L'architettura non è solo una questione estetica, ma un elemento fondamentale per il miglioramento della qualità della vita urbana. La progettazione di edifici residenziali e spazi pubblici, in particolare nelle aree in fase di rigenerazione, diventa una risorsa essenziale non solo per rispondere ai bisogni abitativi, ma anche per promuovere un ambiente che stimoli la connessione sociale e il benessere. In questo contesto, il progetto Aqualuna e le soluzioni adottate da 3XN per il quartiere East Bayfront di Toronto offrono spunti significativi sulla capacità dell'architettura di agire come motore di cambiamento sociale.

Quando il team di 3XN ha preso in considerazione il progetto Aqualuna, ha puntato a creare un edificio che non fosse solo un contenitore residenziale, ma un elemento distintivo nel panorama urbano, capace di promuovere la qualità della vita dei suoi abitanti. La disposizione degli spazi, l'orientamento delle terrazze e l'integrazione del design con l'ambiente circostante sono scelte che riflettono una profonda comprensione delle dinamiche sociali e ambientali. Questo approccio ha reso Aqualuna un edificio non solo di lusso, ma anche un esempio di come l'architettura possa rispondere a sfide ecologiche e sociali.

Il progetto di Aqualuna, che si inserisce nel contesto più ampio del quartiere East Bayfront, ha il merito di combinare l’innovazione architettonica con una riflessione più profonda sulle relazioni tra gli edifici e le persone che li abitano. L'orientamento delle terrazze e la configurazione del "valle" che caratterizza la skyline, come descritto da Opdal, sono progettati non solo per ottimizzare la vista e la luce naturale, ma anche per favorire l'integrazione di un progetto di edilizia sociale a bassa rendita, evitando l’isolamento dell’edificio rispetto al contesto urbano circostante. In questo senso, l'architettura diventa uno strumento per migliorare l'accessibilità, la visibilità e la connessione tra le diverse tipologie di abitazioni.

Inoltre, l’uso delle “interruzioni termiche” per ridurre la dispersione energetica negli edifici rappresenta un aspetto di innovazione tecnica che riflette la crescente attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica. Questo approccio ha migliorato notevolmente la performance energetica degli edifici residenziali, un aspetto fondamentale per affrontare le sfide ambientali moderne, dove la progettazione deve rispondere non solo alle esigenze abitative, ma anche alle necessità ecologiche.

Un altro elemento distintivo è la capacità di 3XN di imparare dai progetti passati per migliorare le soluzioni future. La ricerca continua su materiali, acustica e l'uso dei sensori per monitorare come gli spazi vengano effettivamente utilizzati è un approccio che consente agli architetti di adattare i propri progetti in base alle necessità reali degli utenti. Questo tipo di ricerca, condotta anche dal gruppo GXN, porta alla creazione di edifici che non solo rispondono alle esigenze estetiche, ma si adattano anche alle esigenze sociali e comportamentali delle persone che li abitano.

La progettazione di edifici come Aqualuna non è solo una questione di forma e funzione, ma di come queste due dimensioni si intrecciano per rispondere alle dinamiche sociali di una città in evoluzione. La scelta di realizzare spazi comuni che incoraggiano l'interazione, come le terrazze e le aree di raccolta, dimostra come l'architettura possa diventare un elemento di coesione sociale, favorendo la creazione di comunità più forti e interconnesse. Le terrazze, progettate per ospitare momenti di socializzazione, rappresentano una risposta diretta alla crescente domanda di spazi che non solo soddisfino le necessità abitative, ma che siano anche in grado di creare un senso di appartenenza.

Tuttavia, la qualità di questi spazi dipende non solo dall'architettura, ma anche dalla pianificazione urbana che li circonda. In questo caso, il progetto di Waterfront Toronto (WT) ha il compito cruciale di garantire che la città che si sviluppa attorno a questi edifici non sia solo un agglomerato di strutture moderne, ma un ambiente vivibile che risponda alle esigenze di tutti i suoi abitanti. Paul Bedford, presidente del comitato di revisione del design di WT, sottolinea che, sebbene l'architettura sia fondamentale, ciò che davvero farà la differenza sarà la qualità degli spazi pubblici che definiscono il contesto urbano.

Questa attenzione alla qualità dello spazio pubblico è un aspetto che merita di essere approfondito. Gli edifici residenziali, pur essendo progettati per offrire comfort e privacy, non possono esistere senza un contesto urbano che ne faciliti l'integrazione con il resto della città. L'accessibilità, la mobilità, la presenza di aree verdi e la qualità dell'ambiente urbano sono tutti elementi che determinano il successo di un progetto residenziale e, più in generale, il benessere dei suoi abitanti.

È cruciale comprendere che l'architettura non è solo una questione di estetica e funzionalità, ma anche di interazione sociale e qualità della vita. La progettazione di edifici e spazi pubblici deve tener conto delle necessità della comunità che li abiterà e della loro capacità di adattarsi ai cambiamenti della città. Un'architettura che risponde a queste esigenze, come dimostrano i progetti di Aqualuna e T3, è un'architettura che contribuisce a creare città più vivibili, più sostenibili e più interconnesse.

Come la progettazione architettonica può trasformare gli spazi urbani: una riflessione sui progetti di SO–IL e Tankhouse

La crescente tendenza a rendere gli spazi interni sempre più privatizzati, come osservato da Liu, ha portato a un cambiamento radicale nell’approccio alla progettazione degli edifici. Le facciate si sono evolute, diventando un sottile confine tra l'interno e l'esterno, con la preoccupazione di assorbire tutto lo spazio che una volta era destinato a scopi collettivi. L'architettura, in questo contesto, deve rispondere alla sfida di creare ambienti che non solo siano funzionali ma anche in grado di promuovere l’interazione sociale. Questo è il punto di partenza dei progetti di SO–IL, in particolare con la sua proposta tiNY, un progetto che sfida la tradizionale separazione tra spazi privati e pubblici.

TiNY, concepito come una serie di unità disposte attorno a un'unica corsia di circolazione aperta, rappresenta una visione radicale rispetto ai corridoi bui e angusti tipici di altri edifici. La disposizione degli appartamenti in tiNY, con una parte del progetto situata tra balconi e una corsia di circolazione centrale, non solo ottimizza lo spazio ma favorisce anche la ventilazione incrociata, un aspetto fondamentale, soprattutto nei climi più caldi. Ogni unità, pur occupando una porzione relativamente ridotta del volume complessivo, beneficia di una disposizione che enfatizza la luce naturale e la ventilazione, migliorando la qualità della vita degli abitanti.

Il progetto ha suscitato interesse in altre località, come Léon, in Messico, dove le sfide urbane, simili a quelle di New York, spingono a ripensare le modalità di costruzione e la distribuzione degli spazi. In questa città, il progetto Las Americas ha introdotto 56 unità abitative disposte in una configurazione a figura otto attorno a due cortili, migliorando l’interazione sociale e la qualità dell'ambiente residenziale. L'idea di reintrodurre spazi pubblici all'interno degli edifici, come i cortili comuni, non solo risponde alla necessità di ottimizzare gli spazi esterni ma diventa anche un importante strumento per incentivare la comunità.

Uno degli aspetti più innovativi di SO–IL è stato quello di sfidare le convenzioni tradizionali riguardanti l’uso degli spazi non edificabili. A New York, ad esempio, la legge prevede che una certa percentuale del terreno rimanga "libera", ma SO–IL ha deciso di rendere questi spazi vuoti aree centrali di aggregazione sociale. Nei progetti come 450 Warren, a Brooklyn, queste aree aperte non sono semplicemente un residuo inutilizzato, ma diventano cortili centrali e giardini comuni, creando un valore aggiunto per la comunità. Queste scelte progettuali, pur non essendo tradizionalmente sfruttabili dal punto di vista della superficie edificata, aumentano il valore dell’intero sviluppo.

Tuttavia, la visione innovativa di SO–IL non sempre si scontra con l'approvazione dei finanziatori. Nella sua esperienza con Tankhouse, Mendez e Alison-Mayne si sono trovati a dover affrontare l’ostacolo delle normative bancarie e dei calcoli dei costi di costruzione, che hanno inizialmente bocciato il progetto per via di un rapporto non conveniente tra superficie esterna e superficie vendibile. Nonostante questo, la convinzione che un ambiente progettato con attenzione alla comunità e alla qualità della vita possa avere un valore superiore alle misurazioni convenzionali ha spinto avanti il progetto, che alla fine ha avuto successo, vendendo tutte le unità.

Il concetto di "bene comune" che emerge da questi progetti è fondamentale. Non si tratta più solo di costruire edifici, ma di pensare a come questi edifici possano rispondere alle esigenze delle persone che li abiteranno. Il benessere della comunità, la creazione di spazi di interazione sociale, la possibilità di vivere in un ambiente che stimoli il contatto e il dialogo, sono tutti elementi che sono stati integrati in progetti come quelli di SO–IL e Tankhouse. Inoltre, l’importanza di avere una progettazione che non si limiti a "progettare per l’edificio" ma che consideri l’edificio come parte di un contesto sociale più ampio è evidente in ogni fase di questi lavori. L'architettura non deve solo rispondere alle normative tecniche e urbanistiche, ma deve essere in grado di creare valore umano attraverso spazi che facilitano l'incontro, l’inclusione e la qualità della vita.

In definitiva, il progetto architettonico, quando abbandona la concezione di spazio come mera funzione, diventa strumento di innovazione sociale e urbana. Spazi che si allontanano dalla convenzionalità, che utilizzano il "non costruito" come elemento di valore, creano una nuova percezione della città, dove la connessione tra gli abitanti diventa il fulcro stesso dell'edificio. In questo modo, anche le normative più restrittive possono essere superate, aprendo la strada a una nuova visione dell’architettura che risponde alle esigenze sociali contemporanee.