La proiezione anteroposteriore (AP) delle vertebre lombari è uno strumento fondamentale per valutare le strutture anatomiche, specialmente le ossa e i tessuti molli, in particolare i muscoli psoas. Questi muscoli sono visibili sulle proiezioni AP, situati lateralmente alle vertebre lombari, con origine dalla prima vertebra lombare di ogni lato e che si estendono fino al piccolo trocantere del femore. Sono responsabili della flessione laterale e della rotazione della coscia, nonché della flessione della colonna vertebrale. Una corretta esposizione e posizione durante l’acquisizione dell'immagine consente di visualizzare i muscoli psoas come ombre triangolari nei lati delle vertebre.

Quando si analizza una proiezione AP delle vertebre lombari, è fondamentale comprendere la rotazione della colonna vertebrale. La rotazione delle vertebre lombari superiori o inferiori può avvenire indipendentemente o simultaneamente, a seconda della sezione del corpo che viene ruotata. Se la rotazione coinvolge solo il torace mantenendo il bacino in posizione supina, la rotazione riguarda le vertebre lombari superiori. Se, al contrario, è il bacino a ruotare, con il torace rimanente supino, la rotazione coinvolgerà le vertebre lombari inferiori. Se sia il torace che il bacino ruotano simultaneamente, l'intera colonna lombare mostrerà segni di rotazione. Questo fenomeno può essere visualizzato anche attraverso l'analisi delle distanze tra i processi spinosi e i pedicelli delle vertebre.

Un altro parametro da tenere in considerazione nella valutazione delle proiezioni AP è la presenza di scoliosi, una condizione che può causare l’apparente rotazione delle vertebre. La scoliosi grave è facilmente riconoscibile, mentre la scoliosi lieve può essere erroneamente interpretata come rotazione. Un modo per distinguere la scoliosi dalla rotazione è osservare la deviazione laterale della colonna vertebrale, caratteristica della scoliosi, mentre una colonna vertebrale ruotata rimarrà dritta, sebbene con distanze differenti tra i processi spinosi e i pedicelli.

Inoltre, l'allineamento delle articolazioni intervertebrali è un aspetto cruciale durante l'analisi delle proiezioni AP. Quando il paziente è in posizione supina con le gambe distese o in piedi, la colonna lombare presenta una curvatura lordotica esagerata. Questa curvatura rende difficile ottenere una proiezione AP corretta, poiché le linee dei raggi X non sono parallele agli spazi intervertebrali e perpendicolari ai corpi vertebrali. Per correggere questa curvatura e migliorare l'allineamento, è sufficiente flettere le ginocchia e i fianchi del paziente finché la parte inferiore della schiena non riposa sul tavolo di imaging.

Per ottenere una proiezione AP delle vertebre lombari con una rotazione minima, è necessario correggere l'angolazione del corpo. La proiezione deve mostrare correttamente la distanza tra il pedicello e il processo spinoso, come anche la visibilità degli spazi tra le vertebre. Un altro aspetto importante riguarda la valutazione delle articolazioni zigoapofisarie. Se la proiezione non è sufficientemente inclinata, la visibilità di queste articolazioni sarà ridotta, come nel caso di un'immagine che mostra il corpo di Scottie Dog, dove la parte dell’occhio del cane (pedicello) è troppo vicino al bordo laterale della vertebra.

Anche nella proiezione obliqua AP delle vertebre lombari, è necessario seguire regole specifiche per l'inclinazione del paziente. Quando la proiezione è correttamente eseguita, si dovrebbero osservare cinque cani di Scottie impilati l’uno sopra l’altro, ciascuno con dettagli ben definiti, come la testa, il corpo e le gambe. La corretta inclinazione (generalmente 45 gradi) permette di visualizzare in modo accurato l’apertura delle articolazioni zigoapofisarie, consentendo di determinare se le vertebre lombari sono state adeguatamente ruotate.

In aggiunta a quanto precedentemente analizzato, è importante ricordare che il controllo della qualità dell’immagine è cruciale. La risoluzione del contrasto deve essere sufficiente per visualizzare chiaramente sia le strutture ossee che quelle molli, senza evidenza di artefatti o irregolarità come il mottle quantico. Una protezione adeguata contro le radiazioni è altrettanto fondamentale per evitare danni non necessari al paziente.

Come eseguire una proiezione radiografica addominale: tecniche e varianti in base al corpo del paziente

Quando si eseguono proiezioni radiografiche del torace e dell'addome, la corretta posizione del paziente e la comprensione della sua conformazione corporea sono fondamentali per garantire un risultato ottimale. In particolare, quando si trattano pazienti pediatrici, la variabilità nelle dimensioni e nella morfologia del corpo richiede una valutazione accurata per evitare errori nella visualizzazione dei dettagli anatomici.

Nel caso della proiezione AP/PA del torace in posizione decubito laterale (right o left lateral decubitus), le linee guida per l'analisi delle immagini nei bambini sono le stesse che per i pazienti adulti o neonati. Tuttavia, la dimensione del bambino gioca un ruolo determinante nel definire le modalità di esecuzione. Se, ad esempio, un paziente è inclinato troppo verso un lato, la proiezione mostrerà la clavicolare sternale destra più lontana dalla colonna vertebrale rispetto alla sinistra, e le costole posteriori sul lato destro appariranno più lunghe. Questo indica che il paziente è stato ruotato verso destra. In tali casi, per correggere la posizione, è necessario ruotare il lato destro lontano dal piano dell'IR (Image Receptor) e inclinare la parte superiore del torace fino a far diventare il piano medio-coronale parallelo all'IR.

Passando alla proiezione addominale, le caratteristiche fisiche del paziente giocano un ruolo altrettanto rilevante. La morfologia del corpo del paziente determina le tecniche più appropriate per eseguire l’esame. L'addome può essere suddiviso in quattro categorie principali, ognuna delle quali richiede una considerazione diversa.

  1. Abdomen ipersthenico: Caratterizzato da un torace ampio e un torso corto, questo tipo di corpo richiede l'uso di due radiografie di 14 × 17 pollici in formato trasversale per includere tutte le strutture anatomiche necessarie. La proiezione deve includere il dodicesimo vertebra toracica, il fegato e la milza, che si trovano sotto di essa, così come la sinfisi pubica.

  2. Abdomen asthenico: In questo caso, il corpo è generalmente più snodato e lungo, con una cavità addominale che si estende più in basso verso il bacino. Una sola radiografia AP, con l'IR posizionato correttamente, è generalmente sufficiente per includere tutte le strutture necessarie, ma potrebbe essere necessario adattare la lunghezza dell'IR.

  3. Abdomen sthenico: Questo tipo di corpo è il più comune, con una larghezza e lunghezza media del torace. Le dimensioni delle cavità superiori e inferiori sono simili, e una proiezione AP con l'IR disposto lungo il corpo è generalmente sufficiente per includere tutte le strutture addominali.

  4. Abdomen obeso: Qui la morfologia può variare notevolmente, ma la presenza di una cavità peritoneale e dei tessuti molli più ampi può richiedere l'acquisizione di tre o quattro immagini. Questo approccio assicura che tutte le strutture visibili siano comprese nell’immagine, evitando che porzioni del corpo vengano escluse. Una particolare attenzione va posta durante l’inserimento dell'IR, che deve essere adattato alle dimensioni del paziente, anche con l'uso di più pellicole o IR.

Le modalità di correzione della posizione diventano cruciali in pazienti con morfologia corporea variabile. Per esempio, nei pazienti obesi, è essenziale includere sezioni trasversali e longitudinali della cavità peritoneale con il giusto angolo, adattando la collocazione dell'IR e la direzione del raggio centrale (CR) in modo tale che tutte le strutture siano correttamente visibili, senza esclusioni.

Infine, in pazienti che richiedono proiezioni addominali erette, è fondamentale includere la parte superiore del diaframma, soprattutto se l'esame è eseguito in espirazione. In questi casi, l'accuratezza dell'immagine dipende dalla corretta esposizione del CR, che deve essere allineato lungo la linea sagittale mediana e con il giusto angolo rispetto alla pelle laterale.

La gestione delle variazioni corporee nei pazienti deve quindi essere una priorità per ogni radiologo, poiché un’impostazione errata può compromettere la qualità dell’immagine e, di conseguenza, la diagnosi. Questo rende il lavoro radiologico un processo che va ben oltre la semplice acquisizione delle immagini; richiede conoscenza approfondita delle anatomie individuali e delle tecniche di correzione per ogni morfologia corporea.

Come ottenere una proiezione corretta dell'articolazione del gomito: analisi delle tecniche e delle posizioni

L'articolazione del gomito può essere visualizzata come uno spazio aperto in una proiezione laterale. Questo si verifica quando il raggio centrale (CR) è centrato sulla parte centrale dell'avambraccio e le radiazioni divergenti utilizzate per acquisire l'immagine del gomito sono parallele all'inclinazione degli epicondili omerali e allo spazio articolare del gomito. La corretta posizione del paziente, in particolare l'allineamento preciso del gomito, è cruciale per ottenere una proiezione nitida e dettagliata.

Quando si esegue una proiezione laterale dell'avambraccio, è essenziale considerare diversi fattori, tra cui l'inclinazione dell'omero e la posizione del polso. Se il gomito è in una posizione corretta, si otterranno immagini in cui la testa radiale si presenta anteriorizzata rispetto all'ulna. Se la posizione del polso è scorretta, ad esempio con il polso ruotato internamente, si osserverà una maggiore sovrapposizione tra l'omero e l'ulna. In caso di fratture, potrebbe non essere possibile allineare correttamente il gomito e il polso per ottenere una proiezione laterale simultanea, quindi in questi casi è preferibile posizionare il giunto più vicino alla frattura per ottenere una proiezione laterale adeguata.

Il posizionamento esatto dell'articolazione del gomito nelle proiezioni AP (anteroposteriore) è essenziale per ottenere immagini accurate. Quando le epicondiliti dell'omero non sono correttamente orientate rispetto all'immagine radiografica, la testa radiale si sovrappone in misura errata all'ulna, sia in rotazione interna che esterna del gomito. Una leggera rotazione interna o esterna del gomito, infatti, può compromettere la qualità dell'immagine e alterare l'allineamento delle ossa.

In un'analisi della proiezione AP del gomito, se la testa radiale non si trova nel profilo corretto, la visibilità della tuberosità radiale è determinata dalla posizione del polso. Quando il polso viene ruotato internamente, la tuberosità radiale non appare più in profilo e la sovrapposizione tra il raggio e l'ulna aumenta. D'altro canto, ruotando il polso esternamente, la tuberosità radiale ruota verso l'anteriore e non appare più nel profilo.

Quando il gomito è flesso in una proiezione AP, alcune strutture del gomito vengono accorciate, come l'olecrano, e si spostano rispetto al processo olecranico. La posizione del braccio in relazione all'immagine radiografica determina quali strutture saranno accorciate. Quando l'omero è parallelo al piano dell'IR (receptor immagine) e l'avambraccio distale è elevato, si ottiene una proiezione in cui l'omero distale non è distorto, ma l'avambraccio prossimale risulta accorciato. Questo genera una distorsione che aumenta con il grado di flessione del gomito.

In caso di impossibilità di estendere completamente l'articolazione del gomito per una proiezione AP, è possibile ottenere due esposizioni separate per acquisire un'immagine accurata. Quando si valuta la corretta posizione delle articolazioni, è importante esaminare solo quelle che sono state posizionate parallelamente all'IR, poiché solo in questo caso lo spazio articolare del gomito sarà visibile come uno spazio aperto. L'allineamento del CR con l'articolazione del gomito è fondamentale per evitare sovrapposizioni e per garantire una corretta visualizzazione della testa radiale.

Inoltre, è essenziale comprendere come la posizione del raggio centrale influenzi l'immagine finale. Quando il CR è centrato troppo lontano dall'articolazione del gomito, la proiezione dell'articolazione del gomito risulta essere oscurata, e viene visualizzata una maggiore parte della superficie articolare della testa radiale. La divergenza dei raggi X, infatti, ha un impatto significativo sull'accuratezza delle immagini radiologiche e può alterare l'apparenza dell'articolazione. Quindi, il posizionamento del CR è un fattore determinante nell'ottenere una corretta visualizzazione della struttura ossea e articolare.

In conclusione, il successo nella proiezione e nella visualizzazione dell'articolazione del gomito dipende da una serie di fattori, tra cui la posizione precisa dell'articolazione, l'allineamento delle ossa e la corretta regolazione del raggio centrale. Ogni piccolo errore nel posizionamento o nel centro della radiografia può compromettere la qualità dell'immagine e impedire una diagnosi accurata. È fondamentale acquisire una comprensione profonda dei principi di base delle proiezioni laterale e AP, nonché dei meccanismi che governano l'allineamento delle strutture anatomiche, per ottenere immagini radiologiche di alta qualità e garantire diagnosi corrette.