L'innovazione nei modelli di business può sembrare, a prima vista, un processo complesso e difficile da comprendere. Tuttavia, un'analisi più profonda delle modifiche strutturali a modelli aziendali esistenti dimostra che un approccio metodico, anche nei casi in cui sembrano semplici aggiustamenti o cambiamenti minimi, può portare a risultati sorprendenti. Questo processo, spesso definito come "manipolazione grammaticale", riguarda la modifica dei componenti essenziali di un modello aziendale, creando nuove alternative che si adattano meglio alle esigenze del mercato o che offrono nuove opportunità di crescita.
Prendiamo ad esempio il caso di UPS, che nel descrivere la propria attività di raccolta e consegna pacchi ha scelto di focalizzarsi su un numero limitato di componenti: i veicoli, i conducenti, i magazzini e le aeree di consegna. Tuttavia, immaginando come ogni componente potrebbe essere modificato, emergono immediatamente numerose alternative. Se per esempio, invece di utilizzare solo camion marroni, UPS decidesse di integrare biciclette o droni per le consegne in aree urbane, sarebbe possibile ridurre il costo delle operazioni e migliorare l'efficienza. Allo stesso modo, la possibilità di offrire un sistema di deposito temporaneo dei pacchi, in aree protette dove i residenti non vogliono che i pacchi siano lasciati sul loro pianerottolo, sarebbe una modifica che risolverebbe problemi di sicurezza e migliorerebbe l'esperienza del cliente. Tale "tinkering" grammaticale non si limita solo ad aggiungere nuove tecnologie, ma riguarda anche il ripensare l'intero processo e la sua logistica.
Un altro esempio interessante riguarda Marriott, che negli anni '90 ha costruito il proprio successo attorno al noleggio di camere d’albergo. Seppur il concetto di base fosse semplice, la varietà di opzioni di servizio, tra cui camere per viaggiatori d'affari, per vacanzieri o per soggiorni prolungati, ha permesso all'azienda di adattarsi a nicchie di mercato diverse. L'idea di rendere le camere non solo luoghi per dormire, ma anche spazi dove i clienti potessero svolgere altre attività, come riunioni o eventi sportivi, ha offerto un ulteriore valore che ha trasformato l’esperienza alberghiera. Questo approccio di adattare le caratteristiche di base, come la durata del soggiorno o il tipo di servizio, ha reso Marriott un leader nell'industria dell’ospitalità, sfruttando la flessibilità e la diversificazione.
La forza di questi esempi risiede nell'abilità di vedere il potenziale nascosto dietro ogni parte di un modello di business. La chiave per sviluppare idee innovative risiede proprio nel guardare ogni elemento del processo come qualcosa che può essere cambiato, migliorato o addirittura reinventato. Ciò che può sembrare una modifica marginale, come la gestione dei pacchi o la durata del soggiorno, potrebbe infatti portare a enormi guadagni in termini di efficienza, soddisfazione del cliente o riduzione dei costi.
Le innovazioni non sempre provengono da idee completamente nuove o rivoluzionarie. Spesso, i più grandi successi derivano dall'osservazione attenta di ciò che esiste già e dal tentativo di farlo meglio. Ad esempio, prodotti come il Teflon, creato da DuPont, o i Post-it di 3M sono nati da idee che inizialmente sembravano fallimenti. La chiave era nella capacità di vedere il potenziale nascosto nelle difficoltà, proprio come nel caso della pallina NERF, che è stata creata quasi per caso da Parker Brothers, quando un prototipo di pallone da pallavolo non funzionò come previsto. Questo approccio mentale, che permette di apprezzare le possibilità nascoste dietro gli errori, ha portato a creazioni di successo che hanno segnato la storia del mercato.
Un altro aspetto fondamentale che emerge da questi esempi è la rilevanza di ascoltare le persone comuni, non solo gli esperti. A volte, le soluzioni ai problemi più urgenti possono venire da chi lavora sul campo, come nel caso dell'operatore di bulldozer che, durante un progetto di ingegneria civile, intuì che il terreno non avrebbe retto il peso della strada. I suoi consigli furono ignorati, ma alla fine il suo giudizio si rivelò corretto. Questo esempio sottolinea l'importanza di essere aperti alle osservazioni di chi ha esperienza pratica, piuttosto che fare affidamento esclusivamente su teorie o esperti distanti dalla realtà operativa.
Sebbene la creatività sembri spesso essere senza limiti, la ricerca ha dimostrato che imporre delle restrizioni può stimolare risultati migliori. L'introduzione di vincoli può costringere le persone a pensare in modo più strategico e innovativo, portando a soluzioni più efficaci e adattabili. Questa forma di "creatività strutturata" è stata applicata in vari settori, compreso quello farmaceutico, dove un manager ha scoperto che i suggerimenti generati da un team di 500 persone, senza limiti o indicazioni, erano per lo più irrilevanti rispetto alla strategia complessiva dell'azienda. La chiave era trovare il giusto equilibrio tra libertà creativa e direzione strategica.
Inoltre, il concetto di "essere il cliente" è cruciale. Le aziende spesso progettano prodotti o servizi pensando a se stesse o a persone simili ai loro dipendenti, ma non si può dimenticare che l'utente finale è molto diverso. Ad esempio, studenti MBA che progettano idee di crescita possono focalizzarsi su soluzioni che si adattano solo a persone di una fascia d'età specifica, limitando così la portata delle loro idee. È essenziale considerare una varietà di esperienze, soprattutto quelle dei clienti provenienti da diversi background, per ampliare le opzioni di crescita.
Le difficoltà, come le recessioni o le pandemie, sono spesso visti come ostacoli, ma in realtà offrono anche l'opportunità di rivedere il modello di business e innovare. Le aziende che sono riuscite a pivotare, adattandosi rapidamente alle circostanze cambianti, hanno dimostrato che anche in tempi difficili possono emergere opportunità durevoli.
Infine, molte delle migliori idee innovative nascono dal bisogno personale di risolvere un problema. Innumerevoli inventori hanno creato prodotti che rispondevano a esigenze proprie, come nel caso degli utensili Good Grip di Sam Farber, sviluppati per aiutare la moglie con l'artrite. La necessità personale come motore di innovazione è stata un elemento ricorrente nelle storie di successo aziendali, ed è una lezione che non va mai dimenticata.
Come l'Innovazione e la Creazione di Nuovi Prodotti Possono Generare Crescita Organica
Molte delle innovazioni che oggi consideriamo fondamentali sono nate da idee concepite per risolvere problemi individuali. Il Sunfish, per esempio, nasce come una modifica alla Sailfish, originariamente progettata con una superficie piatta per scopi nautici. La sua popolarità superò rapidamente quella della Sailfish, che non è più in commercio. In modo simile, George Ballas ideò il Weed Eater per migliorare la qualità della sua manutenzione del prato, e Gatorade fu sviluppato per contrastare la disidratazione tra gli atleti dell'Università della Florida. Questi esempi ci insegnano che spesso le idee di prodotto nascono da necessità individuali, ma hanno il potenziale di far crescere le aziende se queste sono pronte ad adattarsi e a cogliere le opportunità.
Un altro approccio che ha guadagnato terreno negli ultimi anni è l'innovazione aperta, o crowdsourcing. Le aziende, come Dell con il suo programma Idea Storm, hanno permesso ai clienti di partecipare al processo di innovazione. Con il coinvolgimento di utenti selezionati, che Eric Van Hippel definisce "lead users", le aziende possono ottenere vantaggi cruciali in termini di miglioramento del design e dei prototipi, sebbene vi sia anche il rischio di svelare i propri piani ai concorrenti.
Oltre a questo approccio interno, molte imprese si rivolgono a specialisti esterni per sviluppare nuovi prodotti. Un esempio emblematico di questo è IDEO, che ha costruito una reputazione internazionale proprio su questo modello. Per stimolare la creatività, IDEO attinge da un ampio bacino di talenti provenienti da vari ambiti e possiede anche un "armadio delle cose interessanti", dove oggetti insoliti vengono utilizzati per sollecitare il pensiero innovativo. Una delle invenzioni più notevoli di questa azienda è stata l'ideazione di una cerniera per i personal computer, che ha rivoluzionato il design dei dispositivi mobili.
Negli ultimi anni, molte aziende hanno anche trovato un grande vantaggio nell'espandere i loro canali di vendita. Ad esempio, le vendite attraverso canali digitali hanno permesso a numerose aziende di raggiungere un pubblico globale, ma recentemente, anche marchi digitali puri hanno iniziato ad aprire negozi fisici. I risultati iniziali sono stati positivi, ma è emerso che i benefici derivanti dall'aggiunta di nuovi canali potrebbero non essere sempre duraturi. L'apertura di canali digitali permette alle aziende di raggiungere persone in aree remote a costi contenuti, ma la sostenibilità del modello dipende fortemente dalla disponibilità di connessioni internet e da fattori locali.
Un altro concetto che si è rivelato utile è la spinta a "comprare in previsione", come nel caso degli acquisti in vista di eventi climatici estremi. La necessità di approvvigionarsi prima di un uragano o di una tempesta spesso porta i consumatori a fare scorte di beni come latte o materiali da costruzione. Sebbene l'acquisto di materiali come il legno compensi una reale necessità, è interessante osservare come la semplice pubblicità possa stimolare acquisti di massa, come nel caso della famosa campagna "Got Milk?", che ha invertito il declino delle vendite di latte in California con un messaggio che evocava la privazione di questo prodotto quotidiano.
Tuttavia, molte innovazioni sono nate troppo presto, come quelle presentate in Star Trek, che oggi sono realtà grazie alla tecnologia. La storia ci insegna che molte invenzioni non hanno avuto successo a causa di una tecnologia ancora non sufficientemente sviluppata. Ad esempio, l'Iridium Satellite Phone, un precursore dei telefoni cellulari, era troppo costoso e ingombrante per avere un impatto significativo al momento del suo lancio. Ancora oggi, possiamo osservare come alcune innovazioni siano bloccate da limiti tecnologici che vengono superati solo anni dopo.
Quando un prodotto non ha successo, vi sono diverse strategie per modificarlo e dargli nuova vita. La soluzione potrebbe essere semplice, come ridurre il numero di utensili su una cintura da cucina, trasformando un'idea apparentemente bizzarra in un prodotto pratico e apprezzato. A volte basta solo un piccolo aggiustamento per rendere qualcosa che inizialmente sembrava inutile un successo commerciale. Analogamente, molte aziende hanno ottenuto ottimi risultati differenziandosi dalla concorrenza, come nel caso di Perdue, che ha alimentato il suo pollo con semi di girasole per dargli un aspetto più sano, pur non offrendo reali benefici nutrizionali. Così facendo, ha creato una percezione di valore che ha stimolato la domanda.
Non tutte le innovazioni devono essere radicali. In effetti, le innovazioni più piccole ma continuative possono avere un impatto maggiore nel lungo periodo. Per esempio, l'aggiunta di un manico a una bottiglia di ossigeno o il miglioramento dei tempi di consegna possono portare a un aumento significativo delle vendite. Le aziende che puntano su piccole modifiche costanti ai loro prodotti spesso ottengono risultati straordinari, come se stessero accumulando piccole vittorie. Un approccio che premia il miglioramento incrementale può risultare più vantaggioso rispetto alla ricerca incessante di innovazioni rivoluzionarie.
È cruciale anche comprendere che non tutte le innovazioni sono uguali. Alcune sono continuative e mirano a migliorare prodotti già esistenti, mentre altre sono discontinuative e hanno il potenziale di cambiare radicalmente un'intera categoria di mercato. Le aziende devono trovare un equilibrio tra queste due tipologie di innovazione, bilanciando il rischio e le opportunità. La creazione di una gamma di prodotti innovativi che vanno da quelli più semplici a quelli più radicali permette alle aziende di diversificare il rischio e di stimolare la crescita a lungo termine.
Come Ottimizzare la Crescita Organica del Cliente: Il Valore a Lungo Periodo e il Viaggio del Consumatore
Il valore a lungo termine di un cliente per un'azienda è una variabile fondamentale per qualsiasi strategia di marketing mirata alla crescita organica. In particolare, le imprese come CVS, che offrono servizi e prodotti di largo consumo, devono considerare non solo i guadagni a breve termine, ma anche l'influenza delle scelte dei clienti sul loro ritorno economico futuro. Se un cliente, ad esempio, trova una CVS nelle vicinanze della sua abitazione o luogo di lavoro e si trova soddisfatto del servizio, la probabilità che continui a fare acquisti e che lo faccia per anni è elevata. Con il passare del tempo, questo valore si moltiplica, considerando l’aumento del reddito, i problemi di salute legati all'età e l’espansione dei servizi, come le offerte di MinuteClinic. Tuttavia, esiste un’incompatibilità di incentivi tra la singola CVS locale, che cerca di generare ricavi a breve termine, e la CVS come azienda, che deve pensare alla sostenibilità e alla crescita a lungo termine. Questa disparità è un concetto fondamentale per comprendere come una strategia di marketing debba adattarsi a entrambe le necessità, localizzate e globali.
Una formula che consente di calcolare il valore di un cliente nel lungo periodo (Customer Lifetime Value, CLV) in maniera semplice è la seguente:
dove m rappresenta il margine netto, r è il tasso di retention, e i è il tasso di sconto. La formula dimostra chiaramente l'importanza del tasso di retention, che è decisivo per mantenere e accrescere il valore di un cliente nel tempo. Ad esempio, un cliente potrebbe valere da due a tre volte la sua spesa iniziale, a seconda della continuità della sua relazione con l’azienda. Tuttavia, la retention (spesso determinata dalle strategie di marketing) risulta essere più significativa del tasso di sconto, che invece dipende maggiormente dalle decisioni di "ingegneria finanziaria". In altre parole, è la fidelizzazione che genera valore duraturo, mentre i meccanismi finanziari possono solo ottimizzare i ricavi.
In aggiunta, la crescita dei margini nel tempo ha un impatto notevole sul valore complessivo di un cliente. Con modesti tassi di crescita, come ad esempio un 2% annuo, un cliente con tassi di retention elevati (come il 90%) può far lievitare significativamente il proprio valore, arrivando a più di cinque volte il suo valore iniziale dopo qualche anno. Tali incrementi si riflettono in un successo più ampio per l'impresa, non solo in termini di ricavi immediati, ma anche nella costruzione di una base clienti solida e fidelizzata.
La questione della acquisizione di nuovi clienti è anch’essa cruciale per il successo a lungo termine di qualsiasi azienda. L’acquisizione non dipende solo dal contesto economico o dalla qualità del prodotto, ma anche da come il percorso del cliente, dal primo contatto fino all’acquisto (e oltre), è strutturato. Il "viaggio del cliente" è una rappresentazione di questo percorso che aiuta a identificare e ottimizzare i vari passaggi attraverso i quali un consumatore passa prima di diventare cliente e, successivamente, un cliente fedele. Questo viaggio non è sempre lineare. Sebbene spesso sia descritto come sequenziale, in realtà può essere ciclico e non monotono. Ad esempio, un cliente può passare da uno stadio di consapevolezza a uno di interesse, e da lì a una decisione di acquisto, ma può anche entrare nel ciclo di acquisto a partire da una promozione speciale o da un’esigenza immediata.
Il primo stadio del percorso è la consapevolezza. In questa fase, le persone vengono a conoscenza di un prodotto o servizio attraverso pubblicità, passaparola, o tramite la presenza dell'azienda nel mercato. L'incremento della consapevolezza è un passo fondamentale, ma non sufficiente per garantire che un consumatore si trasformi in cliente. Dopo aver preso coscienza di un’offerta, il consumatore passa alla fase successiva di considerazione, dove inizia a valutare se il prodotto risponde alle sue necessità e se è una buona opzione per lui. L'importanza di questa fase è evidente, poiché determina in larga misura se il cliente procederà all’acquisto.
Molti modelli di viaggio del consumatore sono basati su un numero limitato di stadi, che rendono facile la comprensione, ma non sempre sono in grado di coprire tutte le sfumature del comportamento del consumatore. A volte un cliente non si sofferma sulla fase di considerazione ma si sposta direttamente alla prova del prodotto, spinto da una necessità immediata, come nel caso di beni da impulso o quando il prodotto è percepito come una "necessità urgente". In questi casi, la disponibilità del prodotto gioca un ruolo cruciale, e i canali di distribuzione convenienti sono determinanti nel facilitare la decisione.
Altri fattori che influenzano il viaggio del cliente includono la fase di pausa e contemplazione, che è spesso trascurata, ma che gioca un ruolo chiave nel processo decisionale. Dopo l’intenzione di acquisto, molti clienti si prendono del tempo per riflettere, per valutare alternative o per aspettare condizioni più favorevoli, come sconti o disponibilità immediata. La capacità di stimolare una ripresa del viaggio in questa fase può fare la differenza tra una vendita persa e una conclusa con successo.
Nel punto di acquisto, i consumatori possono anche incontrare ostacoli fisici o psicologici che li fermano. Un prodotto mal esposto, un cattivo servizio al cliente, o una transazione complicata possono portare alla fine del viaggio. Tuttavia, se il cliente supera questi ostacoli e prosegue nel processo, è probabile che il risultato finale sia una transazione positiva, che potrebbe anche dar luogo a una relazione duratura.
Infine, è cruciale considerare il periodo tra l'acquisto e l'uso del prodotto, che spesso viene ignorato. Questo intervallo può cambiare le aspettative e i desideri del consumatore, influenzando la sua soddisfazione finale e la probabilità che continui ad acquistare o a raccomandare il prodotto. La tempistica della consegna, così come la qualità dell’esperienza d'uso, sono elementi che possono determinare il successo o il fallimento di una relazione cliente-azienda a lungo termine.
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