Il metodo di averaging stocastico, un approccio utile per analizzare sistemi dinamici complessi, può essere applicato anche ai sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili con forze viscoelastiche. Tali sistemi si distinguono per la presenza di forze di smorzamento viscoelastico, che influenzano il comportamento delle variabili dinamiche come la posizione e il momento del sistema. L’applicazione di questo metodo consente di semplificare l'analisi di sistemi multidimensionali (MDOF) che includono interazioni complesse tra le componenti, come forze viscoelastiche accoppiate e processi stocastici.

Consideriamo un sistema Hamiltoniano quasi-integrabile con forze viscoelastiche descritto da equazioni del tipo:

Q˙i=Pi\dot{Q}_i = P_i

j=1nP˙i=gi(Qi)ϵj=1,jincij(Q,P)PjϵμiiZi(Pi)ϵμijZi(PiPj)\sum_{j=1}^{n} \dot{P}_i = -g_i(Q_i) - \epsilon \sum_{j=1,j\neq i}^n c_{ij}(Q,P) P_j - \epsilon \mu_{ii} Z_i(P_i) - \epsilon \mu_{ij} Z_i(P_i - P_j)

Dove QiQ_i e PiP_i sono le coordinate generalizzate e i momenti, rispettivamente, per ciascun grado di libertà del sistema, e i termini Zi(Pi)Z_i(P_i) rappresentano le forze viscoelastiche associate al movimento oscillatorio. Le forze viscoelastiche sono caratterizzate da un operatore di rilassamento Zi(Pi)Z_i(P_i), che descrive la dipendenza del sistema dalla storia del movimento.

Per descrivere l’effetto delle forze viscoelastiche, è necessario includere nel modello il comportamento del modulo di rilassamento Gi(t)G_i(t), che modella come le forze interne evolvono nel tempo. L'analisi di questi sistemi avviene tramite l’approssimazione di un operatore di rilassamento e la linearizzazione delle forze viscoelastiche. La relazione tra la forza viscoelastica e la velocità è rappresentata dalla funzione:

Zi(Pi)=0tGi(tτ)Pi(τ)dτZ_i(P_i) = \int_0^t G_i(t - \tau) P_i(\tau) d\tau

Per ottenere una soluzione periodica del sistema, si assume che la posizione e il momento possano essere espressi come funzioni periodiche:

Qi(t)=Aicos(φi(t)),Pi(t)=Aiωisin(φi(t))Q_i(t) = A_i \cos(\varphi_i(t)), \quad P_i(t) = -A_i \omega_i \sin(\varphi_i(t))

Dove ωi\omega_i è la frequenza media dell’oscillatore ii-esimo e AiA_i è l’ampiezza associata alla funzione di Hamilton. Utilizzando queste assunzioni, le forze viscoelastiche si separano nelle componenti di restituzione elastica e smorzamento viscoso, con Zi(Pi)Z_i(P_i) e Zi(PiPj)Z_i(P_i - P_j) che contribuiscono a modificare il comportamento del sistema.

L'approccio di averaging stocastico è particolarmente utile quando il sistema presenta piccole perturbazioni, come nel caso delle forze viscoelastiche accoppiate, che possono essere trattate come piccole correzioni rispetto al comportamento principale del sistema. Le equazioni stocastiche per l'Hamiltoniana e gli angoli di fase possono essere derivate, tenendo conto delle forze stocastiche e delle interazioni tra i gradi di libertà. Quando le frequenze medie del sistema non soddisfano condizioni di risonanza, si ottengono equazioni stocastiche per la funzione di Hamilton, che evolvono lentamente nel tempo, modellando il sistema come un processo di Markov multidimensionale.

Nel caso di risonanza, le frequenze medie soddisfano una relazione di tipo:

i=1nkuiωi=O(ϵ),u=1,2,,α\sum_{i=1}^n k_{ui} \omega_i = O(\epsilon), \quad u = 1, 2, \dots, \alpha

In questo caso, i vari angoli di fase sono accoppiati tra loro, e l'analisi porta alla formulazione di un sistema di equazioni stocastiche più complesso, che descrive la dinamica del sistema in presenza di risonanze.

Il metodo di averaging stocastico, applicato ai sistemi quasi-integrabili, consente di ottenere una rappresentazione semplificata ma accurata del comportamento dinamico di sistemi complessi. La riduzione dimensionale e l'approssimazione delle forze viscoelastiche permettono di analizzare il comportamento a lungo termine del sistema attraverso equazioni stocastiche che descrivono la distribuzione delle probabilità di transizione e l'evoluzione del sistema nel tempo.

Questo approccio è estremamente utile per l'analisi di sistemi fisici complessi come quelli che presentano vibrazioni accoppiate o forze di smorzamento viscoelastico, in cui i metodi tradizionali di risoluzione analitica o numerica possono essere difficili da applicare. L'uso di metodi stocastici permette una comprensione più profonda dei fenomeni di diffusione e risonanza che emergono in questi sistemi, fornendo agli studiosi e ingegneri strumenti potenti per prevedere e controllare il comportamento dinamico di tali sistemi.

Come si definisce la stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 nei sistemi stocastici

La stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 è un concetto fondamentale nello studio dei sistemi dinamici stocastici. È un'estensione della stabilità di Lyapunov dei sistemi deterministici, adattata per affrontare l'incertezza e le variabili casuali che caratterizzano i sistemi stocastici. Per un sistema dinamico stocastico descritto da equazioni differenziali stocastiche come l'equazione (6.121), la stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 implica che la soluzione del sistema si comporti in modo prevedibile e stabile con probabilità 1, a condizione che vengano rispettate determinate condizioni iniziali.

Secondo la definizione (6.126), la probabilità che la norma della soluzione del processo, rappresentata da X(t;x0,t0)X(t; x_0, t_0), raggiunga un valore maggiore di ε1\varepsilon_1 e ε2\varepsilon_2 diminuisce quando la distanza iniziale x0\|x_0\| è sufficientemente piccola. La stabilità in questo contesto è nota come "stabilità quasi sicura", che significa che quasi tutte le traiettorie del sistema tendono a comportarsi in modo stabile man mano che il tempo tende all'infinito. Inoltre, la stabilità in un intervallo di tempo infinito è confermata se la norma della soluzione tende a zero quando tt cresce, come esemplificato nell'equazione (6.127).

Questa definizione ci consente di comprendere che la stabilità di Lyapunov con probabilità 1 può essere di natura locale o globale, a seconda della scelta di δ\delta, un parametro che dipende dalla condizione iniziale x0\|x_0\|. Se δ\delta è piccolo, la stabilità è locale, mentre se δ\delta è finito ma soddisfa le condizioni di stabilità, la stabilità è di tipo globale. In termini di applicazione pratica, questi concetti sono utilizzati per determinare se il sistema dinamico, in presenza di rumore stocastico, rimarrà stabile nel tempo.

Inoltre, un aspetto cruciale della stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 è la sua connessione con la funzione di Lyapunov, che viene spesso utilizzata per verificare la stabilità di sistemi stocastici. Sebbene esistano teoremi che permettano di determinare la stabilità utilizzando funzioni di Lyapunov, il vero problema risiede nella costruzione di queste funzioni. Fino ad oggi, questo approccio è stato applicato principalmente a sistemi lineari di equazioni differenziali stocastiche di Itô. Tuttavia, una limitazione importante di questo metodo è che i risultati ottenuti sono spesso condizioni sufficienti per la stabilità, ma non condizioni necessarie.

Un altro approccio emergente nello studio della stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 è l'uso del massimo esponente di Lyapunov. Basato sul teorema moltiplicativo ergodico di Oseledec, questo metodo consente di analizzare la stabilità asintotica con probabilità 1 attraverso l'esponente di crescita esponenziale media delle soluzioni del sistema lineare stocastico. L'equazione (6.128) fornisce una descrizione lineare del sistema vicino alla soluzione banale, e il massimo esponente di Lyapunov, definito come il tasso di crescita esponenziale medio, è essenziale per determinare la stabilità del sistema. Se il massimo esponente di Lyapunov è negativo, il sistema è stabile asintoticamente con probabilità 1, mentre se è positivo, il sistema è instabile. Se l'esponente di Lyapunov è zero, la stabilità dipende dalle condizioni iniziali e può portare a soluzioni arbitrariamente grandi o piccole.

Questi concetti sono ulteriormente esplorati nelle equazioni di Itô stocastiche lineari, dove l'espressione del massimo esponente di Lyapunov è utile per determinare la stabilità del sistema. Ad esempio, nell'equazione (6.135), il sistema dinamico è descritto da equazioni differenziali stocastiche con coefficienti costanti, e l'esponente di Lyapunov viene utilizzato per determinare la stabilità asintotica del sistema. La definizione e l'applicazione di questa stabilità sono fondamentali nella modellizzazione dei sistemi stocastici, che trovano applicazione in vari campi, dall'ingegneria alla fisica, fino alla biologia e all'economia.

La trasformazione del sistema stocastico, come illustrato dalle equazioni (6.139) e (6.140), genera un processo di diffusione che descrive l'evoluzione del sistema in uno spazio sferico unitario. Le equazioni derivanti da questa trasformazione forniscono informazioni importanti sulla stabilità del sistema, e l'analisi dei loro comportamenti nel lungo periodo è cruciale per determinare la stabilità asintotica. L'integrazione di tali equazioni consente di calcolare l'esponente di Lyapunov e di stabilire se il sistema rimarrà stabile nel tempo.

Oltre alla stabilità, un altro concetto chiave in questi sistemi è la conservazione del volume nello spazio delle fasi. Il cambiamento di volume nello spazio delle fasi è correlato agli esponenti di Lyapunov, con il loro valore che determina se il sistema espande o contrae il volume delle soluzioni nel tempo. La conservazione del volume è un principio fondamentale che contribuisce alla comprensione della dinamica del sistema e della sua stabilità complessiva.

La comprensione della stabilità asintotica di Lyapunov con probabilità 1 è cruciale per analizzare il comportamento a lungo termine dei sistemi stocastici, che sono soggetti a influenze casuali e rumore. L'uso di metodi come l'esponente di Lyapunov e le funzioni di Lyapunov per determinare la stabilità offre un approccio potente per affrontare questi sistemi complessi e per prevedere la loro evoluzione nel tempo.