ЧАСТЬ I. Чтение, перевод, стилистический и грамматический анализ текста.
Образец текста
Vorrei anche andare con te d’estate in una valle solitaria, continuamente ridendo per le cose più semplici, ad esplorare i segreti dei boschi, delle strade bianche, di certe case abbandonate. Fermarci sul ponte di legno e guardare l’acqua che passa, ascoltare nei pali del telegrafo quella lunga storia senza fine che viene da un capo del mondo e chissà dove andrà mai. E strappare i fiori dei prati e qui, distesi sull’erba, nel silenzio del sole, contemplare gli abissi del cielo e le bianche nuvolette che passano e le cime delle montagne. Tu diresti “Che bello!». Niente altro diresti perché noi saremmo felici; avendo il nostro corpo perduto il peso degli anni, le anime divenute fresche, come se fossero nate allora.
Ma tu — ora che ci penso — tu ti guarderesti attorno senza capire, ho paura, e ti fermeresti preoccupata a esaminare una calza, mi chiederesti un’altra sigaretta, impazieme di fare ritorno. E non diresti «Che bello!», ma altre povere cose che a me non importano. Perché purtroppo sei fatta così. E non saremmo neppure per un istante felici.
Vorrei pure — lasciami dire — vorrei con te sottobraccio attraversare le grandi vie della città in un tramonto di novembre, quando il cielo è di puro cristallo. Quando i fantasmi della vita corrono sopra le cupole e sfiorano la gente nera, in fondo alla fossa delle strade, già colme di inquietudini. Quando memorie di età beate e nuovi presagi passano sopra la terra, lasciando dietro di se una specie di musica. Con la candida superbia dei bambini guarderemo le facce degli altri, migliaia e migliaia, che a fiumi ci trascorrono accanto. Noi manderemo senza saperlo luce di gioia e tutti saran costretti a guardarci, non per invidia e malanimo; bensì sorridendo un poco, con sentimento di bontà, per via della sera che guarisce le debolezze dell’uomo. Ma tu — lo capisco bene — invece di guardare il cielo di cristallo e gli aerei colonnati battuti dall’estremo sole, vorrai fermarti a guardare le vetrine, gli ori, le ricchezze, le sete, quelle cose meschine. E non ti accorgerai quindi dei fantasmi, nè dei presentimenti che passano, nè ti sentirai, come me, chiamata a sorte orgogliosa. Nè udresti quella specie di musica, nè capiresti perché la gente ci guardi con occhi buoni. Tu penseresti al tuo povero domani e inutilmente sopra di te le statue d’oro sulle guglie alzeranno le spade agli ultimi raggi.
D. Buzzati — Sessanta racconti, 1995, — Ed. Mondadori, pp.206-207
ЧАСТЬ II. Охарактеризовать автора и произведение в литературном контексте эпохи.
1. Сицилийская школа поэзии и новый сладостный стиль.
2.”Новеллино”
3. Данте “Новая жизнь”.
4. Данте. “Божественная Комедия”.
5.Лирика Петрарки. ”Канцоньере.
6. Боккаччо. “Декамерон”.
7. ”Неистовый Орландо” и ренессансный рыцарский роман.
8. Макьявелли. “Государь”.
9. Ариосто “Неистовый Роланд”.
10. Тассо. “Освобожденный Иерусалим”
11.Театральная реформа Гольдони.
12. Гоцци. Театральные сказки. Ирония и фантастика у Гоцци.
13. Мандзони «Обрученные».
14. Поэзия Леопарди.
15. Пиранделло «Шесть персонажей в поиска автора».
16. Итальянская литература второй половины 20 в. Кальвино, Моравиа, Гинзбург и др.
Литература
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