La posizione del radio, del capitate e degli altri ossi deve essere valutata con attenzione per evitare distorsioni che potrebbero compromettere la diagnosi. Ad esempio, il margine radiale posteriore che sovrappone una parte del lunato può indicare un errato allineamento o un’eccessiva rotazione del polso. Per ottenere una proiezione laterale corretta, è necessario mantenere la giusta angolazione del polso, evitando che il polso si devii troppo lateralmente o medialmente. Anche la posizione del corpo del paziente e il grado di flessione o estensione del polso influenzano l'immagine radiografica. L’utilizzo di un prolungamento dell’omero e una posizione precisa dell’avambraccio sono cruciali per ridurre errori nella radiografia laterale.

Importante è anche l'analisi delle strutture tessutali morbide, come la striscia di grasso del pronatore, che può rivelare la presenza di fratture nascoste del radio. Un'oscuramento di questa striscia potrebbe essere l’unico segno visibile di una frattura radiale sottile. Una corretta proiezione laterale è necessaria per visualizzare questa striscia in modo chiaro, altrimenti il segno della frattura potrebbe passare inosservato.

Inoltre, l’allineamento tra il pisiforme e la porzione distale dello scafoide è indicativo di un corretto posizionamento laterale del polso. Se la posizione del pisiforme appare anteriore rispetto allo scafoide distale, significa che il polso è stato ruotato esternamente. Al contrario, se il pisiforme appare posteriore allo scafoide distale, è segno di una rotazione interna del polso.

Anche la deviazione del polso, sia radiale che ulnare, deve essere presa in considerazione. La deviazione radiale spinge lo scafoide distale verso l’alto e anteriore, mentre la deviazione ulnare lo spinge verso il basso e posteriore, alterando l’allineamento naturale delle ossa del polso. La corretta gestione di queste deviazioni è essenziale per evitare errori diagnostici nelle radiografie.

Infine, il grado di flessione ed estensione del polso può alterare significativamente l'aspetto delle ossa nelle radiografie. La flessione e l’estensione influiscono sull'angolo tra le ossa metacarpali e il piano del polso, con implicazioni nell'analisi radiografica delle articolazioni.