Il design dei dispositivi OWC (Oscillating Water Column) ha un impatto significativo sull'efficienza della cattura dell'energia dalle onde e sulla protezione delle coste. In particolare, la lunghezza lungo la costa di ciascun dispositivo gioca un ruolo determinante nella sua capacità di protezione e nell’efficienza idrodinamica. Quando questa lunghezza aumenta oltre un certo valore, si osserva una riduzione nella capacità di protezione costiera del dispositivo, a causa del fenomeno della risonanza dell'oscillazione dell'acqua all’interno della camera OWC.

Quando si verifica la risonanza sloshing all’interno della camera OWC nella direzione perpendicolare alla linea di costa, il dispositivo smette di catturare energia dalle onde e il suo coefficiente di riflessione teorico si avvicina al valore massimo di 1. Questo comportamento è indipendente dalla lunghezza della struttura OWC nella direzione lungo la costa. Inoltre, quando si analizzano le forze delle onde sulle pareti del dispositivo, emerge che l’effetto della lunghezza della struttura sulla forza esercitata sulla parete frontale è maggiore per onde che rientrano nel range di frequenze comprese tra 1 e 3,5 k0h. Tuttavia, se la lunghezza aumenta ulteriormente, compaiono dei picchi nelle forze d'onda sulle pareti laterali, che si spostano verso frequenze più basse.

In base a questi risultati, è evidente che la progettazione della lunghezza della struttura OWC deve essere basata sulle condizioni ondose locali del sito di installazione. Solo così è possibile ottimizzare l’efficienza nella cattura dell’energia e garantire una protezione costiera adeguata, minimizzando i carichi sulle pareti del dispositivo.

Un altro aspetto cruciale è lo spessore della parete frontale della camera OWC, che influisce direttamente sulla frequenza di risonanza della colonna d'acqua e, di conseguenza, sull’efficienza idrodinamica del dispositivo. L’aumento dello spessore della parete porta la frequenza di risonanza verso valori più alti, riducendo la larghezza effettiva del range di frequenze per cui l’efficienza è superiore a 0,2. Questo significa che un cambiamento nello spessore della parete non solo altera la frequenza di picco dell'efficienza, ma anche l'area in cui la cattura energetica risulta ottimale.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle boe oscillanti in un sistema ibrido con frangiflutti, è stato esaminato come una disposizione periodica di boe, integrate in una struttura di caisson, possa migliorare l’efficienza complessiva del sistema. L'analisi teorica basata sulla teoria del flusso potenziale lineare divide il problema idrodinamico in due componenti principali: la radiazione delle onde e la diffrazione. La risoluzione di questo sistema, tramite equazioni lineari, fornisce una comprensione approfondita delle caratteristiche di trasmissione e riflessione delle onde nel contesto di boe oscillanti integrate in un frangiflutti.

Anche in questo caso, l’angolo di incidenza delle onde gioca un ruolo fondamentale: al variare dell’angolo, cambia la risposta dinamica del sistema, modificando i coefficienti di trasmissione e riflessione, nonché l’efficienza complessiva di cattura dell’energia. L'effetto di diverse inclinazioni di onde sulla risposta del sistema dimostra come un design ben ottimizzato possa adattarsi alle specifiche condizioni ambientali di un sito, migliorando così le performance energetiche.

L'efficienza del sistema di cattura dell'energia e la protezione delle coste dipendono in modo significativo dal comportamento idrodinamico del dispositivo e dalle sue caratteristiche geometriche. La progettazione accurata e il dimensionamento delle varie componenti del dispositivo, come la lunghezza della struttura OWC e lo spessore delle pareti, sono essenziali per garantire prestazioni ottimali.

Inoltre, va sottolineato che la risonanza sloshing e i fenomeni di riflessione delle onde devono essere accuratamente controllati per evitare che l'efficienza del sistema si riduca drasticamente. Questo significa che le strutture OWC non sono solo dispositivi di cattura dell'energia, ma devono anche svolgere un ruolo critico nella gestione delle forze ondose, minimizzando l’impatto sulle infrastrutture costiere.

Quali sono i progressi della ricerca sulle strutture marine multifunzionali?

Le strutture marine multifunzionali, che integrano più funzioni in un'unica piattaforma, stanno guadagnando sempre più attenzione nell'ambito delle energie rinnovabili offshore e della protezione costiera. Queste strutture non solo sono progettate per sfruttare l'energia del mare, ma possono anche servire come barriere protettive, sistemi di stoccaggio energetico e persino come piattaforme per attività di ricerca e altre infrastrutture marine. La ricerca su queste tecnologie si sviluppa in diverse direzioni, con particolare attenzione alle strutture galleggianti e a quelle integrate nel fondale marino, che devono rispondere efficacemente alle sfide ambientali e ingegneristiche.

Il crescente interesse per l'energia marina, in particolare per l'energia delle onde e delle maree, sta stimolando l'innovazione nelle tecnologie che mirano a catturare queste risorse naturali. Tuttavia, la progettazione di queste strutture richiede una comprensione approfondita delle interazioni idrodinamiche tra le onde e le strutture stesse. La performance di tali dispositivi dipende fortemente dalle condizioni specifiche del sito, come la profondità del mare, le caratteristiche del fondale e l'orientamento delle onde.

Un esempio di questo approccio è l'uso delle colonne d'acqua oscillanti (OWC, Oscillating Water Columns) che rappresentano una delle soluzioni più promettenti per la conversione dell'energia marina in energia elettrica. Le OWC sfruttano il movimento delle onde per comprimere l'aria all'interno di una camera e farla passare attraverso una turbina, producendo così energia. La progettazione e l'analisi di questi sistemi sono complesse, in quanto devono considerare l'efficienza idrodinamica e la resistenza strutturale alle forze generate dalle onde.

Per migliorare la performance dei dispositivi a OWC, sono stati sviluppati modelli teorici che simuleranno il comportamento idrodinamico in presenza di diverse condizioni di mare. Tra questi, uno degli approcci più avanzati è l'integrazione di più camere OWC in un array, il che aumenta l'efficienza complessiva di conversione dell'energia delle onde. Tuttavia, la complessità dei modelli matematici cresce con l'aggiunta di variabili come l'angolo di incidenza delle onde, la configurazione delle camere e l'interazione con altre strutture marittime, come le barriere frangiflutti o i reef corallini.

Un altro aspetto fondamentale nella progettazione di strutture marine multifunzionali è la protezione contro le condizioni estreme, come tempeste e alte maree. L'ingegneria delle OWC deve prevedere anche il monitoraggio e la protezione delle strutture stesse, in quanto le forze generate dalle onde in condizioni di mare mosso possono compromettere la loro stabilità e longevità. I dispositivi protettivi, come i rivestimenti anti-abrasione o i sistemi di ancoraggio avanzati, sono quindi essenziali per garantire la durabilità e l'efficacia dei dispositivi nel lungo periodo.

La ricerca continua a concentrarsi sul miglioramento della robustezza e dell'efficienza di queste strutture, affrontando anche sfide legate all'installazione e alla manutenzione in ambienti marini remoti e difficili da raggiungere. Inoltre, l'integrazione di queste tecnologie con altri sistemi energetici, come quelli eolici o solari, potrebbe portare alla creazione di impianti ibridi che massimizzano l'efficienza complessiva della produzione energetica marina.

In questo contesto, non bisogna trascurare l'importanza dell'analisi del sito di installazione. La topografia del fondale marino, come la presenza di reef o la profondità variabile, può influire notevolmente sul rendimento delle strutture. La simulazione delle interazioni tra le onde e il fondale, ad esempio, può portare a soluzioni più ottimali in termini di posizionamento delle strutture, evitando così danni strutturali o riducendo l'impatto ambientale. È quindi essenziale che i progetti di queste strutture siano accompagnati da studi preliminari dettagliati delle condizioni ambientali e idrodinamiche locali.

In sintesi, la progettazione e la ricerca sulle strutture marine multifunzionali sono fondamentali per il futuro delle energie rinnovabili offshore. La loro capacità di adattarsi a diversi contesti ambientali, combinata con un'efficace gestione delle risorse energetiche e delle forze naturali, rappresenta una delle sfide ingegneristiche più stimolanti del nostro tempo.