Nel contesto delle equazioni differenziali stocastiche, le equazioni di Fokker-Planck (FPK) giocano un ruolo fondamentale nell'analisi dei sistemi dinamici stocastici. In particolare, quando si trattano sistemi con forze isteretiche, come quelli descritti da equazioni Hamiltoniane quasi-integrabili, le soluzioni della FPK offrono una rappresentazione probabilistica dello stato del sistema nel tempo. Consideriamo il sistema descritto dalla seguente equazione:

pt=H[2m(H)2p]+12[σ2(H)p],\frac{\partial p}{\partial t} = - \frac{\partial}{\partial H} \left[ \frac{\partial^2 m(H)}{2} p \right] + \frac{1}{2} \left[ \sigma^2(H) p \right],

dove p=p(H,tH0)p = p(H, t|H_0) è la funzione di densità di probabilità (PDF) di transizione dell'energia HH. La soluzione stazionaria di questa equazione FPK, ottenuta rimuovendo il termine di derivata temporale, si scrive come:

p(h)=Cexp(0h2m(u)σ2(u)du),p(h) = C \exp\left( - \int_0^h \frac{2m(u)}{\sigma^2(u)} du \right),

dove CC è una costante di normalizzazione. La funzione di densità di probabilità stazionaria p(h)p(h) descrive la probabilità che il sistema assuma un valore specifico dell'energia HH in un dato momento.

Inoltre, il sistema considerato può essere esteso per includere un sistema con più gradi di libertà. Nel caso di un sistema con due gradi di libertà, la PDF congiunta di spostamento QQ e momento PP si esprime come:

p(q,p)=h=H(q,p)T(h),p(q, p) = |h=H(q, p)| T(h),

dove T(h)T(h) è la trasformazione associata all'energia. Questo permette di ottenere la PDF stazionaria dell'amplitudine AA utilizzando la relazione:

p(a)=p(h)H(a)a.p(a) = p(h) \left| \frac{\partial H(a)}{\partial a} \right|.

Le simulazioni numeriche effettuate per il sistema dinamico descritto dall'equazione (2.18), utilizzando il metodo di media stocastica di Wang et al. (2009), mostrano come la distribuzione stazionaria dell'amplitudine di spostamento vari al variare di parametri come ν\nu e μ\mu. In particolare, per valori maggiori di λ\lambda, il metodo di media stocastica attuale fornisce risultati più precisi rispetto ad altri metodi di media stocastica esistenti. Le distribuzioni stazionarie dell'amplitudine mostrano comportamenti non lineari evidenti quando i parametri del sistema cambiano.

Quando il parametro λ\lambda diminuisce, l'effetto della parte non lineare della forza di restituzione isteretica sul sistema diventa meno significativo, e il sistema si avvicina a un comportamento lineare. In questo caso, l'amplitudine tende a seguire una distribuzione di Rayleigh, come visibile nelle figure 2.3, 2.4 e 2.5. Al contrario, quando μ\mu diminuisce, il picco della PDF dell'amplitudine aumenta, suggerendo che la non linearità del sistema sta diventando più rilevante.

Per il sistema con forze isteretiche descritto, le equazioni possono essere scritte come:

X¨1+(λ1+η1X˙12)X˙1+μ1f1(X1)+ω12X1=Wg1(t),\ddot{X}_1 + (\lambda_1 + \eta_1 \dot{X}_1^2) \dot{X}_1 + \mu_1 f_1(X_1) + \omega_1^2 X_1 = Wg_1(t),
X¨2+(λ2+η2X˙22)X˙2+μ2f2(X2)+ω22X2=Wg2(t),\ddot{X}_2 + (\lambda_2 + \eta_2 \dot{X}_2^2) \dot{X}_2 + \mu_2 f_2(X_2) + \omega_2^2 X_2 = Wg_2(t),

dove Wg1(t)Wg_1(t) e Wg2(t)Wg_2(t) sono rumori bianchi gaussiani indipendenti. Le forze di restituzione isteretiche sono modellate tramite il modello di Bouc-Wen, e i parametri λi,ηi,μi\lambda_i, \eta_i, \mu_i sono piccoli valori dell'ordine di ϵ\epsilon.

L'approccio stocastico di media per sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili con forze isteretiche permette di analizzare il comportamento del sistema in un dominio di frequenze non risonanti, utilizzando le equazioni di media Itô stocastica. Questo approccio porta alla scrittura delle seguenti equazioni differenziali:

dH1=m1(H1,H2)dt+σ11(H1,H2)dB1(t)+σ12(H1,H2)dB2(t),dH_1 = m_1(H_1, H_2) dt + \sigma_{11}(H_1, H_2) dB_1(t) + \sigma_{12}(H_1, H_2) dB_2(t),
dH2=m2(H1,H2)dt+σ21(H1,H2)dB1(t)+σ22(H1,H2)dB2(t),dH_2 = m_2(H_1, H_2) dt + \sigma_{21}(H_1, H_2) dB_1(t) + \sigma_{22}(H_1, H_2) dB_2(t),

dove B1(t)B_1(t) e B2(t)B_2(t) sono i processi di Wiener.

La distribuzione stazionaria del sistema risultante da queste equazioni può essere ottenuta risolvendo l'equazione di Fokker-Planck ridotta, che fornisce informazioni sulla probabilità con cui il sistema si trova in un determinato stato energetico. Inoltre, l'analisi numerica dei parametri del sistema, come la frequenza ω1\omega_1 e la viscosità η1\eta_1, permette di ottenere PDF marginali e statistiche per l'energia e l'amplitudine.

In conclusione, l'approccio stocastico di media stocastica per sistemi Hamiltoniani quasi-integrabili con forze isteretiche offre una potente metodologia per analizzare il comportamento dinamico di tali sistemi, ottenendo distribuzioni stazionarie e altre statistiche di interesse. I risultati numerici, confrontati con simulazioni Monte Carlo e altri metodi di media stocastica, mostrano come il metodo attuale possa essere più preciso, in particolare quando si trattano forze non lineari.

Come comprendere i Sistemi Hamiltoniani Generalizzati Quasi-Non Integrabili

I sistemi Hamiltoniani rappresentano una delle fondamenta più robuste della meccanica classica, ma quando si aggiungono elementi stocastici e si studiano comportamenti complessi e dinamici, entrano in gioco considerazioni avanzate. I sistemi Hamiltoniani quasi-non integrabili sono una classe particolare di sistemi complessi che non sono completamente integrabili in senso tradizionale, ma che comunque mostrano una struttura dinamica ben definita quando trattati mediante metodi di media stocastica.

In questi sistemi, le equazioni differenziali stocastiche di Itô, che descrivono l’evoluzione temporale delle variabili di stato, possono essere scritte in forma media, permettendo di ottenere una visione semplificata delle dinamiche a lungo termine. La descrizione di tali sistemi, in particolare, si basa sull’analisi delle equazioni differenziali per le variabili di stato HH e CC, che sono mediate stocasticamente per ottenere le equazioni di evoluzione delle medie, evitando così di dover risolvere il sistema completo in modo esplicito.

L’approccio stocastico di media utilizzato per i sistemi quasi-non integrabili è cruciale per descrivere i comportamenti di sistemi complessi come quelli presenti in ingegneria energetica, in particolare nei modelli di controllo delle macchine e delle turbine. Questi sistemi non possono essere trattati con metodi classici di soluzione analitica, ma richiedono una comprensione approfondita delle probabilità e delle dinamiche stocastiche. L’uso di equazioni differenziali stocastiche consente di modellare perturbazioni randomiche, che sono essenziali per descrivere il comportamento di sistemi reali.

Nel caso specifico del sistema descritto, che riguarda il controllo di una macchina a vapore, la trasformazione delle equazioni di stato in un sistema di equazioni stocastiche fornisce una base solida per analizzare l'energia meccanica e la perturbazione causata dal rumore gaussiano. Il sistema è governato da un insieme di variabili che evolvono nel tempo, come l'angolo del rotore δ\delta e la velocità del rotore ω\omega, e interagiscono con il controllo del vapore e con il carico randomico del sistema.

L’analisi delle equazioni differenziali stocastiche di Itô per il sistema di energia meccanica e vapore fornisce le informazioni necessarie per calcolare i parametri di drift e diffusione. Questi parametri definiscono l’evoluzione stocastica delle variabili di stato, che dipendono da un insieme di condizioni iniziali e dalle perturbazioni esterne. La soluzione stazionaria di queste equazioni permette di ottenere una distribuzione di probabilità per lo stato del sistema, che è essenziale per la valutazione della stabilità del sistema e delle condizioni operative sicure.

Quando si considerano sistemi non conservativi come quelli descritti, che includono fenomeni di dissipazione come il coefficiente di smorzamento DD, è fondamentale considerare l'evoluzione della funzione di affidabilità condizionale, che può essere modellata con l'equazione di Kolmogorov inversa. Questa equazione governa l'affidabilità del sistema nel tempo, prendendo in considerazione le perturbazioni stocastiche e l’interazione tra le variabili del sistema.

L'importanza della media stocastica risiede nella sua capacità di semplificare l’analisi di sistemi complessi, riducendo il numero di variabili da considerare e permettendo una valutazione più rapida dei comportamenti di lungo periodo. I metodi di media stocastica sono particolarmente utili in applicazioni industriali dove è necessario operare in condizioni di incertezza e con rumore stocastico, come nella progettazione di sistemi di controllo per centrali elettriche e turbine a vapore.

Oltre alle equazioni di evoluzione, è essenziale capire il concetto di "dominio di sicurezza" di un sistema stocastico. Questo dominio rappresenta l'area entro cui il sistema opera in modo stabile e sicuro. Le frontiere di questo dominio sono rappresentate da condizioni al contorno che determinano se il sistema è in uno stato sicuro o meno. Per il sistema in esame, le condizioni al contorno dipendono dalle variabili HH e CC, e dalle loro interazioni con i parametri di controllo. La comprensione di queste frontiere è cruciale per evitare situazioni di instabilità o di guasto del sistema.

In aggiunta, i modelli stocastici non solo semplificano l'analisi, ma consentono anche la progettazione di strategie di controllo che possano garantire il funzionamento sicuro del sistema sotto diverse condizioni di carico e rumore. Con il continuo avanzamento delle tecnologie e dei metodi di simulazione, l’uso di modelli stocastici per la previsione del comportamento di sistemi dinamici complessi è destinato ad aumentare, offrendo nuovi strumenti per la gestione e la progettazione di sistemi industriali.

Come Studiare le Vibrazioni Indotte da Vortici in Sistemi Strutturali Non Lineari

Le vibrazioni indotte da vortici (VIV, Vortex-Induced Vibrations) in strutture soggette a eccitazioni stocastiche sono un fenomeno complesso e rilevante in molteplici campi ingegneristici, dall'aerodinamica alle strutture offshore. Questi fenomeni sono caratterizzati da oscillazioni che emergono quando un flusso turbolento interagisce con una struttura, generando forze periodiche che inducono vibrazioni. In particolare, quando il sistema presenta non linearità nelle sue caratteristiche, la descrizione e l'analisi di queste vibrazioni diventano ancora più sofisticate.

Una delle principali sfide nello studio delle vibrazioni indotte da vortici in sistemi non lineari è la difficoltà di analizzare e prevedere il comportamento di tali sistemi sotto eccitazioni aleatorie. Nel caso di un oscillatore strutturale non lineare, la dinamica del sistema può essere descritta da un modello che include una rigidità non lineare, rappresentata da un termine del tipo kx4kx^4, dove kk è un coefficiente di rigidità non lineare positivo. La presenza di tale termine implica che le risposte del sistema a forze esterne siano fortemente influenzate dalla grandezza del dislocamento, portando a comportamenti complessi e imprevedibili.

In un modello di Hartlen-Currie modificato, che descrive il movimento di un oscillatore strutturale non lineare sotto l'influenza di un flusso di vento turbolento, le equazioni di moto si arricchiscono di termini che tengono conto della non linearità della rigidità. L'equazione del moto modificata diventa:

y¨+2ζωny˙+ωn2y+ky3=F(t)\ddot{y} + 2\zeta \omega_n \dot{y} + \omega_n^2 y + k y^3 = F(t)
dove F(t)F(t) è una forza esterna stocastica che rappresenta l'effetto del vento. L'introduzione di questa non linearità rende il sistema più difficile da analizzare, specialmente quando le eccitazioni esterne sono aleatorie, come nel caso di venti turbolenti.

Uno degli approcci più utili per trattare questi problemi è il metodo di media stocastica, che fornisce soluzioni approssimate per sistemi quasi-integrabili e non risonanti sotto eccitazioni di rumore a banda larga. Questo metodo si basa sulla trasformazione del sistema dinamico in un sistema hamiltoniano, consentendo di derivare equazioni stocastiche per le variabili di stato, come la posizione e la velocità dell'oscillatore. Le equazioni stocastiche risultanti possono essere utilizzate per ottenere una funzione di densità di probabilità (PDF, Probability Density Function) stazionaria per l'energia del sistema.

Un aspetto fondamentale che emerge dall'applicazione di questo metodo è la relazione tra il parametro di non linearità kk e le risposte medie quadrate del sistema. In particolare, è stato osservato che l'aumento del parametro non lineare riduce significativamente il valore della risposta media quadrata della posizione E[Q12]E[Q_1^2], ma ha un impatto minimo sulla velocità media quadrata E[P12]E[P_1^2]. Questo comportamento è di grande rilevanza per la progettazione e il monitoraggio di strutture sottoposte a vibrazioni indotte da vortici, poiché indica che, in presenza di una forte non linearità, il sistema può oscillare con maggiore ampiezza senza aumentare significativamente la velocità.

Le simulazioni numeriche e le analisi teoriche, che utilizzano il metodo di media stocastica, hanno dimostrato una buona corrispondenza con i dati sperimentali. Ad esempio, la risposta media quadrata dell'oscillatore strutturale aumenta con la velocità media del vento, mentre la risposta diminuisce con l'aumento del parametro non lineare. Ciò implica che l'analisi teorica del sistema stocastico, pur essendo semplificata rispetto a simulazioni dirette, può fornire risultati precisi in condizioni particolari.

L'analisi stocastica, oltre a contribuire alla comprensione dei fenomeni di vibrazione indotta da vortici, è applicabile anche ad altri modelli di oscillatori, come quelli che descrivono la dinamica di sistemi multi-macchina, in cui l'eccitazione stocastica può derivare da fonti di energia rinnovabile come il vento e il sole. In tali contesti, il metodo di media stocastica può essere esteso per studiare il comportamento di interi sistemi complessi sotto eccitazioni casuali, fornendo soluzioni analitiche che sarebbero difficili da ottenere con metodi puramente numerici.

Nel caso specifico delle vibrazioni indotte da vortici in strutture non lineari, il metodo di media stocastica offre uno strumento potente per predire le risposte a lungo termine del sistema, evitando la necessità di simulazioni numeriche dettagliate che potrebbero risultare computazionalmente costose. Tuttavia, è essenziale notare che, sebbene il metodo sia molto efficace, rimangono alcuni limiti, soprattutto quando il sistema non è quasi-integrabile o quando la banda di frequenze dell'eccitazione è particolarmente ampia.

Il lettore deve comprendere che l'accuratezza dei risultati dipende fortemente dalla scelta dei modelli di eccitazione stocastica e dalle ipotesi fatte sulla linearità del sistema. L'applicazione del metodo di media stocastica è particolarmente vantaggiosa in scenari in cui il sistema ha una dinamica complessa ma non completamente caotica, e quando le sollecitazioni esterne sono predominantemente casuali ma con una banda di frequenze limitata.