Nelle proiezioni craniche o mandibolari posteroanteriori (PA) o anteroposteriori (AP), una corretta relazione tra l’angolazione del raggio centrale (CR) e l’allineamento della linea orbitomeatale (OML) è fondamentale per garantire immagini diagnostiche accurate. Un allineamento scorretto tra CR e OML compromette la sovrapposizione prevista tra le creste petrose e i margini orbitali superiori, alterando così l’aspetto anatomico atteso.

Quando le creste petrose risultano inferiori rispetto ai margini orbitali superiori in una proiezione cranica traumatica AP, il CR è stato inclinato troppo in direzione cefalica. È necessario ridurre l’angolazione cefalica, ossia inclinarla caudalmente, per correggere la proiezione. Al contrario, se le creste petrose sono superiori rispetto ai margini orbitali, il CR non è stato inclinato a sufficienza in senso cefalico, e occorre aumentare tale angolazione.

Nel caso della mandibola, per ottenere una proiezione PA o AP accurata, il paziente deve chiudere completamente la bocca, mantenendo denti e labbra a contatto. Se questa posizione non viene raggiunta, i rami mandibolari appariranno allungati. In situazioni in cui il paziente non è in grado di chiudere la bocca — come in caso di sospetta frattura del ramo — si può inclinare leggermente il CR in senso cefalico per ridurre l’allungamento e ottenere una migliore perpendicolarità tra il CR e l’asse lungo dei rami mandibolari. Questo accorgimento comporterà una maggiore sovrapposizione dei condili mandibolari con i processi mastoidei.

Un altro aspetto cruciale è l’allineamento del piano sagittale mediano con l’asse lungo del recettore d’immagine (IR). Questo permette di evitare la rotazione del cranio o della mandibola, garantendo che il setto nasale osseo si presenti correttamente centrato nel campo d’esposizione. Anche un’inclinazione minima della testa può causare un disallineamento tra CR e le strutture anatomiche, distorcendo le relazioni previste e rendendo impossibile una collimazione stretta.

In fase di analisi delle immagini, si possono identificare diversi errori frequenti. Ad esempio, una maggiore distanza tra il margine orbitale laterale e la corticale cranica laterale da un lato rispetto all’altro indica una rotazione del viso verso il lato opposto. Le creste petrose inferiori ai margini orbitali superiori suggeriscono che il mento non è stato sufficientemente abbassato per portare la OML perpendicolare all’IR. In questo caso, occorre ruotare il viso fino ad allineare il piano sagittale perpendicolare all’IR e abbassare il mento fino a ottenere la perpendicolarità della OML.

Quando il mento è stato abbassato più del necessario, le creste petrose e le piramidi risultano localizzate nella metà superiore delle orbite, mentre il meato acustico interno può risultare oscurato. In queste situazioni è necessario estendere il collo, allontanando il mento dal torace, fino ad allineare correttamente la OML.

Per le proiezioni assiali craniche secondo il metodo di Caldwell, l’inclinazione del CR deve essere adattata in base alla possibilità del paziente di flettere il mento. Se non è possibile ottenere una perpendicolarità completa della OML rispetto all’IR, si deve prima angolare il CR in modo da renderlo parallelo alla OML, e successivamente inclinare il CR di 15 gradi: caudalmente per le proiezioni PA, cefalicamente per le AP. Questo consente di mantenere la corretta relazione tra CR e OML anche in condizioni traumatiche in cui la mobilità del paziente è limitata.

Nel caso specifico di pazienti immobilizzati con collare cervicale, la variazione dell’angolazione necessaria per rendere il CR parallelo alla OML dipende dall’elevazione del mento imposta dal collare. Solitamente, questa angolazione varia tra i 10 e i 15 gradi caudalmente. A partire da questa inclinazione, si aggiungono ulteriori 15 gradi in direzione cefalica per ottenere la proiezione assiale AP secondo Caldwell.

È importante notare che un’eccessiva inclinazione del CR o una flessione eccessiva del mento può causare la visualizzazione anomala delle strutture orbitali e la perdita di visibilità delle strutture centrali, come il dorso della sella e i clinoidi anteriori, che possono proiettarsi nei sen

Come Analizzare le Proiezioni Addominali in Radiografia: Posizionamento e Correzioni per Neonati, Bambini e Adulti

L'analisi delle proiezioni addominali in radiografia è essenziale per ottenere immagini diagnostiche precise e affidabili. Un errore comune durante l'esecuzione di queste proiezioni è il posizionamento errato del paziente, che può alterare la simmetria delle strutture anatomiche visibili nell'immagine. Per esempio, se la distanza tra i pedicelli e i processi spinosi è maggiore su un lato della vertebra rispetto all'altro, ciò indica che il lato con la distanza più corta è quello in cui il paziente è posizionato più lontano dal rilevatore di immagine (IR). Questo fenomeno può essere osservato anche quando le ali iliache non sono simmetriche: la parte più stretta delle ali iliache indica il lato del paziente che è più lontano dall'IR.

In un'immagine AP dell'addome di un neonato, se la distanza tra i pedicelli sinistri e i processi spinosi è maggiore rispetto a quella dei pedicelli destro, e se l'ala iliaca destra è più stretta di quella sinistra, significa che il lato destro del paziente è stato posizionato più lontano dal rilevatore. In questi casi, la correzione richiede la rotazione del lato destro del paziente verso l'IR, fino a quando il piano midcoronale non è allineato parallelamente al piano del rilevatore.

Quando si eseguono proiezioni addominali su neonati e bambini piccoli, è importante considerare le difficoltà che sorgono a causa della difficoltà nel differenziare i segmenti del tratto gastrointestinale. I gas nelle anse intestinali appaiono simili e gli organi addominali, come i reni, non sono ben definiti a causa della scarsità di grasso intrinseco che li circonda. In queste proiezioni, la posizione del paziente deve essere particolarmente accurata per evitare artefatti anatomici, come le dita dell'operatore o le pieghe del pannolino, che possono interferire con l'immagine.

Nel caso della radiografia addominale di un bambino in posizione supina o eretta, è fondamentale correggere l'inclinazione del paziente per evitare che la parte superiore e inferiore delle vertebre lombari siano ruotate in modo errato. Questo può essere osservato confrontando la lunghezza delle costole posteriori inferiori e la simmetria delle ali iliache. Se il lato del paziente è ruotato verso l'IR, le costole posteriori di quel lato appariranno più lunghe e l'ala iliaca di quel lato sarà più larga.

Un altro aspetto fondamentale da considerare riguarda la respirazione. Durante la fase di espirazione completa, il diaframma si sposterà sopra l'ottava costola posteriore, permettendo una visione ottimale degli organi addominali. Se la proiezione viene effettuata durante l'inspirazione, il diaframma si posizionerà più in basso, comprimendo gli organi addominali e riducendo lo spazio nella cavità peritoneale. Questo aumenta la densità addominale, creando un'alterazione nell'immagine.

Nei pazienti ventilati con ventilazione ad alta frequenza, l'espansione polmonare viene mantenuta a una pressione media costante. Ciò implica che la proiezione non possa essere eseguita durante l'espirazione, il che comporta una proiezione accettabile che mostrerà i diaframmi più in basso rispetto all'ottava costola posteriore.

Nel caso di neonati o bambini piccoli in posizione supina, l'analisi della proiezione addominale potrebbe rivelare che il diaframma non è incluso nell'immagine, o che artefatti anatomici sono visibili a causa del posizionamento errato del CR e IR. Per correggere questa situazione, è necessario spostare il CR e l'IR di circa 2,5 cm superiormente e allontanare le mani e il pannolino del personale assistente fuori dal campo di collimazione.

L'importanza di una corretta posizione del paziente diventa ancora più evidente nelle proiezioni addominali in decubito laterale sinistro (AP). Per visualizzare al meglio l'aria intraperitoneale libera, il paziente dovrebbe rimanere in questa posizione per alcuni minuti, per consentire all'aria di spostarsi e raggiungere il livello più alto del diaframma destro. In questo caso, la corretta posizione del CR e dell'IR è cruciale per includere questa aria nella proiezione, che deve risiedere proprio sotto il diaframma destro.

La rotazione addominale può essere facilmente identificata nella proiezione AP addominale in decubito laterale confrontando la simmetria delle costole posteriori e delle ali iliache. Se le costole posteriori di un lato sono più lunghe e l'ala iliaca di quel lato è più larga, il paziente è stato ruotato verso quel lato. Una correzione semplice consisterebbe nella rotazione del lato opposto verso l'IR, allineando il piano midcoronale del corpo parallelamente al piano dell'IR.

Infine, quando si eseguono proiezioni addominali sui bambini, la tecnica e la posizione devono essere adattate alla loro età e taglia. Le linee guida generali per neonati, bambini e adulti si applicano in modo simile, ma devono essere modificate in base alla dimensione del paziente per garantire immagini di qualità diagnostica.