L'uso della simulazione numerica per l'analisi dei flussi termici e idraulici è oggi fondamentale per migliorare la progettazione e l'ottimizzazione degli scambiatori di calore (HEX). La modellazione computazionale dei fluidi (CFD) offre una visione approfondita dei parametri cruciali degli scambiatori, come il coefficiente di trasferimento del calore (HTC), il fattore di attrito, la perdita di pressione, la distribuzione del flusso e della temperatura, nonché altri fattori significativi. La capacità di prevedere con precisione l'andamento di questi parametri attraverso simulazioni CFD ha portato a notevoli miglioramenti nella progettazione e nell'efficienza degli scambiatori.
Un aspetto fondamentale da considerare nell’ottimizzazione delle soluzioni CFD è la scelta del passo temporale, che deve essere adeguatamente settato per evitare errori numerici. Un passo temporale troppo grande può compromettere la convergenza delle simulazioni, mentre un passo troppo piccolo aumenta il costo computazionale. Il numero di Courant (CFL) è uno strumento utile per guidare la scelta del passo temporale, in quanto aiuta a evitare la troncatura delle soluzioni numeriche.
Inoltre, l'uso di sistemi esperti basati su intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) sta diventando sempre più prevalente. Ad esempio, il sistema esperto CFD basato su reti neurali sviluppato da Rubio et al. è in grado di ottimizzare il tempo computazionale complessivo prevedendo con precisione il numero di iterazioni necessarie per la convergenza delle simulazioni. Il sistema utilizza parametri come il numero di Courant, la dimensione della griglia, il numero di processori e il numero di Mach come input per ottenere risultati ottimali.
L'applicazione della CFD negli scambiatori di calore riguarda anche l'analisi termoidraulica delle configurazioni degli HEX. Nei sistemi a flusso multifase, la previsione di parametri come la frazione di vuoto, i regimi di flusso, le caratteristiche di ebollizione e condensazione e il flusso termico critico (CHF) è cruciale. La simulazione CFD aiuta a ottenere una stima precisa di questi parametri, migliorando la comprensione del comportamento termico e dinamico dell'apparecchiatura.
L'analisi del coefficiente di trasferimento del calore (HTC) è uno degli ambiti in cui la CFD ha mostrato il massimo potenziale. Numerosi studi hanno applicato metodi numerici per migliorare l'efficienza del trasferimento termico, come il lavoro di Alperen e Sertec, che hanno sviluppato una correlazione per il numero di Nusselt ‘Nu’ per i dissipatori di calore a microcanale. Grazie all’ottimizzazione multi-obiettivo tramite algoritmi genetici (GA), sono riusciti a identificare parametri cruciali come il numero di Reynolds e il rapporto di aspetto del microcanale, che influenzano significativamente l’efficienza del trasferimento di calore.
Allo stesso modo, Daneshparvar e Beigzadeh hanno utilizzato la CFD per ottimizzare le deflettori elicoidali negli scambiatori di calore a fascio tubiero, studiando parametri come l'angolo della spirale, la distanza tra i deflettori e la portata massica. I risultati hanno mostrato che un aumento della distanza tra i deflettori comporta un miglioramento del coefficiente di trasferimento del calore, grazie a un maggior numero di collisioni tra il fluido e le pareti dell'involucro e i deflettori.
La previsione dei fattori di attrito e delle perdite di pressione è un altro aspetto fondamentale per la progettazione efficiente di scambiatori di calore. Pal et al. hanno utilizzato la CFD per analizzare la dinamica del flusso nel lato involucro di uno scambiatore di calore a fascio tubiero, evidenziando come la disposizione dei deflettori influisca sulla distribuzione del flusso e sulla perdita di pressione. I risultati delle simulazioni hanno confermato che la previsione della perdita di pressione ottenuta mediante CFD è in buon accordo con i metodi tradizionali, come quello di Bell-Delaware.
Un altro studio interessante è stato condotto da Salimi et al., che hanno messo a confronto l'accuratezza delle reti neurali (ANN) rispetto agli algoritmi genetici (GA) nella previsione del fattore di attrito per inserti a nastro elicoidale in canali serpentinati. I risultati hanno mostrato che l'uso di ANN offre una maggiore precisione nella previsione, con un errore relativo medio del 0,139% rispetto al 4,104% degli algoritmi genetici.
Inoltre, la combinazione di simulazioni CFD con modelli di interazione delle fasi e dei parametri di ebollizione è diventata essenziale per la previsione delle perdite di pressione nei sistemi a due fasi. Mali et al. hanno sviluppato un modello di ebollizione a flusso nucleato per prevedere la perdita di pressione in un tubo verticale, con risultati che sono stati validati con dati sperimentali, mostrando deviazioni tra il 2% e il 10%. La corretta previsione della frazione di volume di vapore è cruciale per ottenere stime accurate delle perdite di pressione.
In conclusione, la simulazione CFD offre un potente strumento per l'analisi e l'ottimizzazione degli scambiatori di calore, consentendo di prevedere con maggiore precisione i parametri termoidraulici e migliorare l'efficienza dei sistemi. L'integrazione con tecnologie avanzate come l'AI/ML permette di accelerare ulteriormente i processi di ottimizzazione, riducendo il tempo computazionale e migliorando le performance complessive degli scambiatori.
Come migliorare il trasferimento di calore nei sistemi di scambio termico: approcci e innovazioni
La ricerca sul trasferimento di calore nei sistemi di scambio termico è un campo in continua evoluzione, con nuove tecnologie che emergono per migliorare l'efficienza energetica e ridurre il consumo energetico nei processi industriali. La progettazione di scambiatori di calore, in particolare quelli compatti e ad alta efficienza, è un aspetto fondamentale per ottimizzare la gestione termica nei sistemi industriali, sia in applicazioni di raffreddamento che di riscaldamento. La comprensione dei meccanismi che influenzano il trasferimento di calore, dalle caratteristiche dei materiali alle geometrie avanzate degli scambiatori, è essenziale per sviluppare soluzioni innovative.
Recenti studi si sono concentrati su scambiatori di calore multi-fluido con alette ondulate e alette a strisce, che migliorano il trasferimento di calore grazie all'aumento della superficie di scambio termico e alla turbolenza indotta. Un'analisi condotta da A. Vaisi, K. Javaherdeh e R. Moosavi (2022) ha dimostrato che questi scambiatori, attraverso geometrie ottimizzate, sono in grado di gestire efficacemente il trasferimento di calore in condizioni operative variabili, migliorando la performance del sistema. La forma ondulata delle alette, infatti, favorisce la creazione di vortici che aumentano la mescolanza del fluido e la velocità del flusso, riducendo così la resistenza termica e aumentando l'efficienza energetica.
In parallelo, l'indagine del trasferimento di calore monofase, come quella proposta da T.S. Khan e colleghi (2010), ha rivelato che configurazioni di piastre corrugate negli scambiatori a piastre possono significativamente incrementare la capacità di trasferimento termico. Le piastre corrugate agiscono come dispositivi che distorcono il flusso del fluido, inducendo una turbolenza che migliora la dispersione del calore, soprattutto in situazioni di flusso a bassa velocità. Questi dispositivi sono spesso utilizzati in applicazioni dove è necessario un controllo preciso della temperatura, come nei sistemi di raffreddamento a circuito chiuso.
La comprensione delle caratteristiche termiche e idrauliche in sistemi complessi come quelli di tubi a vapore verticali è cruciale. Secondo lo studio di C.R. Mali e colleghi (2020), l’analisi delle condizioni termiche delle pareti e l’influenza delle configurazioni geometriche nei tubi può determinare l'efficacia del sistema di scambio termico. Ad esempio, la distribuzione della temperatura sulle pareti del tubo può influenzare il flusso di vapore e quindi l'efficienza dell’intero sistema di scambio di calore. Inoltre, la gestione delle perdite di carico e la distribuzione del flusso sono determinanti nella progettazione ottimale degli scambiatori.
Un'altra importante area di ricerca è quella che riguarda la gestione delle perdite di carico e l’ottimizzazione delle caratteristiche termoidrauliche nei tubi verticali. In un studio del 2019, C.R. Mali ha proposto una nuova metodologia per modellizzare la caduta di pressione e le caratteristiche termiche in tubi di caldaia sottoposti a pressioni elevate. Questi approcci sono fondamentali per garantire il buon funzionamento degli impianti ad alta pressione, dove le perdite di carico possono compromettere la resa energetica e la sicurezza del sistema.
La tecnologia delle microtube ha recentemente guadagnato attenzione per la sua capacità di migliorare l'efficienza termica in applicazioni di scambio aria-aria. X. Jin e colleghi (2025) hanno studiato le dinamiche e le caratteristiche di trasferimento termico nei microtubi in scambiatori di calore compatti, osservando che l’uso di questi microtubi consente di ottenere un flusso più stabile e una maggiore area di scambio per unità di volume. Questi scambiatori sono particolarmente adatti per applicazioni in ambienti con limitazioni di spazio o dove è necessario un raffreddamento intenso con ridotto ingombro.
Inoltre, la progettazione di scambiatori di calore a tubi e a cappello, con configurazioni ottimizzate delle alette, come indicato nello studio di R.A. Rinik (2025), ha mostrato che l’introduzione di tubi ellittici e turbulatori a cono convergente migliora notevolmente il trasferimento di calore, soprattutto in condizioni di flusso turbolento. Questi approcci sono utilizzati per ottimizzare il trasferimento di calore in scenari di scambio termico ad alta intensità, come nei processi industriali ad alte temperature.
Anche le tecnologie di scambio termico basate sul fluido di lavoro a cambiamento di fase, come nel caso degli scambiatori di calore a condensazione, sono state oggetto di numerosi studi. X. Tao e colleghi (2018) hanno esaminato il flusso verticale discendente in scambiatori di calore a piastre per la condensazione di vapore, analizzando i modelli di flusso e i meccanismi di condensazione. Tali sistemi sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni industriali, tra cui la refrigerazione e la climatizzazione, dove è cruciale mantenere un’efficienza energetica ottimale.
Per un’efficace progettazione e ottimizzazione degli scambiatori di calore, è essenziale considerare non solo le caratteristiche del fluido e la geometria degli scambiatori, ma anche i materiali utilizzati, la resistenza alla corrosione e la gestione dei fenomeni di fouling. La ricerca sulle resistenze dei materiali, come evidenziato nello studio di C. Françolle de Almeida e colleghi (2023), ha rivelato l'importanza di utilizzare materiali innovativi resistenti ai depositi di incrostazioni, in grado di mantenere l’efficienza degli scambiatori nel tempo, riducendo i costi di manutenzione e aumentando la durata del sistema.
Il trasferimento di calore nei sistemi di scambio termico è una questione complessa che richiede una progettazione meticolosa e un’attenta analisi dei parametri termici, fluidodinamici e meccanici. Ogni innovazione, sia essa una nuova geometria di aletta, un materiale avanzato o un miglioramento nelle tecniche di modellizzazione numerica, contribuisce a un ulteriore passo verso il miglioramento dell'efficienza energetica dei sistemi industriali.

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